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Stampa: A Manerbio, animalisti contro il Circo di Vienna

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ANIMALISTI DI MANERBIO

 

L’orso bianco in pensione costretto a lavorare al circo

 

BRESCIA – A trentatrè anni – che per un orso vuol dire trovarsi nel bel mezzo della ter­za età – era costretto a “lavorare” in un circo. Ma quel che è peggio, quando non era al centro ­dell’attenzione del pubblico a trainare un carretto, era imprigionato in una gabbia angusta di tre metri per due e mezzo legato con una catena senz’acqua e all’aperto. Questo stato di prigionia non è passato però inosservato agli animalisti Manerbio, nei giorni in cui il circo aveva piantato le tende nella cittadina bresciana, all’ inizio di ottobre. E così è scattata la denuncia nei confronti dei suoi “padroni”, sia alla Procura della Repubblica sia alla Guardia forestale. Come sia stato possibile che questa storia di maltrattamento si sia verificata nonostante la legge italiana preveda il divieto d’impiego degli orsi polari è Lorenzo  Croce dell’ Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) a spiegarlo”In Italia mancano i controlli preventivi sul trattamento riservato agli animali impiegati nei circhi e in strutture simili. Per questo la nostra proposta, che abbiamo presentato al ministro dell’Interno Pisanu, è molto semplice: è di rendere obbligatorio il nulla osta dell’ Asl, o comunque di un’autorità che verifichi lo stato di salute degli animali, prima di con­cedere permessi o ,autorizzazioni a svolgere la propria attività».

Ivan Albarelli

 

Da Il Giorno del 03-11-05

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