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A Verona arriva il Circo di Moira Orfei

Arriva Moira Orfei col fior fiore di clown elefanti e acrobati Mentre a Verona le nuove generazioni circensi si preparano per gli spettacoli del futuro, a San Michele extra arriva il circo professionista, e che circo! È quello doc di Moira Orfei, giunto alla 44° edizione, che annuncia molte interessanti novità, come il sodalizio tra circo e musical e la presenza in pista dei vincitori del Clown d’oro di quest’anno al Festival del circo di Montecarlo, i fratelli Errani, acrobati antipodisti. Il debutto è per domani con la serata di gala, (alle 21.15) alla quale seguiranno poi spettacoli fino al 17 ottobre, alle 17.30 e alle 21.15. È una vera città viaggiante, il circo di Moira con 174 persone e 106 animali al seguito. Il marito di Moira, Walter Nones, ha la direzione generale, ma sono i figli ad occuparsi della direzione artistica, Stefano e Lara, che pure si esibiscono sotto lo chapiteau. Stefano presenta infatti uno strepitoso numero di tigri, che gli è valso l’argento all’ultimo Festival di Montecarlo, il secondo riconoscimento per Stefano in quello che è l’Oscar del circo: aveva già vinto infatti un argento nel 1989 insieme alla sorella Lara con un numero di animali esotici e uno di Alta scuola (cavalli). Le sue tigri, tra cui una bianca, sono accompagnate dal corpo di ballo del circo, un accostamento decisamente inusuale, che però rientra nello stile dell’intero spettacolo, improntato al musical, con balletti, canzoni dal vivo, musica, effetti speciali. Il programma prevede tra gli altri gli acrobati Wulber, i Vulcanelli, che propongono tappeto elastico e un numero volante al trapezio, i clown musicali Saly, gli animali esotici di Fred Perry, il filo alto dei Guerreros, i Jaster’s alle prese con la balestra, ma il numero più atteso sono gli elefanti di Moira, un binomio collaudatissimo ormai perché è impossibile pensare a Moira senza pensare ai suoi elefanti, che l’accompagnarono perfino all’altare, quando sposò Walter Nones nel 1961, anno in cui il circo di Moira iniziò ad andare in tournée, senza più fermarsi. Nel 1963 Walter Nones debuttò come domatore di leoni e tigri, una passione che ha trasmesso al figlio. «Era sempre stato il mio sogno fin da ragazzo», racconta Walter Nones, «un sogno pericoloso, di cui porto in tutto il corpo segni perenni. Però era troppo eccitante, irresistibile, sfidare queste belve comunque indomabili imprevedibili, e bastava una piccola distrazione per far precipitare la situazione. Sorridevo, ma spesso provavo vero e autentico terrore. Quando mettevo la testa fra le fauci del leone per esempio o lo abbracciavo. Una volta, senza volerlo, uno di loro si mosse appena e mi agganciò il naso con un dente strappandomelo letteralmente. Il numero era pericoloso soprattutto nella stagione degli amori, quando il maschio vedeva in me un rivale, un capobranco». Eppure le bestie feroci hanno procurato a Nones grandi soddisfazioni: nel 1987 conquistò un Clown d’oro al Festival internazionale del circo di Montecarlo con un numero di 12 tigri, progettato e prodotto con l’ammaestratore olandese Jean Micheon ed eseguito dal fratello Massimiliano. Il circo di Moira è sempre stato aperto a nuove esperienze: nel 1969 presentò una doppia pista, una tradizionale e una sul ghiaccio, sotto un tendone da quattromila posti. Sembrava una follia, ma quell’avventura girò per anni l’Europa con 45 autotreni, altrettanti vagoni ferroviari e oltre duecento dipendenti, e fu sempre un successo, tanto che nel 1972 vinse la concorrenza dell’Holiday on ice sulla piazza di Torino. Il grande successo di Moira ha portato negli anni ad un fiorire di altri circhi Orfei, arrivando ad una ventina di circhi che nulla avevano a che fare con la famiglia Orfei, pur usandone il nome diventato una garanzia agli occhi degli spettatori. Moira ad un certo punto ha detto basta e insieme ad Egidio Palmiri, presidente dell’Ente nazionale circhi, ha denunciato i falsi Orfei. L’anno scorso è arrivata la sentenza dal tribunale di Brescia, seguita da quello di Palermo, a vietare l’uso non autorizzato del marchio Orfei. Oggi la sede del circo di Moira è a San Donà di Piave, dove la famiglia Nones Orfei possiede una villa veneta acquistata dai conti Ancillotto. Lì ci sono capannoni per gli attrezzi e i carri, gli spazi per addestrare gli animali, tutti di proprietà e seguiti personalmente dai componenti della famiglia. Perché dagli Orfei, anche gli animali sono parte della famiglia.
(d.b.a.) da L’Arena di Verona del 05-10-04

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