UN MESSAGGIO DA IVAN ORFEI
Abbiamo raggiunto telefonicamente Ivan Orfei all’ospedale Vito Fazzi di Lecce a 24 ore dall’incidente occorsogli durante il suo numero di tigri. Ivan ci ha tenuto a riconoscere una propria disattenzione, un errore fatale, scagionando dunque l’animale che ha reagito in maniera scomposta a un movimento inatteso.
Inoltre ci fa sapere di sentirsi bene e di ritenersi fortunato per l’esito dell’episodio. “Mi sento bene, non ancora in forma, avverto qualche dolorino, ma nel giro di qualche giorno uscirò da questo ospedale. Mi sento fortunato, ho rischiato ma non sono in pericolo di vita. Voglio tranquillizzare tutti i miei cari, i miei amici e i miei conoscenti. Ringrazio tutti coloro che in queste ore mi sono stati vicini e si sono preoccupati per me. Me la caverò. E non vedo l’ora di riabbracciarvi tutti. Grazie per le vostre parole e l’interesse che avete dimostrato per me e la mia salute. Vi voglio bene”.
Siamo sollevati che l’episodio non abbia avuto conseguenze gravi. Spiace solo constatare ancora l’allarmismo dei media che ieri definivano “gravi” le condizioni di salute di Ivan. Le immancabili polemiche dei soliti gufi animalisti e soprattutto lo sciacallaggio e la violenza verbale sui social all’indirizzo di un lavoratore che ha avuto un incidente nello svolgimento della propria attività e dell’intera categoria circense. Forza Ivan!
Fonte: open.online
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