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IL GOLDEN CIRCUS ROME AWARD FESTIVAL DELLA PACE NON AVRA’ LUOGO PER VOLONTA’ DEL COMUNE DI ROMA

liana orfei ospite da maurizio costanzo

IL GOLDEN CIRCUS ROME AWARD FESTIVAL DELLA PACE NON AVRA’ LUOGO PER VOLONTA’ DEL COMUNE DI ROMA

Golden Artist Circus Rome Award
Festival della Pace
L’Evento non potrà aver luogo per volontà del Comune di Roma Capitale.

– Comunicato Stampa – 

Sono Liana Orfei. Per oltre trent’anni ho diretto questo prestigioso Festival, all’avanguardia nel presentare le più spettacolari novità del mondo circense internazionale. Trent’anni nei quali questa Manifestazione, oltre a regalare forti emozioni e divertimento al pubblico della capitale, si è guadagnata a pieno diritto un posto d’onore tra le manifestazioni culturali più apprezzate al livello mondiale, ed ha contribuito al prestigio dell’attività culturale italiana. Per trent’anni, durante il periodo natalizio, adulti e bambini sono accorsi sotto lo chapiteau per ammirare ed applaudire gli artisti più talentuosi e spettacolari del mondo.
Quest’anno la tragedia del conflitto russo-ucraino, che mi tocca e lacera nel profondo del cuore, mi ha portato ad elaborare una speciale edizione del Festival che potesse instillare una scintilla e speranza di Pace tra le parti in conflitto, facendo esibire artisti Russi ed Ucraini sotto la grande Tenda. Da sempre, infatti, sotto lo chapiteau i popoli si rispettano e fraternizzano al di là del colore della pelle, del credo, della razza. Tutti uniti per un bene comune.
Con una ardua opera diplomatica sono riuscita a concretizzare quello che inizialmente sembrava solo un mio sogno. I contratti con gli artisti sono stati firmati, i biglietti aerei comperati, i visti ed i permessi ottenuti. Il Santo Padre e la Segreteria di Stato Vaticana hanno manifestato il loro sostegno all’iniziativa con due meravigliose lettere apprezzando l’idea “…volta a favorire propositi e azioni di concordia e, mentre esorta a proseguire nell’impegno di testimoniare concretamente i valori della fratellanza e della solidarietà attraverso l’arte circense, il Sommo Pontefice imparte la Benedizione Apostolica, pegno di ogni desiderato bene”. L’ambizioso progetto si concretizza. Il Festival prende il nome di FESTIVAL DELLA PACE e gli artisti Russi ed Ucraini vengono invitati ad esibirsi anche all’Udienza Generale del 28 Dicembre nella Sala Nervi, di fronte al Sommo Pontefice e ai Media di tutto il mondo a testimonianza di un possibile inizio di apertura alla Pace.
TUTTO QUESTO OGGI, 7 DICEMBRE 2022 È STATO ANNULLATO, IMPEDITO DALLA BUROCRAZIA DEL COMUNE DI ROMA AI SUOI MASSIMI VERTICI.

L’area prescelta per l’insediamento dello chapiteau della manifestazione era quella di Tor di Quinto, dove già negli anni 1996/99, mio marito, l’imprenditore Paolo Pristipino ed io, creammo la prima area che ospitava il più prestigioso Teatro Tenda d’Italia: il teatro
Tendastrisce.
L’area in questione, bonificata interamente a nostre spese, viene utilizzata dopo l’esperienza del Gran Teatro con delibera del Comune di Roma dall’8 gennaio 2018 per “manifestazioni di rilevanza nazionale ed internazionale…”. Il suo primo utilizzo, infatti, fu per il Cirque du Soleil, dopo del quale, però rimase inutilizzata. A Roma, unica città italiana, da oltre 6 anni, a causa di varie questioni burocratiche, buchi normativi ed amministrativi del Comune e nuove (vecchie) disposizioni sull’utilizzo del suolo pubblico, non ci sono più i Teatri Tenda. A settembre di quest’anno, nelle sedi opportune, abbiamo richiesto l’area in questione per svolgere l’evento internazionale del Festival con il supporto della Santa Sede.

La risposta del Gabinetto del Sindaco – settore Grandi Eventi è stata irrevocabile: non ci avrebbero concesso l’area in quanto la nostra manifestazione “è assimilabile ad un circo equestre quindi area incompatibile con lo svolgimento di circhi tradizionali”.
Sorpresi, specifico che non siamo un circo tradizionale, che non abbiamo la licenza di spettacolo viaggiante ma ci occupiamo solo di eventi internazionali (ampiamente documentati). Appunto come questo! Confesso di essere sgomenta e sconfortata. Sono stati mesi di duro e snervante lavoro affrontati con l’incrollabile certezza che tutti gli sforzi, miei e del mio staff, erano comunque volti a realizzare un progetto nobile, un evento di grande valenza morale e sociale. Che il Comune di Roma Capitale ha vanificato.
È un fatto molto brutto per l’immagine del Comune di Roma Capitale. Questo Comune ha dimostrato di non avere alcuna considerazione della nostra Organizzazione, osteggiando superficialità ad un evento internazionale che viene bocciato perché ha caratteristiche circensi che vengono “assimilate ad un circo tradizionale”.
Da dove nasce questa cosa? e non meritano considerazione e attenzione il prestigio ed i contenuti dell’evento stesso prospettati. E quali benefici avrebbe generato?
Sono quindi portata a pensare che ci siano dei motivi discriminatori su di un Festival Internazionale circense, riconosciuto dallo Stato Italiano, alla base del diniego del Comune a concederci l’area richiesta. E ce ne sono tante altre!
C’è un pensiero ideologico che allontana la realizzazione, in Italia e a Roma in primis, di tutto ciò che è Circo?
Sono nata in una famiglia circense con centinaia di anni di storia, ma non ho un Circo itinerante, anche se ho fatto grandi spettacoli di Circo da oltre 60anni apprezzati in tutto il mondo con idee, tanto per citarne alcuni, di Federico Fellini, Gino Landi, Mario Verdone e
tanti altri ancora che mi hanno fatto apprezzare dal pubblico sia pagante che televisivo, in tutto il mondo. Ho solo un grande rispetto del lavoro e della professionalità.
Sono offesa da come vengono malconsiderate queste iniziative culturali dal Comune di Roma, mancano approfondimenti, norme e studi per formulare direttive soprattutto se sono distruttive verso chi lavora, facendoci perdere contestualmente i contributi triennali del Ministero della Cultura, già assegnati, e generando notevoli danni economici e di immagine.
Faccio un sincero appello al Sindaco di Roma perché voglia affrontare anche questi problemi della Capitale che ne offuscano l’immagine e causano gravi danni, alle Autorità che avranno la bontà di approfondire e alle Istituzioni interessate affinché operino un grande cambiamento nello sviluppo del Comune di Roma nei settori dello Spettacolo Viaggiante, dei Circhi equestri, dello Spettacolo Popolare, dei Teatri Tenda, dei Parchi tematici e quant’altro utile nel complesso settore dello Spettacolo di Tradizione che è la spina dorsale della nostra cultura.
L’evento quindi è annullato non per nostra colpa, ma a causa di regole poco studiate e superficialmente analizzate e applicate nel tempo che creano problemi e situazioni imbarazzanti per la nostra dignità e si apre a molte critiche.
Nel buon nome di Roma, mio e di tutti i collaboratori e sostenitori della nostra iniziativa sono obbligata a chiedere scusa a tutti coloro che in questa situazione sono stati coinvolti ad iniziare dal Santo Padre, dalla Segreteria di Stato Vaticana, dalle Ambasciate, dagli artisti internazionali e da quanti hanno creduto in questa idea. Faccio appello ai media di tutelare chi lavora con professionalità e serietà, informando il pubblico e difendendo il nostro operato contro la superficialità e la scarsità di attenzione su cose che sembrano per alcuni marginali ma essenziali nel vivere civile.
Grazie a tutti
Liana Orfei

Comunicato Stampa Golden Artist Circus Rome Award / Festival della Pace

IL GOLDEN CIRCUS ROME AWARD FESTIVAL DELLA PACE NON AVRA’ LUOGO PER VOLONTA’ DEL COMUNE DI ROMA

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