LE CONDIZIONI DELL'ACROBATA CADUTA AL CIRCO GRECA ORFEI

LE CONDIZIONI DELL’ACROBATA CADUTA AL CIRCO GRECA ORFEI

Durante lo spettacolo di ieri sera del Circo Greca Orfei a Terlizzi, la giovane aerialista ucraina Mineri è stata vittima di un brutto incidente durante la sua esibizione alla rete aerea. Sembra che abbia perso la presa, rovinando al suolo.

Le sue condizioni subito sono parse gravi. La stampa questa mattina si è scatenata ricamando sulla gravità del sinistro e sulle condizioni dell’artista.

Fortunatamente dalla direzione del Circo Greca Orfei, apprendiamo che la ragazza è fuori pericolo, ancora in ospedale per alcuni accertamenti, ma sta bene ed è cosciente. La caduta c’è stata, con varie lesioni e conseguenze inevitabili per chi cade al suolo da qualche metro da terra.

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La bella Mineri ha anche postato sul proprio profilo Instagram una foto e un commento da cui si evince la sua voglia di tornare presto al suo lavoro e il suo ottimismo per il recupero da questo infortunio.

In questi casi la tentazione dei giornalisti di speculare sulla natura del circo, sull’eccesso di pericoli e sulle condizioni di sicurezza ritenute insufficienti è troppo forte. Ma il circo non è un lavoro come un altro e l’errore umano è dietro l’angolo in ogni istante della propria attività. Se pensiamo che un artista può esibirsi due o quattro volte al giorno (magari con 2 numeri distinti) fino a 5 giorni alla settimana, sul tempo di una vita, statisticamente un infortunio è assolutamente plausibile.

Se pensiamo a quanti artisti ogni giorno si esibiscono ovunque, tra circhi, varieté, teatri, i numeri sono anche bassi, infinitamente più bassi di altri lavori. Ma un artista si esibisce ormai davanti a centinaia di occhi e decine o centinaia di smartphone che riprendono e diffondono le immagini anche del numero che finisce male. Questa è la differenza rispetto a una volta. Non ci sono più incidenti, anzi, verosimilmente ce ne sono molti meno, ma ci sono molti più video che circolano. La rete o la lungia? Il materasso o nessun materasso? Sono ragionamenti che lasciano il tempo che trovano. Ogni disciplina ha i suoi parametri. Ogni esibizione ha le sue regole. E l’infortunio può celarsi anche in un passaggio banale o non rischioso. E’ il Circo e va preso così.

In bocca al lupo a Mineri che ci auguriamo di rivedere presto danzare nell’aria. E a tutti i circensi che si confrontano quotidianamente con i rischi della loro professione.