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5 NUOVI NUMERI IN GARA A LATINA DA GIAPPONE, SPAGNA, FINLANDIA, ARMENIA E PORTOGALLO

5 NUOVI NUMERI IN GARA A LATINA DA GIAPPONE, SPAGNA, FINLANDIA, ARMENIA E PORTOGALLO

Si amplia la rosa dei numeri in gara ad Ottobre a Latina: altri artisti da Giappone, Spagna, Finlandia, Armenia e Portogallo.

Si tratta di “fuoriclasse” di diverse discipline: verticali e palo aereo, trapezio oscillante, clownerie e cinghie aeree. Sale così a otto il numero delle performance già annunciate.

UN ARTISTA GIAPPONESE PER LA PRIMA VOLTA AL FESTIVAL D’ITALIA

 

Naoto Okada nasce a Hiroshima, in Giappone, il 15 Dicembre 1987. Naoto presenta a Latina un numero di giocoleria con lo yo-yo. Nei sette minuti della sua performance intitolata The King of yo-yo, il giovane artista giapponese, già due volte campione del mondo nella sua disciplina, utilizza differenti yo-yo per sorprendere il pubblico. Brio, tempismo, precisione, velocità sono le parole chiave di un’esibizione impreziosita da coreografia e colonna sonora che invitano al coinvolgimento. Formatosi presso la Souri International Circus School, in Giappone, Naoto ha debuttato come artista nel 2009 potendo ad oggi già vantare importanti partecipazioni entro produzioni di spettacolo sia circense che di varietà in Europa e particolarmente in Germania.

NAOTO OKADA
GIAPPONE – GIOCOLERIA CON LO YO-YO


UN’EFFICACE CONTAMINAZIONE TRA PIÙ DISCIPLINE NELLA PERFORMANCE PROVENIENTE DALLA SPAGNA

 

Antonio Vargas nasce a Malaga, in Spagna, il 26 Ottobre 1981. Antonio presenta a Latina un numero nel quale più discipline circensi, le verticali ed il palo aereo, si mescolano efficacemente avendo la danza come collante. La versatilità dell’artista è il risultato della sua formazione negli ambiti della ginnastica, della danza – con particolare riguardo al flamenco – e del circo contemporaneo. Il debutto artistico di Antonio Vargas risale all’anno 2000; ad oggi si è esibito  presso varietà, teatri, circhi e prestigiosi dinner show sia in Europa che negli Emirati Arabi Uniti.

ANTONIO VARGAS
SPAGNA – VERTICALI, PALO AEREO


A RAPPRESENTARE LA FINLANDIA UN’ARTISTA ECLETTICA E VERSATILE CAPACE DI SPAZIARE TRA TUTTE LE DISCIPLINE ACROBATICHE CIRCENSI.

Milena Oksanen è una giovane artista nata ad Helsinki, capitale della Finlandia. La sua formazione è al tempo stesso da ginnasta e da artista del Circo: nella ginnastica artistica ha conseguito numerosi premi a livello nazionale, nel mondo del Circo ha conseguito specializzazioni sia presso la Moscow State Circus School che presso l’Académie Fratellini. Dal 2010 ad oggi, Milena si è esibita in 16 Paesi ed in 5 continenti in numerose discipline quali: danza, recitazione, pole-dance, tessuti, cerchio aereo, trapezio fisso ed oscillante. Ed è proprio il trapezio al centro delle performance che Milena Oksanen presenta a Latina in occasione della ventitreesima edizione del Festival: swinging trapeze e tango trapeze.

MILENA OKSANEN
FINLANDIA – TRAPEZIO OSCILLANTE


UN CAPOSALDO DELLO SPETTACOLO CIRCENSE: I CLOWN

Armen Asiryants irrompe a più riprese durante gli spettacoli del Festival Internazionale del Circo d’Italia per assicurare, ai più piccoli come ai più grandi, quella dimensione di leggerezza e di divertimento che solo i clown sanno regalare al loro pubblico. La scatola di sigari, l’automobile, il pallone e il pittore sono le quattro performance comiche nelle quali Armen sarà accompagnato da Bella Kotanjyan, sua compagna nella vita oltre che in pista. Armen & Bella sono entrambi provenienti dall’Armenia: Armen vanta un’esperienza quarantennale nel mondo della clownerie, Bella ha debuttato come artista nel 2009.

ARMEN & BELLA
ARMENIA – CLOWN


QUANDO LA GINNASTICA “PRESTA” UN PROPRIO UOMO ALLO SPETTACOLO CIRCENSE

João Godinho è un acrobata proveniente dal Portogallo: il suo percorso artistico reca le tracce di una ricerca continua. João, rincorrendo le sue emozioni, si è affermato per oltre 15 anni come sportivo nella ginnastica e, successivamente, nelle diverse forme di espressione artistica: dal Teatro alla Televisione, dalla Danza al Canto, dalla Recitazione fino al Circo. Nell’esibizione alle cinghie aeree dal titolo Hope, João Godinho impiega il linguaggio del corpo per trasmettere emozioni al pubblico: il pupazzo, metafora dei ruoli entro cui talvolta ciascuno è imbrigliato, intende svincolarsi dai legacci che lo limitano nelle sue libertà.

JOÃO GODINHO
PORTOGALLO – CINGHIE AEREE

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