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IN RICORDO DI GUIDO ZORZAN “IL FARINELLA”

guido zorzan

IN RICORDO DI GUIDO ZORZAN “IL FARINELLA”

Questa mattina abbiamo appreso della scomparsa di Guido Zorzan per tutti “Farinella”, un nome che evoca storia, aneddoti e la grandezza di un personaggio amato e benvoluto da tutti. E’ sempre difficile ricordare uomini che hanno dedicato una intera vita al Circo e allo Spettacolo Viaggiante. Ci viene in aiuto un articolo scritto dal caro Maurizio Tramonti per la rivista In Cammino nel lontano 2009. Tramonti teneva molto a Farinella, lo incontrava spesso ed era affascinato dalla sua figura. Non fu difficile per lui raccontarlo e forse nessuno più di lui ha approfondito in questo modo la sua vita e carriera nello spettacolo viaggiante. Ve lo riproponiamo in ricordo di Farinella, e allo stesso tempo ci fa piacere il nostro Maurizio Re che continua a rimanere un punto di riferimento importante e attraverso la foto che segue ricordiamo anche il caro Amleto Cagna, in compagnia di Guido in una serata romagnola al Circo…

Il funerale di Guido Zorzan sarà celebrato sabato 9 ottobre alle ore 10,45 a Camaiore (LU) Frazione Montemagno nella Chiesa del paese.

Guido Zorzan e Amleto Cagna
Due clown si incontrano Amleto Cagna (a sinistra) e Guido Zorzan (Foto di Maurizio Tramonti)

In ricordo di Guido Zorzan “Il Farinella”

La scelta su come inquadrare “Farinella” in questo numero della rivista è stata difficile, da possibile promessa del ciclismo a stuntman, nato nel circo, ma non circense fino in fondo, teatrante ma non attore, infine “giostraio”, ma a modo suo.

Ecco, il suo modo di stare nel luna park quasi furtivamente mi ha fatto decidere di inserirlo in questo spazio, in fondo in tanti si riconosceranno in lui perché quando si vive sempre in movimento la casa di tutti diventa il mondo e soprattutto immagino che ai tempi della giostrina in Toscana, molti colleghi del luna park si saranno domandati “…e questo da dove viene ?”.

Matrimonio di Guido Zorzan e Carmen Sblattero. Nella foto anche Efisio Monni e Bertino Zorzan

Guido Zorzan (detto Farinella) nasce a Castel San Giovanni (Pc) il 6 agosto 1930. I genitori sono Marcello Zorzan ed Evelina Pellegrini (Evelina cavallerizza e Marcello acrobata saltatore, fondatore del Circo Zorzan). La famiglia Zorzan era composta anche dagli altri figli di Marcello ed Evelina: Felice, Bertino, Sibigliana e Norma. Marcello Zorzan muove i primi passi come acrobata di circo all’estero, poi nel 1948 apre un’arena ginnica da solo, nel 1953 invece apre il Circo Zorzan. Farinella debutta in pista all’età di 8 anni con le bascule, è saltatore alla battuta, a 20 anni matura come acrobata, ma si sa, in quei tempi quando il circo era di famiglia, il lavoro in pista spesso era il meno impegnativo, le fatiche più grandi erano nel mandare avanti il circo, dallo spianto ai viaggi ecc. Farinella, però, aveva una grande passione per la bicicletta, e si iscrisse nella UISP come dilettante. La cosa gli fu in un certo senso utile perché quando c’erano gare Farinella non doveva affaticarsi e così evitava sempre lo spianto del circo. Un altro vantaggio di questa situazione sportiva ce lo racconta lui: “Con la bicicletta la gamba fa il muscolo morbido, mentre a saltare il muscolo è più duro, alternare circo e bicicletta era un problema e intorno ai 23 anni ho smesso di correre. A quei tempi ci si dopava in altri modi: ricordo Alfredo Colombaioni che era appassionato di ciclismo, ogni volta che avevo una gara importante mi portava a mangiare al ristorante le bistecche, mi pagava da mangiare per farmi prendere forza”. In campo sportivo Guido-Farinella ottenne un 3° posto ai campionati Italiani UISP di 2a categoria inseguimento in pista.

1963. Il Circo Zorzan a Borgotaro (dal libro ”Insieme” di R. Menini

Nel 1963 il Circo Zorzan ha uno chapiteau di 18 metri, sempre in quell’anno Guido sposa Carmela Sblattero e dal matrimonio nascono Silvana (1964), Miriam (1966) e Ronny (1971). Silvana si sposerà con Guanito Ruffini, Miriam con Adamo Niemen e Ronny sposerà una Baratuchin (una artista tedesca di origine russa). Come testimone di nozze Guido ha Febo Conti, personaggio conosciuto nei varietà e che, come vedremo in seguito sarà importante per la carriera di Farinella.

Tornando al Circo Zorzan di papà Marcello, parliamo di quegli anni in cui un circo restava aperto alcuni mesi, poi magari ci si appoggiava ad altri o si andava a lavorare in altri circhi per incassare un po’ di soldi per poi riaprire il circo di famiglia. Farinella in quali circhi hai lavorato oltre a quello di famiglia?

Ho lavorato da Orlando Orfei e Darix Togni come acrobata, una stagione nel Circo Dola, una nel Circo Amedeo Orfei, in Spagna con il Circo Franchetti, con il Circo Arena Corradi. Nel Circo Zorzan il ruolo del clown era di papà Marcello, con il tempo la voce diventò debole e vi fu il passaggio di consegne con il figlio Guido che per 30 anni diventò per tutti il Clown “Farinella”. I genitori di Farinella lasciano la direzione del circo ai figli e qui la fortuna di Farinella è dovuta anche al vecchio amico Febo Conti.

Milano, 1960. Da sinistra Guido Zorzan “Farinella”, il presentatore televisivo Febo Conti (truccato e con la bombetta) e Nicolodi. La foto è tratta da “Insieme” di Romolo Menini

Come hai conosciuto Febo Conti e questa amicizia cosa ti ha portato?

Ho lavorato in teatro, ho fatto uno spettacolo con Dario Fo ai tempi di ‘Mistero Buffo’, quando c’era da prendere qualche soldo noi andavamo come acrobati nei varietà ed è stato li che ho conosciuto Febo Conti ed è nata una grande amicizia. Nel 1966 facemmo un circo nuovo da Canobbio, 22×36 metri, nello spettacolo c’erano anche leoni e cavalli, sempre in quell’anno in un incidente stradale morirono i miei genitori e fu un brutto colpo per tutti. Eravamo nel milanese (in estate si andava in Toscana) e Febo Conti mi propose di mandare qualche artista al circo come ospite d’onore. Io la mattina attaccavo i manifesti con il nome dell’ospite e la sera la gente veniva al circo. Febo mi mandò Arturo Testa, Tony Renis, Tony Dallara, insomma mi insegnò una strada. Lavorando in teatro di amicizie ne avevo, e se c’era qualche artista nei paraggi non mi vergognavo ad invitarlo. Abbiamo avuto cantanti e attori, gente come Albano e Romina: tutti venivano gratis, questa gente voleva bene al mondo del circo e non chiedevano una lira. Una volta a Vigevano e stavano girando il film ‘Il maestro di Vigevano’ interpretato da Alberto Sordi. Andai a parlargli e lo invitai al circo, lui accettò senza problemi per la sera successiva. Subito cominciai a far la pubblicità sonora con l’auto… domani sera Alberto Sordi al circo, venite numerosi … il circo si riempì e quando Sordi entrò fu un’apoteosi. Anche lui non chiese nessun compenso o rimborso. Con questa storia di cantanti ed attori ho fatto un po’ di soldi e mi son messo a posto”.

Dal circo alle giostre, come avvenne questo passaggio?

Proprio quando gli affari cominciavano ad andare bene, morì mio fratello Bertino. Io da solo non me la sentii di andare avanti; un parente in Toscana mi propose di acquistare una giostra per bambini, ne parlai con mia moglie e decisi di vendere tutto, animali e circo. Acquistai la giostra ed anche un piccolo terreno dalle parti della Toscana”.

In quali luna park portavi la giostrina?

Non ho mai lavorato nei luna park, in un certo senso sono stato fortunato anche con la giostra. Eravamo appena arrivati in questo terreno, non avevo le idee molto chiare su come entrare nel giro delle giostre, un pomeriggio passò il parroco e mi chiese di montare la giostra per la festa della parrocchia: non avrei pagato nulla di luce e mi dava lui lo spazio. Da qualche parte dovevo pur cominciare e quella fu la mia fortuna perché durante i giorni della festa fui contattato da altre persone per andare con la giostra in altre feste. Con la giostra ho lavorato molto, sai quei paesi in Toscana, fanno magari la festa del pesce che dura 15 giorni, mi chiamavano ed io andavo lì con la mia giostra e non pagavo né luce né piazza, sai cosa vuol dire? Poi la festa della torta, delle ciliegie, dell’Unità, ogni festa mi chiamava. Mi ero fatto un mio giro al di fuori dei luna park”.

Nel 1999 muore Carmela, la moglie. Rimasto da solo ed in vista della pensione Farinella si ritira dal lavoro. Raggiunge la figlia Miriam nel Circo Niuman e da qual giorno vive con il circo dei fratelli Niemen svolgendo anche piccole mansioni, ma non lo spianto perché, si sa, un atleta deve riposare!

David Busnelli lo definisce il più grande mangiatore italiano di lumache, non so se è vero, posso testimoniare però che non ho mai visto a tavola un ottantenne come lui. Farinella, un uomo pacifico, se lo incontrerete la sera vi dirà che deve andare a cena al ristorante e che mangerà poco perché dopo sta male. Poi lo la mattina successiva vi dirà …sto male, ieri sera sono andato al ristorante ed ho mangiato troppo!

Maurizio Tramonti

Guido Zorzan
Guido Zorzan tra la figlia Miriam (a destra) e la nipote Vanessa Niemen
Farinella (a destra) con il figlio Roni e il nipote Michael

IN RICORDO DI GUIDO ZORZAN “IL FARINELLA”

 

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