
L’UNGHERIA VALORIZZA IL CIRCO
Nonostante il periodo non sia tra i più rosei per il mondo del circo, soprattutto in Europa, dove tra false partenze, divieti per gli animali e piazze tanto lontane dal centro quanto difficili da ottenere, in questo quadro che rattristerebbe anche i più ottimisti troviamo una sorta di isola felice, dove le cose sembrano andare se non bene, almeno meglio. Stiamo parlando dell’Ungheria.
Vi saranno ragioni storiche o una governance più attenta al settore o un sistema culturale più incline all’arte circense. Fatto sta che nella sole ultime settimane sono successi due eventi rari da vedere altrove.
Il celebre giocoliere gentleman e regista Kristian Kristoff, alla cui storia abbiamo recentemente dedicato un articolo (World Circus Artist del 12 maggio scorso) è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito. ll principale degli ordini cavallereschi dell’Ungheria moderna. L’Ordine è conferito dalla Repubblica Ungherese a quanti si siano distinti a favore del loro paese, nel caso di Kristian per gli alti merito nell’ambito delle arti circensi.
Solo un paio di mesi prima il 27 giugno sulle rive del lago Balatonlelle una strada, in prossimità della piazza circo della città viene battezzata “Richter Utca” in omaggio alla storica famiglia, i Richter appunto, che da oltre 25 anni passano l’estate sulle rive del grande lago, offrendo a turisti e risiedenti i fantastici spettacoli del loro Circo Nazionale Magiaro, da diverse stagioni casa del nostro connazionale Steve Caveagna, che possiamo definire senza troppi timori di smentita il clown più amato in Ungheria insieme al fratello Jones.
Se tutto questo non dovesse bastare il Ministero della Cultura ha in programma la costruzione di un nuovo circo stabile per la citta di Budapest che andrà a sostituire l’attuale Fővárosi Nagycirkusz. Il nuovo modernissimo edificio di cristallo dalla forma sferica, verrà costruito in una posizione più centrale rispetto al circo stabile esistente oggi, di fianco alla nuova stazione. Sarà circondato da un vasto parco che visto dall’alto avrà la forma del volto truccato di un clown, ed affiancato da una grande scuola di circo che formerà gli artisti del domani (Budapest ha già oggi un’importante istituto di formazione per le arti circensi).
Con questo non vogliamo affermare che la situazione in Ungheria sia tutta rose e fiori per il circo, ma semplicemente evidenziare come una buona amministrazione, abbinata alla qualità degli operatori di settore e delle loro attività, permettono al circo di essere ancora diffusamente apprezzato dal pubblico e riconosciuto dalle istituzioni al pari delle altre arti performative. A questo punto non resta che augurarci che in un futuro non troppo lontano anche l’Italia e gli altri paesi europei riconoscano il circo, per quello che è: Arte.
L’UNGHERIA VALORIZZA IL CIRCO
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