
DAL CIRCO MOIRA+MOSCA A MONTE-CARLO: IL PERCORSO DELLA TROUPE GALKINISH
Solo pochi giorni fa la Troupe Galkinish ha trionfato al Festival di Monte Carlo conquistando non solo il prestigioso Clown d’Oro, ma anche il Premio del Pubblico e quello della Giuria Junior.
Dietro questo successo si cela una storia che collega il capo della troupe, Pygy Bahirandurdeyev, agli anni d’oro del circo italiano. Pygy, infatti, fece parte della troupe Annayev, tra le attrazioni di punta dello spettacolo Moira+Mosca, prodotto da Walter Nones nella stagione 1987/89. Giovanissimo, Pygy, si esibì nel nostro paese, nel numero che può essere considerato il precursore della premiata attrazione dei Galkinish.
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(Collezione Mauro Cantoro)
Al centro di entrambe le esibizioni ci sono i magnifici cavalli Akhal-Teke, conosciuti come “cavalli di seta” o “cavalli d’oro” per il loro manto brillante. Simboli nazionali del Turkmenistan, questi cavalli sono celebri per la loro resistenza, eleganza e fascino. Cavalli provenienti da un allevamento peraltro recentemente riconosciuto e tutelato dall’Unesco. Si narra persino che Bucefalo, il destriero di Alessandro Magno, appartenesse a questa razza.

La tradizione che ha portato alla nascita della Troupe Galkinish affonda le radici nei processi di ricerca artistica ed emancipazione culturale e stilistica portati avanti dai sovietici. Negli ultimi decenni del circo sovietico, ogni Repubblica dell’URSS lavorò per creare un proprio “circo nazionale” che riflettesse la propria identità culturale. Questi collettivi combinavano discipline circensi con elementi delle tradizioni popolari locali, dando vita a numeri unici, spettacolari e folkloristici. Il collettivo turkmeno si distinse grazie ai quattro fratelli Anneyev, che valorizzarono la lunga tradizione equestre dei nomadi della valle di Akhal in un numero dinamico e coinvolgente che conquistò il pubblico di tutto il mondo, compresa l’Italia.
LA TROUPE GALKISCHIN A MONTE-CARLO
Il progetto Moira+Mosca rappresenta un capitolo unico nella storia del circo: uno dei pochi spettacoli a fondere artisti sovietici e occidentali in un programma condiviso. All’epoca, gli artisti del Circo di Stato Sovietico si esibivano in Occidente quasi esclusivamente durante le tournée ufficiali del Circo di Mosca. Solo circhi di prestigio come Knie, Williams e, appunto, quello di Walter Nones (iniziata prima della caduta del Muro di Berlino) ottennero speciali autorizzazioni per collaborazioni così straordinarie.

L’intuizione di Nones, precursore di gusti e tendenze, si riflette ancora oggi. Non è certo un caso che Pygy Bahirandurdeyev, ora direttore del Circo di Stato del Turkmenistan e leader della troupe Galkinish, abbia ricevuto dalle mani di Manfredi Nones Orfei – nipote dei compianti Walter e Moira – il Premio Speciale Moira Orfei. Un riconoscimento che chiude un cerchio tra passato e presente, celebrando la grande tradizione circense.


DAL CIRCO MOIRA+MOSCA A MONTE-CARLO: IL PERCORSO DELLA TROUPE GALKINISH
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