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IL CIRCO ORFEI A 3 PISTE IN JUGOSLAVIA (1967) RIPRESO DA BUBY ERNESTOS: Il Video

IL CIRCO ORFEI A 3 PISTE IN JUGOSLAVIA (1967) RIPRESO DA BUBY ERNESTOS

In occasione dei 25 anni di Circusfans vogliamo condividere con i nostri lettori un documento davvero storico ed emozionante. Si tratta di un pezzo di storia del Circo a tutti gli effetti che porta una firma prestigiosa che ne impreziosisce il valore. Parliamo della mano di Buby Ernestos il grande clown che, come forse non tutti sanno, oltre ad essere stato uno straordinario artista e musicista, aveva una smisurata passione per le riprese video. Buby Ernestos munito delle cineprese più avanzate della sua epoca era solito riprendere tutti gli spettacoli a cui assisteva: sia quelli in cui lavorava che quelli che aveva modo di incontrare sulla sua strada viaggiando tra un contratto e l’altro. E intanto riprendeva i viaggi, le avventure in cui si imbatteva, ovviamente anche gli episodi di vita familiare quotidiana, vedute panoramiche dell’esterno dei circhi, ma anche partite di calcio tra gli artisti e con le squadre dei complessi rivali, le feste dopo gli spettacoli e gli eventi più rilevanti. Ma da uomo di cultura quale era sapeva allontanarsi dal circo nelle pause concesse dal lavoro per dedicarsi a visite a monumenti, centri storici, bellezze paesaggistiche insieme alla sua bella e grande famiglia.


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(Fondo Buby Ernestos, Collezione M. Cantoro)

Locandina del Circo Orfei a Brescia, nel 1967, prima della partenza per la Jugoslavia (Coll. C. Enzinger)   

La famiglia di Buby Ernestos arrivò al Circo di Liana, Nando e Rinaldo Orfei a Brescia nella primavera del 1967, provenendo dal Circo Palmiri-Benneweis. Poche settimane dopo il circo Orfei partì alla volta della Jugoslavia terra in cui aveva ottenuto grande successo l’estate precedente e sarà una delle poche tournée fuori dai confini nazionali del Circo dei fratelli Orfei. Ma fu una tournée cruciale e indimenticabile per tanti motivi. Ci arriviamo. Lo spettacolo di quel tour prevedeva tante grandi famiglie italiane. Vi figuravano infatti i fratelli Coda Prin con 5 numeri (tra cui i volanti bassi, il duo comico, la bicicletta aerea di Pola Rossetti, moglie di Piergiovanni); la famiglia di Nené Huesca alla bascula e al trampolino elastico, Graziella e Mariano Savio al trapezio oscillante, la famiglia Ernestos, Amleto e Ginetto Cagna, con la parodia della bambola di pezza e le riprese comiche, i nanetti Filippo, Gogò e Dadino, lo storico clown Nando Squarzoni con Benito Anselmi, il domatore di grandi felini Liborio Sfalanga (per tutti “Giovanni”) in arte Tiberius Spalanca, la domatrice di elefanti (con un gruppo di 4 elefanti adulti e 3 cuccioli) Hulla Von Seelaus. Tra le attrazioni estere scritturare Illy e Piykiu ossia il Duo Kristof (Ilona Sallai e Istvan Kristof), i volanti ungheresi Troupe Hunor oltre ai numeri della famiglia Orfei (i cavalli in libertà, l’alta scuola,…). Lo spettacolo era accompagnato dal balletto Anny, composto da Gilda ed Ernestina Ernestos, Clara Bogino, Daniela ed Anita Gambarutti, Graziella Arata, Nunzia Saly, Marina e Carmen.

Il balletto del Circo Orfei in Jugoslavia con Gilda ed Ernestina Ernestos, Clara Bogino, Daniela ed Anita Gambarutti, Graziella Arata, Nunzia Saly, Marina e Carmen

Il Circo giunse in Jugoslavia in treno, arrivando alla stazione di Novska in Croazia. Il viaggio in treno dall’Italia all’interno della Jugoslavia è legato a un ricordo di Jonny Ernestos (allora bambino) che intervistato da Maurizio Tramonti sulle pagine della rivista Circhi In Cammino ricordava, parlando di suo padre Buby: “Una sua grande passione era il poker. Ricordo il viaggio in treno che nel 1967 ci portò in Jugoslavia: tre giorni senza scendere, a quei tempi non c’erano le carrozze, si caricavano i campini e si faceva il viaggio così. Ebbene alla partenza cominciò a giocare a poker e penso sia stata la più lunga partita della sua vita perché di volta in volta i giocatori arrivavano dagli altri campini e si davano il cambio, penso abbia giocato per tutto il viaggio”.

Pubblicità del Circo Orfei a Belgrado (dal libro “Il Circo Colorato” di Jovan Andric)

Poi per impervi percorsi di terra le carovane si spostarono su strada in Macedonia, tenendo spettacoli a Skopje (e nel video vediamo anche momenti di parata e montaggio del circo in questa città) e successivamente si sposta in Serbia. Dal 29 aprile al 10 maggio il Circo Orfei è a Belgrado montato su una bella piazza che costeggia il Danubio. Buby ci offre una splendida veduta panoramica del circo, peraltro a colori. Forse una delle poche o l’unica veduta di questo chapiteau blu del circo dei fratelli Orfei. Esistono altre foto in questa piazza relativa alla tournée dell’anno prima (1966), ma in bianco e nero. A Belgrado Buby ci mostra sequenze di una parata militare; dobbiamo pensare a una Jugoslavia ancora militarizzata sotto il comando del Generale Tito.

Veduta panoramica del Circo di Liana, Nando e Rinaldo Orfei a Belgrado a fianco al Danubio, ripreso da Buby Ernestos  

Seguono le città di Dakovo, Maribor, Pola (dove un temporale ha ridotto le strade in canali), la Dalmazia (dove in una curva un rimorchio con la gradinata si ribalta). Il 16 agosto 1967 il Circo Orfei si presenta a Sarajevo con una novità che avrebbe cambiato la storia di questo circo. Vengono infatti adottate le tre piste. La compagnia era nutrita come abbiamo visto, diverse famiglie presentavano più di un numero e la quantità di esibizioni consentiva di passare a una formula a tre piste, con il modello della remba (ossia le tre piste rimuovibili per fare posto a una grande arena ovale utilizzata soprattutto per gli elefanti) che quattro anni prima aveva con successo riscoperto Enis Togni col suo Circo Americano. Come abbiamo visto gli Orfei già disponevano di 7 elefanti (4 adulti e 3 cuccioli ancora piccolissimi) e altri ne sarebbero arrivati di lì a poco.

John e Hulla Von Seelaus con gli elefanti del Circo di Liana, Nando e Rinaldo Orfei

Seguono Zagabria e Lubiana, ultima piazza in Jugoslavia agli inizi di ottobre dove si annuncia il “Circo delle 3 Arene”. Il rientro in Italia avverrà in treno, destinazione Carpi, poi da Ancona riprende la tournée italiana in direzione Sicilia.

Locandina del Circo Orfei a 3 piste a Lubiana (1967), ultima piazza del tour in Jugoslavia

Rientrati in Italia il circo, che nel frattempo ha assunto appunto definitamente la struttura a tre piste, si presenta sotto l’insegna Circo Barmuns (richiamando il celebre impresario statunitense) e richiama l’universo a stelle e strisce con le majorette e la grandiosità dei complessi d’oltreoceano. Ma questa fase durerà per pochi mesi, ben presto infatti, i fratelli Orfei si rendono conto di quanto sia più incisivo ed efficace il nome “Circo a 3 Piste di Liana, Nando e Rinaldo Orfei” che rimarrà fino al 1970 quando nasce il Circorama.

Manifesto del Circo a 3 Piste di Liana, Nando e Rinaldo Orfei 1967/68 con l’insegna “Barmun’s”

Questo video immortala dunque questo passaggio dal classico circo Orfei alle 3 piste: in alcune immagini dello spettacolo, infatti, vediamo una pista sola, in altre invece si notano tre arene, non sempre nell’ordine corretto perché verosimilmente gli spezzoni di pellicola super8 sono stati giuntati a mano e raggruppati in modo che il montaggio avesse il senso della narrazione, indipendente dall’ordine cronologico di alcuni frame.

Da sinistra Amleto Cagna, Roby e Buby Ernestos, Nando Squarzoni, al centro Roberto Coda Prin e Jonny Ernesto, a destra Benito Anselmi. E i tre nanetti, Gogò, Filippo e Guido.  

La straordinarietà del lavoro di Buby Ernestos sta nella meticolosità delle immagini, che come un vero e proprio documentario, ricostruiscono tutti gli aspetti della tournée (viaggi in treno e per strada, lungo percorsi impervi, attraversando villaggi e città, montaggio/smontaggio, parate, spettacolo, scene di vita quotidiana, etc…), a colori e con un commento audio che in pratica “doppia” i personaggi parlanti, sceglie musiche fedeli all’originale e restituisce così un’esperienza molto fedele. Ma dobbiamo considerate che allora le cineprese non registravano l’audio come avviene oggi con qualsiasi mezzo di registrazione. Per cui il lavoro fatto da Buby è davvero eccezionale. Dobbiamo pensare che le immagini sono state girate 57 anni fa in super8, poi riversate in VHS e dal vhs passate su DVD grazie a un importante lavoro di digitalizzazione compiuto da Mauro Cantoro che, in accordo con la famiglia Ernestos, ci ha consentito di pubblicare e condividere questo video davvero prezioso.

Ci fermiamo qui con le parole, per lasciare spazio alle immagini che dicono più di tante lettere scritte. L’emozione che abbiamo provato la prima volta che abbiamo visto questo video è indescrivibile, come il brivido sulla schiena nell’ascoltare il commento di Buby (in alcune parti del video Buby commenta in tedesco) o nel rivedere personaggi che non ci sono più come Nando e Rinaldo Orfei, i Kristof, Amleto Cagna, Squarzoni, Giovanni Liborio e tanti altri grandi protagonisti di un’era straordinaria che grazie alla passione di Buby rimangono per l’eternità impressi in questo documento favoloso. Questo articolo e questo video sono dedicati a loro: alla memoria del grande Buby, alla famiglia Orfei, a tutti i suoi artisti qui ritratti e agli appassionati di circo che seguono questo portale da 25 anni motivandoci a continuare a portarlo avanti. Buona visione!

a cura di Dario Duranti
Video digitalizzato da Mauro Cantoro
Si ringrazia Jonny Ernestos per averci concesso la pubblicazione di questo filmato.

L’autore di questo video, Buby Ernesto

Il valzer finale al Circo a 3 piste di Liana, Nando e Rinaldo Orfei
Il finale al Circo a 3 piste di Liana, Nando e Rinaldo Orfei

La famiglia di Buby Ernesto e Ofelia Riva nel 1967 circa

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