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LA GUERRA DEI CIRCHI (1978): Mario Vulcanelli tra i leoni

la guerra dei circhi mario vulcanelli 1979

LA GUERRA DEI CIRCHI (1978): Mario Vulcanelli tra i leoni

Nei giorni scorsi abbiamo presentato la cronaca dei fatti che i quotidiani e le testate giornalistiche nazionali definirono “La Guerra dei Circhi”, ossia la situazione venutasi a creare tra il complesso di Livio Togni e quello di Moira e Walter Nones in occasione del rientro del loro circo da Teheran dopo i famosi fatti in Persia. Qualche giorno dopo si consumò un’altra situazione affine, sempre a Napoli, che seppur godette di un’enfasi mediatica leggermente inferiore, ebbe comunque notevole visibilità. Il Circo Wulber infatti dal 4 novembre agiva a Napoli, al Rione Traiano. Nei giorni durissimi dello scontro “Togni-Orfei”, stando alle cronache del tempo e a quanto riportato dalla rivista “Circo”, Mario Vulcanelli, titolare del Circo Wulber, si recò nelle varie redazioni dei giornali, inserendosi nella vertenza e autodefinendosi «Il circo dei poveri », alludendo dunque a un ruolo secondario rispetto agli altri complessi maggiori. Questo portò a un tracollo della situazione e quando Vulcanelli tornò a Napoli anche per le Feste, non mancarono le reazioni. 


La protesta di Mario Vulcanelli a Roma
il 4 luglio 1979 davanti al Ministero

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Nello spettacolo di Napoli, oltre ai numeri di famiglia (leoni, capelli, jockey, partita di cani boxer,…) le pertiche della famiglia Weber Fabbri, la famiglia di Artidoro Caveagna (entrata musicale e giocoliere), i volanti Juanitos e gli elefanti di Robert Gartner.

il circo wulber a napoli
Il Circo Wulber a Napoli (Rione Traiano) per le Feste 1978/79 (Collezione Sabino Dioguardi)

Questo l’articolo de L’Unità del 7 gennaio 1979: “Sciopero della fame insieme ai leoni. Il domatore del « Circo Wulber », che dal 4 novembre scorso sta dando spettacolo al rione Traiano, ha iniziato da ieri pomeriggio uno sciopero della fame, rinchiuso nella gabbia dove solitamente svolge il suo « numero » con I leoni. II perché della protesta è stato spiegato dallo stesso Mario Vulcanelli. che oltre ad essere domatore è anche il proprietario del circo. Secondo Vulcanelli, l’Ente Nazionale Circhi ha compiuto una grave ingiustizia contro di lui e i suoi uomini. Infatti l’Ente circhi, con un telegramma giunto proprio ieri, ha revocato al Circo Wulber il permesso di agibilità del tendone, impedendo il regolare svolgimento degli spettacoli. « Si tratta di un vero e proprio sopruso — ha detto Vulcanelli — io ho pagato regolarmente le quote all’Ente fino al 31 dicembre scorso. Perché allora mi è stato revocato il permesso? E se il mio tendone davvero non era agibile perché il provvedimento è scattato ben dopo due mesi dall’inizio degli spettacoli a Napoli? ». Il sospetto insomma è che, dopo l’arrivo dei più noti e potenti Orfei. sta per scatenarsi a Napoli una nuova « guerra » tra i circhi.
Da L’Unità del 7/01/79

la guerra dei circhi la protesta di mario vulcanelli a napoli 1979

Sarà la prima manifestazione di questo tipo, prima di una lunga serie di eventi mediatici che troveranno spazio sulla stampa locale e talvolta anche nazionale, generalmente portando all’ottenimento dell’obiettivo della protesta, fosse esso la concessione di una piazza o altro.

mario vulcanelli tra i suoi leoni 1982

A luglio del 1979 Mario va oltre arrivando al gesto forse più eclatante: montare la gabbia dei leoni nottetempo, davanti alla sede del Ministero dello Spettacolo a Roma, per sollevare attenzione sul tema del libretto e dei contributi ministeriali in un’epoca in cui l’assegnazione dei contributi era diversa da come avviene oggi. Foto e video di questo evento fanno il giro del mondo (GUARDA IL VIDEO).

mario vulcanelli protesta a roma davanti al ministero luglio 1979
La protesta di Vulcanelli davanti al Ministero a Roma (4 luglio 1979)

La Stampa (5/07/1979)
Con i leoni davanti al ministero
ROMA — Esasperato perché da mesi non gli concedono U permesso di agibilità. Impedendogli cosi di lavorare. Mario Vulcanelli. di 43 anni, proprietario e domatore di un circo di medie dimensioni, ha attuato una insolita protesta : all’alba ha innalzato una gabbia in via della Ferratella, davanti al ministero del Turismo e Spettacolo, e vi è entrato Insieme con otto leoni. Alla gente attonita che usciva di casa per andare al lavoro e alla polizia e carabinieri, accorsi sul posto dopo le prime allarmate telefonate. Vulcanelli ha detto che non uscirà dalla gabbia fino a che le autorità competenti non gli danno il nulla osta La moglie e 1 sei figli di Vulcanelli (la più grande ha 20 anni e 11 più piccolo quattro) sostano davanti al ministero con cartelli con cui c’è scritto: “Vogliamo lavorare. L’Ente nazionale circhi ci deve aiutare”. Nel circo di Vulcanelli — In piedi da più generazioni — lavorano una ventina di persone, componenti di quattro o cinque famiglie che si sono consociate. Negli ultimi sei mesi gli artisti hanno potuto lavorare solo saltuariamente nelle varie «piazze» della provincia in virtù di permessi provvisori. Ora vogliono un permesso permanente che metta fine a questa situazione.

Gli episodi successivi non si contano: da Nord a Sud Mario ha sovente affrontato con tenacia e caparbietà ogni occasione in cui ha ritenuto gli fossero negati i diritti di lavoratore, al punto da guadagnarsi il soprannome di “Mario Il Rivoluzionario”, titolo che campeggiava orgogliosamente su un album di ritagli di giornale che custodiva gelosamente a testimonianza delle sue battaglie.

LA GUERRA DEI CIRCHI (1978): Mario Vulcanelli tra i leoni

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