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Un migliaio di lavoratori dello spettacolo in piazza a Torino: “Pretendiamo un aiuto”
La manifestazione di protesta stamattina in piazza Castello. I sindacati: «Lo spettacolo non può essere sostituito dal digitale perché la sua essenza è il pubblico»
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«Abbiamo diritto al rispetto dei nostri contratti – dicono – una definizione degli orari di lavoro e il rispetto delle norme di sicurezza». Molti i lavoratori dei Luna Park e dei circhi. «Il Luna Park è un’impresa, pretendiamo un aiuto», sostengono i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti.
“Senza arte e cultura l’anima muore”; a Torino va in scena la protesta del mondo dello spettacolo
«Il Luna Park non deve morire, siamo fermi senza aiuto». «Vorremmo tornare a fare il nostro lavoro – sostiene Caterina Pignasco, rappresentante dei lavorati del Teatro Regio – non chiediamo nulla di più. Rispettiamo tutte le regole, eppure veniamo nuovamente fermati».
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L’Inno italiano
La manifestazione «L’assenza spettacolare», organizzata da Cgil, Cisl e Uil, è iniziata con l’Inno d’Italia. Tanti i cartelli e gli striscioni: «Presidente non lasciamo che la culla dell’arte ne diventi la tomba», o ancora «Io sono un lavorattore», «Caro governo il circo è riconosciuto solo per pagare le tasse». «Siamo in piazza – dice Alessandro Pagliero dell’Slc CGIL – perchè il mondo dello spettacolo sta morendo. Lo spettacolo non può essere sostituito dal digitale perché la sua essenza è il pubblico». «Ci sono decine di migliaia di persone che rappresentano questo mondo in Piemonte – ha aggiunto – e che in questi mesi stanno perdendo tutto. E’ un mondo fragile che si sta sgretolando».
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