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Rovigo: ora il circo si può spostare in un’area più grande. Grazie alla solidarietà del Polesine

Circo Busnelli NIuman

La carovana circense accampata a Borsea da mesi a causa del lockdow domani si sposterà ad Arquà Polesine in un’area messa a disposizione dall’associazione Bandiera gialla

E’ arrivata la fine del lockdown anche per il circo Busnelli-Niuman, ma soltanto a metà. Infatti il gruppo circense può spostarsi, ma per ora gli spettacoli sono vietati. Così la carovana circense accampata a Borsea domani si sposterà ad Arquà Polesine in un’area messa a disposizione dall’associazione Bandiera gialla. Lì avranno più spazio a disposizione soprattutto per gli animali.

Attualmente la compagnia è formata da 25 persone, compresi alcuni minori, e una cinquantina di animali tra cavalli, poni, cammelli, tigri, lama, struzzi, cani dalmata, oche e caprette. Sono rimasti bloccati nella zona del centro commerciale la Fattoria per ben 88 giorni dal 23 febbraio: il tempo per fare due spettacoli poi è scattata la quarantena in tutta Italia per contrastare la diffusione del contagio da coronavirus. Durante questa permanenza sono nate due caprette, un lama peruviano e un pony, quest’ultimo è stato battezzato con il nome “Rovigo” in segno di omaggio alla città che ha dato ospitalità durante la sosta forzata. E’ stato un periodo difficile, ma reso meno faticoso dal calore dei rodigini.

“Abbiamo deciso di spostarci ad Arquà Polesine – conferma il direttore del circo, David Busnelli – Grazie alla disponibilità dell’associazione Bandiera gialla potremo accamparci in un terreno più compatibile con le nostre esigenze. Domani, maltempo permettendo, avverrà il trasloco”.

Quanto pensate di fermarvi all’ombra del castello medievale, fatto costruire da Guglielmo III Adelardi nel 1146 prima di partire per la seconda Crociata?

“A dire il vero – spiega il leader del circo – al momento non abbiamo programmi futuri ben definiti. L’importante è spostarci per avere un’area più adeguata e più verde intorno. Secondo quanto previsto dal piano delle aperture del governo e della Regione, sarà possibile effettuare spettacoli soltanto dal 15 giugno. Ancora non sono chiare tutte le modalità”.

Pensate di restare anche un po’ in Polesine o è vostra intenzione andare altrove?

“Il nostro desiderio è restare per un po’ in Polesine vista la calorosa attenzione che ci è stata dimostrata in questo periodo particolare. La nostra idea è quella di organizzare, se vi saranno le condizioni, piccoli spettacoli all’aperto individuando alcuni luoghi in giro per la provincia. Quando sarà definita la riapertura, cominceremo a prendere contatti e allora capiremo quello che si potrà fare. In questo momento non posso dire di più”.

Allora presto si riaccenderanno le luci del circo?

“Sono il primo ad auspicarlo, non nascondo le difficoltà. Tuttavia visto che tante manifestazione paesane molto probabilmente non verranno fatte, il circo, sia pure con spettacoli ridotti, può essere l’occasione dove si ritrova la comunità per qualche ora di divertimento. Ma non è svago fine a stesso, perché il circo è un’arte, esercizio, fatica, abilità, gioco di squadra. Il circo è anche incontro con la natura attraverso gli animali. In conclusione, il circo è lo spettacolo più naturale al mondo”.

In attesa che si possa tornare a qualche normalità David Busnelli rinnova “i ringraziamenti per la generosità dimostrata da tante persone: in primis il parroco di Borsea don Silvio Baccaro che subito si è dimostrato attento alle nostre necessità, quindi Bandiera gialla, la Coldiretti, l’amministrazione comunale, il veterinario e le tantissime persone che spontaneamente e generosamente ci hanno portato il vettovagliamento per gli animali. Ci siamo sentiti una grande famiglia”.

Da www.polesine24.it del 24/05/20

 

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