
Risponde con puntiglio alle polemiche nate dalla sua richiesta di aiuto, pubblicata da L’Arena.it del 19 aprile che ha fatto il pieno di like, oltre 500, ed è stata seguita con oltre 200 like, più di 100 commenti e 94 condivisioni sulla pagina Facebook del giornale, Marco Grioni titolare del Circo italiano fratelli Grioni, attualmente bloccato a Bussolengo e impossibilitato, a causa dell’emergenza Coronavirus, a fare spettacoli.
E specialmente il circense respinge l’accusa relativa all’uso degli animali nel suo circo e nei circhi italiani.
“Vorrei precisare”, interviene Grioni, “che in una grave emergenza non mi permetterei mai di polemizzare con chi ha bisogno”. Poi passa a spiegare le sue ragioni. “Il circo di cui sono responsabile, è il primo in Italia, ad aver abolito sin dal 2006, in tempi non sospetti, le esibizioni con animali esotici, e da almeno due anni anche quelle con animali domestici. Da noi non ci sono attrazioni eseguite da qualsivoglia esemplare dal mondo degli animali. I nostri quattro componenti della fattoria didattica messa gratuitamente a disposizione delle famiglie e delle scuole, tutto in categoria domestica, non eseguono nessun esercizio in pubblico. E nessuno paga neppure un centesimo per la loro visita. Gli esempi di uso di animali nei circhi diffusi in rete provengono interamente da paesi asiatici, Russia o del terzo mondo. Come membro dell’Ente Nazionale Circhi, posso assicurare che i rigorosissimi controlli di Ats (Agenzie di tutela della salute, ndr.), Corpo Forestale e veterinari garantiscono un totale benessere dei miei animali e di quelli ospitati nei quasi cento circhi Italiani”.
Sulla richiesta di aiuto e sul lancio di una sottoscrizione per arrivare a 3mila euro per poter ripartire, Grioni argomenta: “In merito a chi ci addita perché chiediamo risorse dopo “solo” due mesi di stop dico: provate voi a coordinare economicamente un complesso composto da 20 automezzi, 13 persone e animali che producono insostenibili costi di gestione tra polizze assicurative, correte elettrica, manutenzione, pulizia e sostentamento per tre grandi nuclei familiari. I collaboratori di un circo non hanno una dimora comoda dove andare la sera, viviamo per strada 365 giorni l’anno e le nostre forniture straordinarie per l’energia elettrica hanno costi esorbitanti rispetto quelli che paga un comune cittadino in casa. I costi per un circo non variano se gli spettacoli ci sono o no, basti solo pensare quanto abbiamo versato tra tasse e costi per raggiungere Bussolengo dove poi siamo rimasti bloccati”.
“Ringraziamo chi ci sta aiutando e anche chi con le critiche, magari ora con alcuni chiarimenti, potrà vedere le cose diversamente. Ricordo infine che sarà realizzato uno spettacolo gratuito per le associazioni, di volontariato, protezione Civile e famiglie non abbienti a blocco terminato, in collaborazione con il Comune. Grazie a tutti, un abbraccio”. Di seguito il link per chi volesse sostenere la caapagna di raccolta fondi del Circo Grioni.
https://www.paypal.me/circofamigliagrioni
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