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URBINO, NANDO ORFEI E VITTORIO SGARBI

URBINO, NANDO ORFEI E VITTORIO SGARBI

Il debutto di ieri sera ad Urbino del Circo Nando Orfei (soc. famiglie Anselmi ed Orfei) ha visto la presenza di Vittorio Sgarbi (noto critico d&rsquoarte nonchè assessore alla Cultura di quel Comune). 
 
Il professor Sgarbi da anni è vicino al mondo del Circo ed anche in questo caso oltre alla presenza in occasione del debutto, lo è stato nei giorni antecedenti in un &ldquobotta-risposta&rdquo con una associazione animalista che aveva criticato la scelta del Comune nell&rsquoautorizzare l&rsquoarrivo del Circo.  
 
La polemica nasce da una dichiarazione pubblicata da Vivereurbino.it che inizia con questa frase:
 
&ldquoLe parole provocatorie dell&rsquoassessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che definisce il circo &lsquola scuola degli animali, non la loro prigione&rsquo è una grave offesa – sottolinea – a quel 70% di italiani che si dichiara contrario all&rsquoutilizzo degli animali negli spettacoli circensi. 
(..e ci risiamo con questa ricerca dell&rsquoEurispes, promossa da una associazione&hellip il 75% degli intervistati, non degli italiani)
 
[per la versione completa su  vivereurbino.it  CLICCA QUI]
 
..sempre su Vivereurbino.it arriva la replica di Vittorio Sgarbi
 
 
da vivereurbino.it (29-11-/2018)
 
“Tale Walter Caporale, che non animali ma uomini hanno eletto presidente di animalisti italiani Onlus, è un vero ingannatore.

Un&rsquoopinione non è mai un&rsquooffesa e se il circo esiste, non l&rsquoho inventato io ma ho il dovere e il diritto di valutarne le funzioni. Addomesticare gli animali è un&rsquoattitudine dell&rsquouomo e ridurli alla condizione domestica equivale ad ammaestrarli come avviene in un circo gestito umanamente da persone che rispettano gli animali e non fanno retorica perché per gli animali la condizione selvaggia è certamente più pericolosa e rischiosa per la vita. Mentre educare gli animali in un circo è la stessa cosa che ammaestrare i cani per la ricerca dei tartufi o abituare i cavalli all&rsquoequitazione. Mi sembrano osservazioni indiscutibili. Ma è molto grave che il presidente degli animalisti sottovaluti il crimine quotidiano di migliaia di animali uccisi per dar da mangiare a animalisti politicizzati carnivori come alcuni che hanno polemizzato con me. Io non ho giustificato le corride e, tantomeno, le ho paragonate al circo, semplicemente ne ho identificato le ragioni storiche e in ogni caso nel circo non si uccide.

Io non mi taccio per l’ingiunzione totalitaria di un minaccioso animalista ma continuò a ribadire che il circo non è una pena paragonabile a una pena di morte per gli animali e in molti casi il circo è un ambiente che protegge quegli animali che in libertà rischierebbero di essere uccisi dagli uomini e dagli altri animali e anche questa mi sembra un&rsquoosservazione indiscutibile rispetto a quelle discutibilissime di chi stabilisce sulla base di falsità che il 70% degli italiani è contrario all&rsquoutilizzo degli animali negli spettacoli circensi, gli stessi italiani che si tengono cani e gatti in casa per il loro diletto.”  Vittorio Sgarbi
 
Cosa dire? Intanto un grazie a Vittorio Sgarbi, un grazie al Comune di Urbino per aver autorizzato un Circo in un luogo di prestigio, un grazie a Gioia Orfei per aver invitato in pista Sgarbi a testimoniare il suo pensiero su questo mondo circense (il circo tradizionale come forma d&rsquoarte storica) tanto combattuto da una cultura che a volte sembra andare a senso unico.
 

Infine invito a guardare un video del Resto del Carlino inerente proprio all&rsquoargomento trattato in questa pagina dove le parole sono pronunciate da Vittorio Sgarbi e non da uno scrivano Romagnolo.

per il video CLICCA QUI

 
maurizio tramonti

 

30/11/2018 18.49.40

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