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UNA PICCOLA TRIBU’ CORSARA. Il Teatro di Strada in Italia

 

Una piccola tribù corsara

È il primo saggio italiano sul teatro di strada che prende in considerazione ed analizza l’argomento sia da un punto di vista storico, sia morfologico, descrivendo quindi la struttura di uno spettacolo di strada in ciò che lo contraddistingue da uno spettacolo teatrale.
Tratto da un lungo lavoro di ricerca di Paolo Stratta, il testo presenta inoltre una rassegna di compagnie ed artisti di teatro di strada italiani.

Le prime pagine

“L’arrivo del circo di notte, la prima volta che lo vidi, da bambino, ebbe il carattere di un’apparizione. Questa specie di mongolfiera, preceduta da niente: la sera prima non c’era, la mattina era là davanti a casa mia. Pensai subito che fosse una barca sproporzionata. Quindi l’invasione – perché questo era stata: una invasione – era legata a qualcosa di marino. Una piccola tribù corsara.” FEDERICO FELLINI.

Il teatro di strada ha origini remotissime. Si dice che i primi giocolieri siano comparsi nell’antico Egitto e che fossero ingaggiati nei mercati per attirare l’attenzione dei passanti sui banchetti di vasellame esibendosi in volteggi di piatti e coppe.

Lo spettacolo di strada ha una lunga e complessa storia, tanto più che nella storia del teatro il tempo in cui lo spettacolo si è svolto in un vero e proprio edificio teatrale è molto limitato rispetto alle fasi storiche in cui lo spazio scenico non era ad hoc, ma lo spettacolo si faceva … nei mercati, nelle fiere, nelle aie, negli spazi di raduno delle comunità ; … nelle chiese, nei luoghi di culto, nei sagrati ; nelle piazze nella strade e nei cortili, in villa …

Il teatro di strada è un teatro pro-fano, nasce dinanzi al tempio, di fronte al sagrato della chiesa e nell’alto Medioevo è l’unico vero deuteragonista dello spettacolo sacro, prendendo forma attraverso un registro buffonesco e comico: i suoi militanti sono istrioni, spesso vagabondi, che lo si voglia o no gli unici professionisti del teatro nel Medioevo. Dovevano essere di tutte le provenienze e delle più diverse levature; lavorare, di solito, isolati, con minimo o nessun apparato scenico; semplici dicitori o declamatori, più spesso buffoni, qualche volta attori. Si sono distinti con una quantità d’appellativi: saltatores, balatrones, thymelici, nugatores, scurrae, bufones, gladiatores, praestigiatores, palestritae: ma non sarebbe facile stabilire con esattezza la differenza fra l’uno e l’altro genere…un grado più su si considerano gli joculatores o joculares. (D’AMICO – 1982). Amati dalla gente e considerati gli eredi naturali dei mimi romani, nonostante la messa al bando e le persecuzioni da parte delle autorità civili e religiose, difficilmente vennero estirpati, continuando a popolare festosamente le piazze e ad invadere talora le chiese.

Dalla profonda crisi che sconvolse l’impero romano vennero travolte anche le istituzioni teatrali e i luoghi ad esse deputati, andarono persi o dimenticati pure i testi. Ma nei piccoli villaggi, di fronte alle chiese, nelle piazze di mercato, qualcuno ancora intratteneva il pubblico, qualcuno che, erede di una ricca tradizione, diventava portavoce della cultura popolare. É la figura del jongleur2.[…]

L’indice

Cap. I .Alcune esperienze pertinenti
1.1. Alla ricerca di progenitori
1.2. Copeau ed i Copiaus
1.3. L’Agitprop
1.4. Il Living Theatre
1.5. Il Bread & Puppet Theatre
1.6. L’Odin Teatret di Eugenio Barba
1.7. Antecedenti ed epigoni : dagli Eretici ad Assemblea Teatro
1.8. Il Teatro dell’Oppresso
1.9. Decentramento, teatro di base, Terzo Teatro
1.9.1. Giuliano Scabia
1.9.2. Il Teatro Tascabile di Bergamo
1.10. L’artista popolare dalla giulleria ad oggi
1.10.1. Le jongleur: un artista di strada
1.10.2. La Commedia dell’arte
1.10.3. Dal circo all’avanspettacolo

Cap II. Fenomenologia del teatro di strada
2.1. Morfologia dello spettacolo di strada
2.1.1. Il cerchio
2.1.2. Il corpo centrale dello spettacolo
2.1.3. Il cappello
2.1.4. Riflessioni conclusive
2.2. Luoghi dello spettacolo di strada
2.2.1. La parata
2.3. L’artista di strada
2.4. Le tecniche
2.5. Circuito e committenti
2.6. I festival
2.7. Attività amatoriale e animazione commerciale
2.8. Note amministrative
2.8.1. Iscrizione al registro dei mestieri ambulanti
2.8.2. Forma giuridica e regime fiscale
2.9. Legislazione vigente
2.9.1. Iniziative degli artisti
2.9.2. Proposte di legge

Cap III. Schede degli artisti

Cap IV. Conclusioni

Paolo Stratta
UNA PICCOLA TRIBU’ CORSARA – Il Teatro di Strada in Italia, (con annesso un CD di musica popolare)
Torino: Editrice Ananke,  2000
Pagine 220 
€ 16,50 (più spese postali)

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