1958. LE FOCHE DEL CIRCO TOGNI NELLA FONTANA DI TREVI A ROMA: IL VIDEO
Il 1958 fu un anno di svolta per il Circo Ferdinando Togni che, da circa quattro anni, si era definitivamente staccato dai fratelli Ugo (che avrebbe dato vita al Circo Massimo di Cesare e Oscar Togni) e Ercole (che con i figli Darix e Wioris continuò come Circo Nazionale Togni). In quello stesso anno infatti Enis portò il circo a Napoli, poi Roma, Torino e Milano, con spettacoli sempre più ricchi e l’imminente sodalizio con la ditta tedesca Williams.
Alla base di quel successo c’è sicuramente l’intraprendenza e le idee di Enis Togni, ma anche quella di una valida schiera di collaboratori, dentro e fuori la propria famiglia. Tra questi un ruolo chiave lo svolse Ugo Nietzsch, che nel 1954 entrò nello staff del Circo Togni prima con mansioni di fotografo (collaborando con Nani Colombaioni che lo faceva posare con gli spettatori prima dello spettacolo con un leoncino) poi di responsabile delle affissioni e addetto stampa fino ad essere uno dei pilastri su cui si poggiava la grande impresa Togni-Castilla.
Ugo Nietzsch oltre a dirigere la colonna pubblicitaria, era l’artefice di tante trovate pubblicitarie all’epoca molto in voga ed efficaci che fornivano il pretesto a giornali e testate televisive per parlare della presenza del circo in città: cantanti di fama invitati a esibirsi in pista, tenori e politici che entravano nella gabbia dei leoni, la partecipazione di Mike Bongiorno allo spettacolo seguita dall’organizzazione di una serie di puntate di Lascia o Raddoppia in collegamento con il Circo, e così via. Una quantità di piccole e grandi cose che oggi fanno sorridere ma che all’epoca erano la quotidianità per un circo di quelle dimensioni il cui arrivo in città era considerato un vero e proprio avvenimento.
In occasione dei debutti in grandi città era consuetudine inventarsi qualche trovata per far parlare dell’arrivo del circo con toni leggeri e di cronaca rosa: allora il circo era atteso e amato, accolto con entusiasmo e anche i giornali erano felici di pubblicare notizie di colore al riguardo.
Tra gli aneddoti più gustosi, Ugo ricorda di quando, in occasione del debutto a Roma a marzo del 1958, portarono le foche nella Fontana di Trevi per portarsi a casa qualche foto e destare un po’ di curiosità. Sicuramente nessun circo aveva mai pensato di far fare un bagno alle otarie nella fontana di Trevi nel cuore di Roma. “La nostra idea era di portare le foche nella Fontana, fargli fare un bagno, scattare un po’ di foto, riprenderle e tornare al Circo. Ma entrate in acqua le foche non volevano più saperne di uscire dalla fontana! Il bagno si prolungò e ci fu il tempo per l’arrivo della Polizia, per il formarsi di un capannello di gente che si assiepò per guardare cosa stava succedendo, vennero anche i pompieri, tutti intenti a interrogarsi su come fare per tirarle fuori da lì, volevano togliere l’acqua dalla fontana. Il tutto è durato 2 o 3 ore finchè l’addestratore Danion è riuscito a farle venire fuori attirandole col pesce fresco” ricorda Nietzsch. Anche se non era previsto che quella trovata durasse così a lungo e con quel finale, l’operazione ebbe un’eco incredibile e quelle immagini foto e video fecero il giro del mondo. Ugo Nietzsch ora ride di gusto a pensare a quella “marachella”, ma sul momento sudò freddo: “Mi portarono in Questura e me ne tornai a casa con una diffida ad uscire dal circo con animali. Non potevo neanche portare a passeggio il cane fuori i cancelli del circo”.
Ecco il video di quella originale trovata ripreso da un cinegiornale dell’epoca.
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1958. LE FOCHE DEL CIRCO TOGNI NELLA FONTANA DI TREVI A ROMA: IL VIDEO
18/03/2020 18.34.09
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