CI HA LASCIATO ROBERTO BELLUCCI

CI HA LASCIATO ROBERTO BELLUCCI

Ieri sera come un fulmine a ciel sereno ci ha raggiunto la notizia della scomparsa di Roberto Bellucci. Un colosso della storia del circo degli ultimi cinquant’anni. Protagonista con i fratelli e le sorelle e tutta la sua grande famiglia allargata (una squadra fortissima) dell’ascesa di uno dei più importanti circhi italiani, l’Embell Riva, complesso amatissimo da tutti gli appassionati che lo hanno sempre seguito. Da piccolo complesso di famiglia, a complesso grande e inarrestabile in piazze sempre più importanti (memorabile l’inverno a Roma del 1987 e successivamente Genova, e i giri nel Nord) con traguardi straordinari come la partecipazione al Festival di Monte Carlo dove lasciò un segno con il numero di 14 tigri. Nel 1985 partecipa al Festival di Monte Carlo ed è un trionfo.

Traguardi e successi nella sua vita, ma anche grandi dolori, battaglie e sfide. Con la sua personalità forte, ha portato il circo italiano in tantissimi paesi del mondo e ancora oggi, se negli Stati Uniti brilla l’insegna Bellucci, lo si deve al suo spirito da conquistatore e circense instancabile che ha trasmesso anche ai figli. “Se non ci fanno fare il circo in Italia, lo andiamo a fare altrove” ricordo che mi scrisse in un recente messaggio in occasione delle tournée del proprio circo in giro per il mondo dalla Siria alla Libia, dagli Emirati a Cipro, dall’Egitto all’Arabia Saudita all’Ex Jugoslavia in tesissimi periodi post bellici.

Roberto Bellucci ha parlato di sé con le sue imprese, con le sue avventure, disavventure, successi e traguardi. Lo ricordiamo con affetto come alfiere del Circo Italiano, domatore carismatico e appassionato, fiero del proprio lavoro. Ci mancherà, ma rimarrà in ciascuno di noi il ricordo di uno spettacolo, di un’accoglienza sotto il suo chapiteau, delle chiacchierate prima e dopo uno spettacolo. Da granitico condottiero e uomo di circo.

Roberto Bellucci a Monte Carlo (1985)