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IL DEBUTTO DEL CIRCO MEDRANO A TORINO: La Recensione

IL DEBUTTO DEL CIRCO MEDRANO A TORINO

Dopo un paio di mesi di trepidante attesa, questa sera ha debuttato a Torino il Circo Medrano con una delle attrazioni più contese e prestigiose d’Europa: il numero di gabbia di Martin Lacey Junior.
Il suo numero è davvero uno spettacolo nello spettacolo. La grande gabbia è sovrastata da 5 maxischermi sul quale un video della durata di qualche minuto presenta enfaticamente la figura di Martin Lacey raccontandone la vita sin dalla sua infanzia. Le immagini e le parole che accompagnano il video contribuiscono a creare delle grandi aspettative nel pubblico, aspettative ampiamente ripagate dal carisma del giovane domatore inglese e dalla energia che il numero sprigiona: una serie di salti a ripetizione, il carosello con i salti delle leonesse lungo la parete frontale della gabbia ed una serie di trucchi che caratterizzano il lavoro perfetto oltre che inimitabile di Lacey.
 
 
Il numero di Lacey è la ciliegina sulla torta di uno spettacolo che riconferma il gusto e il savoir faire della famiglia Casartelli che non fa mancare nulla al proprio circo. Presenti in pista pressoché tutte le specie animali: un ricchissimo quadro di animali esotici (presentato all’interno del quadro di Aladino), diversi quadri equestri, i leoni di Lacey e i rettili di Karah Kawak Junior nelle vesti di Indiana Jones: i suoi serpenti dal carattere decisamente vivace fanno letteralmente fuggire il pubblico dai palchi e dalla prima fila di tribune, nel momento in cui tentano di scappare dalla pista. Altre emozioni forti per gli spettatori più impressionabili.
 
Decisamente interessante la cavalleria presentata da Leslie e Braian Casartelli che stanno arricchendo le routine dello scorso anno di nuove ed originali figure in previsione del prossimo Festival di Monte Carlo, tra cui i debout di due batterie di sei cavalli ciascuna, contemporaneamente in pista, o l’introduzione di passi di alta scuola che apre il numero che vede Leslie entrare in pista a bordo di un’elegante carrozza.
 
 
Lo spettacolo, accompagnato da un’orchestra dal vivo, vanta quest’anno anche il globo della morte di Daniel Diorjo: 4 motociclisti che sfrecciano ad oltre 60 km orari all’interno del globo metallico. Per Firenze è previsto l’arrivo di un globo “apribile” (sempre del team Diorjo), un’altra attrazione “forte” ed in prima assoluta nel nostro Paese.
 
Tra le conferme dello scorso anno troviamo la troupe Bukovina con i salti alle corde nella prima parte e le bascule nella seconda il trapezino di Stephany Hones sempre delicato e ricco di spilli ricercati e spettacolari la giocoleria di Mr. Lorenz e il quadro aereo “Silk and Dream” che vede impegnate ai tessuti aerei sei belle ragazze (le Tango Girls) in un quadro che vede al centro della cupola Sandy Hones.
 
La comicità spetta a Gianni Huesca, Mr. Lorenz e Ottaviano “Otto” Simili con una serie di gag e riprese brevi e ben confezionate. In particolare riscuote molte risate la ripresa dei campanelli.
 
Ottimo l’afflusso di pubblico allo zoo del circo che oltre a vantare un numero impressionante di animali, vanta la presenza di King Tonga, il magnifico leone bianco di Martin Lacey, presentato al Medrano per gentile concessione del Circo Krone.
 
CI HA LASCIATO KING TONGA
 
Purtroppo non capita spesso in Italia di vedere un circo che presenta nello stesso spettacolo un Clown d’Oro (i numeri di animali della famiglia Casartelli) e un Clown d’Argento (Martin Lacey).
 
Dunque uno spettacolo da non perdersi assolutamente e che in occasione della permanenza a Firenze sarà rinforzato ulteriormente (come se lo spettacolo non fosse abbastanza ricco…) dal globo apribile e dal numero di pony e cani dalmata di Mr. Dalmatin alla sua prima italiana.
 
 
Pochi e decisamente poco convinti e molto demotivati gli animalisti presenti davanti al circo alle prese con i soliti slogan obsoleti. Del resto se c’è un posto dove gli animalisti han ben poco da dire questo è il Circo Medrano, e non solo per i recinti davvero enormi che accolgono i leoni di Martin Lacey, ma per la cura e la dedizione dei Casartelli verso i propri animali. 
 
Medrano rimane a Torino fino al 17 dicembre.
 
D.D.

24/11/2006 – 4.48.33

 

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