INTERVISTA A MISTER DAVID. GRAVITY CIRCUS TRA ITALIA E INGHILTERRA, PRESENTE E FUTURO
E’ un momento di grande fermento per il Gravity Circus che sta concludendo la sua prima importante tournée all’estero, mentre a Milano è in scena lo spettacolo Phenomena Circus (prodotto sempre dal team Rossante) ed è imminente il debutto della nuova produzione nel capoluogo lombardo. Mister David, regista e autore delle produzioni di Gravity ci parla delle recenti esperienze, dei progetti in essere e di quelli futuri nel corso di questa chiacchierata…
Davide, da quattro anni sei il filo conduttore e il regista di Gravity Circus. Raccontaci cos’è Equilibrium che dà il titolo allo spettacolo attuale.
Equilibrium è quella leggera linea sottile che divide la normalità dalla follia. Ma cosa è realmente la follia? La follia è credere nei propri sogni e cercare di realizzarli dando tutto sé stesso. Il Gravity Circus in questo è particolarmente folle. Tre stagioni con tre differenti produzioni, un tema ed uno stimolo ricorrente, quello di lasciare al pubblico un messaggio forte, di dare alla gente delle grandi emozioni e perché no, anche qualcosa su cui riflettere. Andare a raccontare tutto ciò al pubblico inglese, non è una cosa da dar per scontato, e ricevere il loro consenso ancor meno.
Parlaci di questo tour in Inghilterra. Come è nato e come l’avete affrontato?
Il direttore Larry Rossante e il tour manager Lenny Alvarez lanciano continuamente nuove sfide ed io le accolgo e le affronto con grande entusiasmo. Quando a febbraio mi hanno detto che con grande probabilità il Gravity Circus, progetto nato 4 anni fa con Larry, sarebbe stato scelto da un importante impresario circense inglese per realizzare una tournée di 4 mesi in Gran Bretagna, ne sono stato molto felice, ma allo stesso tempo spaventato. Dopo una breve riunione di famiglia, ho accettato subito questa nuova grande avventura. Sapevo che portare il nostro messaggio, in una lingua diversa dalla nostra e davanti ad un pubblico con abitudini ed usanze differenti, non sarebbe stato facile. Gli stessi impresari locali ci avevano avvisato che il pubblico avrebbe apprezzato, ma non si sarebbe mai alzato in piedi né avrebbe urlato per noi, come avevano visto fare in Italia nei nostri spettacoli, avvertendoci che in terra britannica la Standing Ovation e le urla a fine show nel circo, non sono così usuali.
Dopo tre giorni di viaggio, partendo dalla Sardegna (dove mi trovavo in quel momento per lavoro) e attraversando tutta Europa, arrivo con la mia famiglia a Lancing, località balneare dell’East Sussex. Il 27 luglio è il giorno del debutto. Siamo tesi, ma sono preparato, mi accorgo subito che il mio inglese con un “leggerissimo” (naturalmente sono sarcastico…) accento del sud Italia, entra in perfetta sintonia con i gusti inglesi. Lo spettacolo è un mix di adrenalina ed emozione. Si passa dal filo alto e la ruota della morte dei Rivera Brothers, ai quadri emozionali di Elena Timpanaro e Soemi ai tessuti aerei e di Amanda Togni alle cinghie, accompagnate dal violino elettronico, magistralmente suonato da Francesca e arricchito dai giochi d’acqua della nostra nuova pista. Dalla tecnica di Darix e Dylan De Bianchi come giocolieri, allo struggente messaggio di vita di Silke Pan, la verticalista paraplegica, unica al mondo e scoperta al Salieri Circus Award. Il tutto reso brillante dal numero di troupe della Family Dem, dalle grandi illusioni di Larry Rossante e dalle Comedy Situation create da me, Mister David.
Proprio a Lancing otteniamo le prime standig ovation, con grande stupore del team inglese. Da lì una sequenza incredibile di sold out, che sinceramente, in piena estate, abituati al trend e alle usanze italiane non ci aspettavamo. Ora siamo a Londra, un sogno che si realizza. Nella capitale inglese ci godiamo questa strepitosa tournée fatta di successi. Lancing, Folkestone, Eastbourne, Hasting, Weymouth, Plymouth, Rochester, Ascot, Cambridge e ora finalmente la capitale.
Cosa ha di diverso il pubblico britannico rispetto a quello italiano? è un mercato meno inflazionato e che ha maggiormente salvaguardato la qualità e il rispetto del pubblico?
Il pubblico inglese è un pubblico che ama gli spettacoli dal vivo, nella stessa Londra ci sono moltissime produzione teatrali e senza andare troppo lontano, in qualsiasi città inglese, dalla più piccola alla più grande, il venerdì e il sabato sera nei pub, è d’obbligo la musica dal vivo. Nonostante ciò ho notato, vivendo qua, che non tutti i circhi hanno lo stesso grande successo e pari affluenza di pubblico. Il produttore che ha scelto il Gravity Circus, tramite Lenny Alvarez, per portarlo nel Regno Unito, è un grande professionista e questo sicuramente ha contribuito al nostro successo. Lo spettacolo è stato molto apprezzato dal pubblico britannico, che non si è risparmiato in urla e standing ovation. Ho scoperto che il mio inglese con un marcato accento italiano risulta simpatico ed accattivante nel Regno Unito ed anche il nostro gesticolare e il nostro humor è molto amato. Alla fine di questo lungo tour, porto a casa un bellissimo ricordo del popolo britannico, che ha amato fin da subito il nostro modo di fare circo e di tutta la compagnia, sia italiana che anglosassone con cui ho stretto un sincero rapporto di amicizia.
A cosa pensi sia dovuto questo successo continuo?
Innanzitutto grazie, è sempre un piacere pensare che la gente ci consideri un circo di successo. Siamo consapevoli che stiamo facendo un buon lavoro, ma sappiamo anche che la strada è lunga e i progetti da realizzare sono sempre diversi. Per fortuna il Gravity Circus da quando è nato, è cresciuto di anno in anno e si è progressivamente evoluto, portando in Italia un modo nuovo di fare circo, che noi amiamo definire un circo moderno che mantiene la tradizione. In ogni parte d’ Italia e ora possiamo dire anche in Inghilterra, sono moltissime le persone che si sono affezionate a noi e che ci seguono e supportano quotidianamente. Montare e creare quattro spettacoli differenti in quattro anni, per me non è stato facile, ma amo le sfide e quindi ben vengano. Penso che la formula vincente sia dovuta ad una squadra di professionisti che lavora in simbiosi portando avanti un progetto ed una passione comune. Persone che si sono incontrate ed hanno creato la giusta energia che poi, di riflesso, viene trasmessa anche al pubblico. Il direttore artistico Larry Rossante sceglie gli artisti e gestisce la parte logistica, io mi occupo di scrivere lo spettacolo, di scegliere le musiche e di dare il giusto valore emozionale allo show, il tour manager Lenny Alvarez pensa alla pubblicità e alle piazze, Nicole e Federica scrivono e cantano la sigla e insieme cerchiamo di essere originali ogni anno.
In Italia è arrivata la notizia del brutto infortunio occorso alla vostra artista al filo alto. Come avete vissuto quell’episodio e come sta adesso?
La notizia dell’incidente di Estephan, l’equilibrista colombiana del filo alto è diventata virale molto velocemente, anche perché il video che girava sui social ha raggiunto in poche ore milioni di view, e dall’Inghilterra è si è diffuso in tutto il mondo. Durante uno spettacolo ad Hasting, UK è successo l’imprevedibile. Eravamo ormai giunti al termine dello spettacolo, quando durante l’ultimo esercizio, una piramide a tre con equilibrio in piedi sulla sedia, abbiamo assistito ad una scena terribile. Ad un’altezza di circa 10 metri, la cintura dell’acrobata colombiana si è incastrata allo schienale della sedia. Nel tentativo di liberarsi, Estephan ha perso l’equilibrio ed è caduta rovinosamente al suolo. Nonostante sotto al filo ci fosse un materasso di protezione, la caduta è stata deviata dal cavo laterale di tensione del filo e l’artista ha raggiunto rapidamente e completamente fuori controllo la pista del circo urtando al suolo. Poteva andar peggio, ma fortunatamente dopo circa un mese abbiamo potuto riabbracciare e festeggiare Estephan al circo, ha riportato la frattura dell’anca, è stata sottoposta ad un’operazione, ma dopo la riabilitazione tornerà ad esibirsi e a meravigliare il pubblico.
Senza “spoilerarci” troppo puoi anticiparci almeno il tema del nuovo spettacolo di Gravity?
Come dicevo prima, ripetendo le stesse città ogni anno, ci imponiamo di proporre spettacoli completamente diversi da quelli dal tour precedente. “Equilibrium”, lo show 2023/2024 aveva come tema conduttore l’acqua con una fantastica pista creata per l’occasione. Quest’anno si cambierà totalmente tema, l’acqua ormai è passata, mai ripetersi, visto i numerosi affezionati che ogni anno tornano a trovarci. Lo spettacolo di quest’anno è dedicato ad un grande italiano, a 150 anni dalla sua nascita, Guglielmo Marconi viene ad oggi considerato l’inventore della radio. “On air” è la scritta che viene accesa quando va in onda una trasmissione radiofonica. Quella del Gravity ha come titolo “Liberi di”. La libertà vista e raccontata in tutte le sue forme. Ma in realtà, è più libero chi pensa di poter fare tutto ciò che vuole o chi l’ha conquistata giorno dopo giorno, gradino dopo gradino e che quindi ne riconosce l’importanza, rispettando anche la libertà altrui? Lo scoprirete molto presto, a Milano, dal 9 novembre, Stay Tuned!
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