Circusfans Italia

IL PORTALE DEL CIRCO ITALIANO

Stampa:Il circo Orfei (Armando) sfrattato dopo le polemiche

33
Non succede solo al Circo Armando Orfei (che poi non é stato sfrattato)  ma ovunque arrivi un camion con la scritta &ldquocirco&rdquo.
In alcuni casi le amministrazioni comunali si sono svegliate ed han calcolato che certe manifestazioni hanno più un significato di testimonianza dell&rsquoesistere (che sia una associazione o un movimento politico): Esisto quindi sono!
E dire che sarebbe così facile capire la realtà, a parte il conteggio di firme e presenze di pubblico, se veramente questo tipo di spettacolo è superato lasciamolo morire (chi è causa del suo mal pianga se stesso) in pace.
Per quanto mi riguarda, continuo a pensare che se un circense maltratta un animale vada condannato, e dire che viviamo nell&rsquoassurdità del numero dei controlli: riceve più controlli un qualsiasi circo con un animale che qualunque tipo di attività in sede fissa.
Interessante in questa vicenda leggere che nel famoso rapporto Euripers il 68% degli italiani (io continuo a definirli intervistati), fino a poche settimane fa era 71%.
Chissà che a forza di comunicati non si giunga ad una percentuale più vicina alla realtà. (mt)
 
+
 

Il circo Orfei sfrattato dopo le polemiche: «Gli animalisti non capiscono nulla»

 
da brescia.corriere.it/notizie/cronaca/16_luglio_09 di Pino Casamassima
 
«Vengono coi cartelli, fermano le persone, ci urlano che siamo assassini, ma del circo non sanno niente. Parlano per slogan, senza un minimo di informazione. Adesso è di moda essere animalisti. C&rsquoè più attenzione per gli animali che per gli umani». È un fiume in piena Niemen, trentacinquenne responsabile degli animali del circo Armando Orfei dopo l&rsquoincontro con gli animalisti voluto dal sindaco di Puegnago del Garda, provincia di Brescia, Adelio Zeni, che ha annunciato una variante urbanistica che impedirà in futuro a qualsiasi circo di alzare i tendoni nel terreno privato di Cunettone adiacente al centro commerciale GS, evitando così ogni, puntale, polemica tra animalisti e mondo circense.
 
Questa volta, a scatenarla è stato il comitato Montichiari contro Green Hill. «All&rsquoincontro c&rsquoerano quattro gatti» dice Niemen. «E non sapevano quello che dicevano. Sul piano legale noi abbiamo tutto in regola: permessi, autorizzazioni, controlli. Tutto a posto, animali per primi, ovviamente, perché è a loro che noi rivolgiamo la massima attenzione. Sono loro il circo». E il circo senza animali? Le Cirque du Soleil, ad esempio? «Ecco, ha fatto bene a tirare fuori questo esempio – si scalda Neimen – perché è la classica eccezione che conferma la regola. Quel circo va infatti solo nelle grandi città, a Milano, Roma, non viene certamente a Puegnago, perché sa bene che andrebbe in perdita. Il circo è un&rsquoazienda come tutte le altre, solo che è una azienda che si sposta. Ma ha tutti i problemi di qualsiasi azienda. Problemi gestionali, economici. Senza gli animali non si lavora. Quello di Nando Orfei era un circo storico, uno dei più conosciuti, ma quando ha deciso di eliminare gli animali ha chiuso. Consideri sempre che gli animali sono l&rsquoaspetto gestionale più importante. Le polemiche sono senza senso e tipicamente italiane. In Europa non succede nulla di tutto ciò. […]
 
[…] Non è già di per sé una violenza addestrare degli animali per far divertire le persone? «Gli animali fanno quello che sono portati a fare. Toglietevi dalla testa cerchi di fuoco e cose del genere. Venite a vederli i nostri animali. Quello che mi fa arrabbiare di più è che si fa del male al circo senza fare il bene degli animali. Perché non si vieta la caccia? Bisognerebbe andare in progressione, no? Prima i problemi più grandi. Con la caccia si uccidono gli animali per divertimento». L&rsquoultimo sfogo è quello sull&rsquoambiente circense. «I nostri ragazzi crescono amando gli animali. Il loro sballo è il circo, non alcol e droghe. Il nostro è un ambiente sano. E non è vero che appartiene a un altro mondo: il tendone è pieno ogni sera. Ogni età, ogni ceto sociale. Il resto è propaganda. Moda».
 
Il comitato Montichiari contro Green Hill-Il presidio di sabato 2 luglio (al circo di Puegnago n.d.r.) è stata un&rsquoottima occasione per ribadire a chiare lettere che gli animali sono soggetti e non oggetti e che non devono essere sfruttati nei circhi. Non importa quanto siano &ldquotenuti bene&rdquo, le prigioni e le catene restano tali anche quando sono dorate. Ogni individuo ha diritto alla libertà e a vivere nell&rsquohabitat più adatto alle sue caratteristiche etologiche. Lo decide la Natura. L&rsquoantropocentrismo insito nell&rsquoidea di sfruttamento degli animali (dai circhi agli allevamenti) deve essere abbandonato se si vuole che la nostra società evolva eticamente. Il futuro del circo è questo: esercizi e numeri senza animali. L&rsquoarte circense sta in questo, non certo nel ridicolizzare e far esibire tigri, giraffe, zebre, foche ecc. Ricordiamo che, dati Eurispes 2015, il 68% degli italiani è contrario all&rsquoutilizzo di animali negli spettacoli itineranti e non.

 

 

10/07/2016 13.47.21

Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto

Translate »
error: I contenuti sono di proprietà di www.circusfans.eu - Contents are owned by www.circusfans.eu.