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Il corpo sovversivo di Betty Broadbent

da parmeggiani.blogautore.repubblica.it
(@steparmeggiani)

Betty Broadbent si annoiava moltissimo. Era il 1927, lei aveva diciassette anni e una terribile fame di avventura. Non si sarebbe certo saziata continuando a lavorare come babysitter e così quando il circo passò da Atlantic City si unì a una improbabile carovana di ventriloqui, maghi e imbonitori. Divenne Spidora, un’illusionista la cui testa veniva proiettata con degli specchi sul corpo di un ragno. Quella vita le piaceva ma non stava facendo molti soldi. Finì che diede retta a un anziano giostraio, un uomo di mondo che tanto aveva viaggiato e tanto aveva visto. Sapeva quell’uomo che da alcuni decenni le donne tatuate ricevevano ricchi cachet per esibirsi nei musei e negli spettacoli dei freak. Betty Broadbent andò fino a New York per tatuarsi Pancho Villa sulla gamba sinistra, Charles Lindbergh sulla destra e una madonna con il bambino sulla schiena, più innumerevoli altri disegni e ricami. Venne ribattezzata “la più giovane donna tatuata del mondo”, sfilò all’esposizione universale durante il primo concorso di bellezza trasmesso in televisione, amministrò benissimo la pubblicità che ne seguì, viaggiando con tutti i circhi americani, arrivando fino in Australia e in Nuova Zelanda. E tutto questo senza ancheggiare: “Non sono una di quelle bagasce da baraccone con uno o due tatuaggi che fanno la mossa mentre si spogliano”, amava precisare ai suoi intervistatori.

Non lo era e non era neppure una di quelle donne – prima di lei furono tante – che per esibirsi nei lunapark dei freak accompagnavano ai tatuaggi fantasiose storie di rapimenti e sevizie da parte degli indiani. Betty Broadbent era diversa. Era giovane, sicura di sè, anticonformista. Era una delle prime donne tatuate del mondo occidentale, una delle protagoniste di Corpi sovversivi, bellissimo libro di Margot Mifflin (trad. di Simone Buttazzi, Ultra, euro 29,50). La professoressa americana racconta una storia segreta di sovversione che intreccia la pratica del tatuaggio, in Occidente a lungo demonizzata, con il potentissimo tabù del corpo femminile. Ecco allora una galleria di donne tatuate e tatuatrici di tutte le epoche e condizioni: circensi e galeotte, mistiche e rockstar, artiste e insospettabili… Betty Broadbent era solo una di loro.

 

30/05/2014 11.38.24
 

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