da FederFauna – Ufficio Stampa
La giraffa di Copenaghen, morta di animalismo
“E’ tipicamente animalista ritenere che un animale stia meglio morto che in un circo. E la scelta operata dallo zoo di Copenaghen, di uccidere un giovane maschio di giraffa piuttosto che cederlo ad una struttura alternativa o ad un circo, e’ stata sicuramente influenzata anche da quell’ideologia che ritengo nazista ed imposta con metodi nazisti, che vuole gli animali liberi, tutt’al piu’ morti, purche’ non a beneficio dell’Uomo. Gli animalisti hanno ben poco ora da lagnarsi: e’ la loro ideologia che porta a questi risultati.”
Lo ha sostenuto questa mattina Roberto Del Fiandra, Consigliere Nazionale FederFauna, durante un’intervista in cui ha spiegato: “Optando per la cessione ad un altro zoo, anche se non accreditato, o ad un circo, l’animale avrebbe continuato a campare e avrebbe comunque avuto una funzione per l’Uomo, se non poteva averla per la sua specie. Comprendo e condivido la scelta di escluderlo dalla riproduzione a fini di conservazione, perche’ l’allevamento deve operare quella selezione che allo stato brado opera la natura comprendo anche le finalita’ culturali dell’operazione, peraltro, leggo, appoggiata anche da Peter Sandoe, docente di Bioetica presso l’Università di Copenaghen, ma ritengo che i soldi ricavati dalla vendita di quel solo animale potevano essere impiegati per piu’ numerosi e consistenti progetti di conservazione o culturali. Anche nelle riserve africane si pratica la caccia di selezione proprio perche’ i molti soldi che si ricuperano dall’abbattimento di un solo animale servono per salvare molti animali.”
12/02/2014 19.53.25
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