Circo senza animali? E scoppia il caso
da leccenews24.it
Lecce. Una missiva è partita dall’attore David Edward’s all’indirizzo dell’assessore comunale Andrea Guido a difesa del circo e della sua attività millenaria.
Lettera aperta di David Edward’s, attore di cinema e teatro, oltre che autore di uno degli eventi circensi più spettacolari e di fascino, qual è Artist in the Dream – che vede la direzione artistica di Marina Orfei. Il destinatario è l’assessore comunale all’Ambiente di palazzo Carafa, Andrea Guido, che giorni fa comunicato l’accordo con Nando Orfei di eseguire gli spettacoli senza l’utilizzo di animali, a tutela – a detta dell’assessore – degli stessi animali protagonisti da sempre delle manifestazioni circensi (leggi). Le reazioni sono state molteplici dal mondo del Circo.
Oggi arriva la lettera di uno dei più famosi protagonisti del mondo dello spettacolo internazionale, David Edward’s. Di seguito la missiva per intero:
“Egregio Assessore, prima di tutto voglio ricordarLe, dato che in teoria ricopre una carica istituzionale, che quando rilascia una dichiarazione o intenda un’azione verso un determinato settore, in questo caso “circhi equestri”, non specificandone casi specifici o accaduti, ciò è palese nel racchiudere in essa tutti coloro che a questa categoria appartengono.
Quindi non si meravigli se leggendo “Succede spesso, in effetti, che gli animali, per la loro intera esistenza, siano obbligati in angusti spazi, trasportati all’interno di veri e propri container in condizioni non proprio adeguate, in molti casi con l’ausilio di mezzi coercitivi, e siano costretti ad seguire a comando, sotto il giogo della frusta, esercizi contrari alla loro natura”.- “se Lecce si propone come punto di riferimento culturale non solo nel panorama regionale, ma in quello nazionale ed europeo non può accogliere chi sfrutta queste povere bestie per diletto” automaticamente Vi sia una reazione ed una risposta immediata.
E’ ancora più palese, mi ripeto, la sua “ignoranza in materia”. E’ palese la sua incompetenza tecnica ed artistica del rapporto tra gli esseri animali di “razza bipede umana” e di “razza quadrupede felina, equina, cammelloide, etc.” e della loro condivisione di vita ed in scena. L’accusa nel dichiarare l’utilizzo di mezzi coercitivi, del trasporto inadeguato o nel costringere con l’utilizzo di una frusta ad esercizi contrari alla propria natura, oltre che pesante non corrispondente a verità evidenzia anche la Sua poca conoscenza della natura degli animali, delle loro specie e delle loro naturali abitudini e mezzi comunicativi..
Mi spiace anche contraddirLa nella dichiarazione da Lei fatta che il Circo Equestre è in declino, che gli incassi diminuiscono e che il pubblico si allontana poiché lo trova diseducativo. Tutt’altro! Il Circo è Cultura, Storia, Arte, Musica, Atletica, Spettacolo, Tradizione che aiuta a crescere i bambini e a far tornare tali gli adulti! Rimane l’evento della famiglia, di riunione con gli amici, di aggregazione e dove, fortunatamente, i bambini d’oggi incontrano e conoscono “amici a quattro zampe” di cui, grazie alle “play-station”, non sanno neanche più i nomi o i versi.
In una cosa sono concorde con Lei “gli animali dei Circhi non hanno nulla in comune con i loro simili che vivono nel loro habitat”, come noi non abbiamo più nulla in comune con i nostri simili che vivevano nelle grotte. Lei continua affermando inoltre che gli animali nel Circo sono “privati nel modo più violento delle loro esigenze biologiche ed etologiche, ridotti ad automi e ridicolizzati per il nostro divertimento, conoscono solo la tristezza e il terrore. Gli animali vengono mortificati in tutti modi per essere assoggettati alla volontà dell’uomo. Dietro gli esercizi dello spettacolo circense si nascondono mesi di privazioni, maltrattamenti e sofferenze” ed inizio a credere seriamente che Lei non ha neanche idea di ciò che dice e afferma, ma soprattutto non sa neanche di cosa sta parlando. Il sostegno delle Associazioni Animaliste è palese e scontato!
Ignorando le mie accuse, a seguito delle sue “calunnie”, “diffamazioni”, “falsità” e “menzogne” su una realtà, una categoria e su PROFESSIONISTI che non conosce da ambito a pensare che non Vi sia neanche interesse a certificare o dimostrare ciò che dichiara, a conoscere la realtà che menziona. Mi permetta allora di dirLe che se Lecce si propone come punto di riferimento culturale non solo nel panorama regionale, ma in quello nazionale ed europeo è DOVEROSO che prima si abbia la CULTURA e la CONOSCENZA di ciò che si vuole rappresentare o divulgare.
Fortunatamente, lo dico con affetto, i Leccesi hanno sempre dimostrato un rispetto ed un affetto nei confronti del Circo e, nel rispetto dei Leccesi stessi, che dovrebbe Lei rappresentare, La invito ad effettuare un referendum cittadino dando parola a chi realmente dovrebbe averla. Lei è ovviamente libero di proseguire nel suo iter, ci mancherebbe, ciò non impedirà mai che il Circo prosegua il suo”.
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Circo con o senza animali? “Lo decida un referendum civico”
da lecceprima.it
E’ ancora scontro tra il circo Marina Orfei e Andrea Guido, assessore alle politiche ambientali, che vuole bandire l’utilizzo di animali in cattività negli spettacoli. Indifferibile, poi, resta la questione del randagismo
LECCE – Un referendum per verificare se i leccesi gradiscono ancora il tradizionale spettacolo del circo, quello con gli animali. A chiederlo, provocatoriamente, è David Edward’s, attore e autore dello spettacolo – Artists in the dreams – che il circo di Marina Orfei porterà in scena da questa sera e fino al 3 di marzo nel piazzale dello stadio.
Nei giorni scorsi l’artista è stato protagonista di un’accesa polemica con l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, che si è fatto promotore di una crociata contro le manifestazioni che utilizzano animali in cattività. In tal senso, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione alla quale seguirà un regolamento e quindi la definitiva messa al bando dal territorio cittadino. Come già avviene altrove.
L’esponente della giunta è stato accusato da Edward’s di pressapochismo e anche di ignoranza su cosa sia il circo equestre, quale il trattamento ricevuto da tigri, dromedari, cavalli e quant’altro, quale il rapporto intimo ed affettuoso tra umani ed animali. Ma Guido, che ha sorvolato sui toni forti della controparte, intende tirar dritto e dunque, esaurite le autorizzazioni già concesse, i soli spettacoli consentiti saranno quelli con clown, equilibristi, trapezisti e mimi. Nel pomeriggio di oggi, alle 16.30, alcuni animalisti manifesteranno a poca distanza dal circo a sostegno della posizione dell’assessore.
Il rappresentante del governo cittadino fa leva su una diffusa mentalità animalista anche se – gli è stato rinfacciato e non senza ragioni – Lecce non si segnala certo come esempio da seguire, con riferimento alla gestione del randagismo: il canile rifugio “Lovely” – dopo essere stato oggetto di una lunga querelle tra la proprietà, i volontari e il Comune – è finito sotto sequestro e non può dunque aumentare la capienza. Di conseguenza il canile sanitario dove i cani dovrebbero essere solo curati, è diventato di fatto un ricovero creando una situazione di insostenibilità che impedisce anche le attività ambulatoriali.
Fino al trasferimento di ieri, quando a causa dell’ordine di demolizione di una tettoia fatiscente una trentina di cani sono stati accompagnati presso il rifugio costruito dall’associazione Nuova Lara, di Lecce, che gode dell’accreditamento regionale: soluzione, a titolo gratuito, maturata al termine di un tira e molla che in un primo momento stava portando dieci animali sulla a la via di Casarano, destinati ad una struttura privata, a pagamento.
La questione del randagismo è senza dubbio uno dei talloni di Achille della città che manca, innanzitutto, di un canile rifugio comunale: da anni, troppi, si parla di una struttura di accoglienza adeguata ma i lavori sono sempre rimasti sulla carta. Guido, che ha la responsabilità delle politiche ambientali da poco meno di un anno, si è impegnato ad accelerare l’iter autorizzativo e i lavori per il primo lotto non dovrebbero essere più una chimera. Intanto però resta l’emergenza di tutti i giorni, rispetto alla quale l’impegno dei volontari non può essere un alibi per le istituzioni, tanto più in presenza di una legge regionale giudicata all’altezza del problema.
Nove associazioni, in un documento indirizzato ai vertici dell’As, a tutti i Comuni, al presidente della Regione, al prefetto di Lecce e all’Anci, hanno costituito un coordinamento e prodotto un documento contenente gli obiettivi minimi di qualità, naturalmente nel rispetto dei vincoli di efficacia, efficienza ed economicità della pubblica amministrazione. Il perno logico di tutto il ragionamento è che lo scopo del contrasto al randagismo sia la diminuzione dei cani – da raggiungere con le adozioni e la sterilizzazione – e non l’abbattimento dei costi unitari di mantenimento, come invece si tende a fare.
Le associazioni propongono, in linea di massima, una rivoluzione culturale: la gestione del randagismo come risorsa per la comunità e la considerazione dei canili come infrastrutture sociali: esempi virtuosi non mancano, basta fare un salto a Felline per visitare il rifugio del Comune di Alliste. Il coordinamento presenta poi, nel dettaglio, una serie di criteri quantitativi e qualitativi cui attenersi nella predisposizione dei bandi pubblici: il prossimo, annunciato a giorni, sarà proprio quello del Comune di Lecce. Ci si augura che sia il primo passo nella direzione giusta.
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Scappatella notturna a Lecce per i cammelli del circo contestato
da bari.repubblica.it
I cammelli vanno a passeggio di notte e, di giorno, gli animalisti protestano davanti al circo Orfei. Accade a Lecce dove, dopo la bagarre scatenata dall’approvazione del regolamento comunale che ha vietato in città gli spettacoli dei circhi con animali, è scattata l’ora del sit-in, mentre in nottata una decina di cammelli sono scappati dalle gabbie – forse anche grazie all’aiuto di qualche ragazzino – e hanno fatto una camminata per strada nei pressi dello stadio. Nello stesso posto in cui, a distanza di qualche ora, è andata in scena la protesta: in prima fila l’assessore all’Ambiente del Comune, Andrea Guido, insieme ai rappresentanti di varie associazioni animaliste, convinti che i cittadini vadano sensibilizzati sulle tematiche dello sfruttamento degli animali per gli spettacoli. Dall’altra parte i proprietari del circo e gli addestratori, che con gli stessi animali ci passano ogni giorno della loro vita, che hanno accompagnato le forze dell’ordine in un tour tra le gabbie per verificare che le condizioni di vita degli esemplari portati in giro per l’Italia fossero adeguate e che non venisse effettuata nei loro confronti alcuna forma di violenza di CHIARA SPAGNOLO
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L’assessore e gli animalisti al circo Orfei: “Questo spettacolo non ci diverte”
da leccesette.it
Tante associazioni animaliste e l’assessore all’Ambiente Andrea Guido hanno dato vita, oggi pomeriggio a Lecce, ad una protesta nei confronti dei circhi che utilizzano animali per i loro spettacoli “Nessuna frusta, nessuna privazione, nessun dolore, nessun animale”. Nonostante il tempo inclemente di questo pomeriggio, il messaggio è arrivato.
Le associazioni animaliste Nuova Lara, Zampa Libera, L.A.V., Randagie e del C.A.S.S., il Coordinamento delle Associazioni Animaliste del Salento, con l’assessore all’Ambiente di Palazzo Carafa Andrea Guido, hanno dato vita ad una manifestazione per vietare l’attendamento nella città di Lecce ai circhi che utilizzano animali per i loro spettacoli.
“Questo spettacolo non ci diverte!” è stato il grido di protesta, che i manifestanti hanno portato davanti all’entrata del circo Marina Orfei, allestito nei pressi dello stadio.
Bisogna distinguere nettamente – ha dichiarato l’assessore Guido – tra le imprese circensi che si ostinano a sfruttare gli animali, spogliandoli della loro dignità e sottoponendoli ad una quotidiana tortura sia dal punto di vista fisico che psicologico, e chi si esprime solo con la propria arte e ne fa uno strumento per procurare gioia agli altri. A questi artisti – circensi, di strada, di fiera – va tutto il nostro sostegno e tutta la nostra ammirazione. Dura condanna, invece, merita chi lucra sulle sofferenze di altri esseri viventi e, ben consapevole di tenere una posizione indifendibile, va a caccia di legittimazione o di simpatia confondendosi nell’ambito più vasto della “gente dello spettacolo viaggiante”.
In Italia, secondo il rapporto Eurispes 2011, solo il 10,1 per cento degli intervistati giudica positivamente l’utilizzo di animali nei circhi.
22/02/2013 18.30.18
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