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Stampa:Parma,Tensione prima dello show

CIRCUS CONELLI 2016: Nuove foto dello spettacolo

C’é stata un po di “maretta” alcune sere fa a Parma, guardando i vari video che hanno  ripreso le scene é divertente notare come cambino le cose a seconda di dove si trova la telecamera. Pur avendo assistito in passato a decine e decine di queste manifestazioni “no-circo” non essendo presenti non possiamo dare un testimonianza diretta, a guardare i video (che comunque partono sempre da quando l’operatore decide debbano partire) i circensi, senz’altro esasperati, sono caduti nel tranello della provocazione e questo, non finiremo mai di dirlo, é un errore.
Riportiamo in questa pagina solo alcuni degli articoli apparsi, tutti con un tono dove la neutralità pende un pochino.
Non so se qualcuno che legge i giornali o segue la stampa via web ci ha fatto caso (e non solo per il circo), ma visti i
sondaggi sulle prossime elezioni, sembra quasi che tutti comincino a pararsi la schiena sorridendo a chi, secondo questi sondaggi, potrebbe andare al potere in aprile. Non c’é da stupirsi quindi se della conferenza stampa dei giorni scorsi se ne sia parlato poco o niente e se le tv abbiano destinato all’evento spazi piccoli e capovolti. Ok, la strada é ancor lunga, di sassi sul cammino ne troveremo ancora tanti, però ormai il viaggio é partito e si deve camminare verso la meta. (mt)


Parma, protesta animalista contro il circo. Tensione prima dello show

Gli attivisti tentano di dissuadere gli spettatori ad entrare, poi intervengono i circensi e cominciano a volare schiaffi, fino all’intervento di separazione della polizia. “Se c’è un’ordinanza del sindaco perché non vengono fermati? Il circo crea sofferenza per gli animali e in un anno riceve ben 42 milioni di euro di finanziamento pubblico”.

da ilfattoquotidiano.it

Dopo giorni di silenzio, gli animalisti ritornano a fare sentire la propria voce chiedendo lo sgombero del circo di Aldo Martini. Davanti ai tendoni di Ravadese, a Parma, dove nonostante l’ordinanza del sindaco Federico Pizzarotti gli spettacoli sono continuati regolarmente con tanto di alligatori sul palco, si è consumato lo scontro tra circensi e attivisti.

Attimi di tensione, insulti verbali sfociati in piccole colluttazioni si sono verificate quando i membri dell’associazione Animal Amnesty hanno cercato di dissuadere gli spettatori in arrivo dall’entrare al circo, sbarrando la strada alle auto e distribuendo volantini contro lo sfruttamento degli animali. A quel punto la rabbia dei circensi è scoppiata, alcuni dipendenti e lo stesso titolare hanno inveito contro i manifestanti e solo grazie all’intervento della polizia, che ha diviso le due fazioni, transennando la zona esterna del circo e il parcheggio, la situazione non è degenerata.

“Se c’è l’ordinanza del sindaco e non la rispettano, perché non li fanno sgomberare?” Gli animalisti, che fino a questo momento erano stati zitti per non creare motivi di tensione, visto che teoricamente il circo doveva essere bloccato dall’ordinanza di Pizzarotti, hanno deciso di intervenire a quasi una settimana dal debutto dello show. E questo perché, nonostante il provvedimento del sindaco, gli spettacoli al circo Martini sono continuati.

Il primo cittadino Cinque stelle aveva emesso l’ordinanza urgente dopo le pressioni ricevute da cittadini e associazioni animaliste, che dopo la morte della giraffa Aleksandre a Imola avevano chiesto all’amministrazione di fermare la tappa parmigiana del circo. Martini non l’aveva presa bene, visto che solo pochi giorni prima aveva ricevuto l’autorizzazione a montare i tendoni alle porte della città e aveva presentato ricorso al Tar, minacciando una denuncia in Procura contro la decisione di Pizzarotti.

Alla fine però lo spettacolo ha debuttato venerdì scorso. “Solo con animali domestici”, avevano precisato il titolare e i colleghi circensi, anche se tra un’esibizione e l’altra erano spuntati un alligatore, fenicotteri, serpenti. Senza contare che l’area espositiva dietro il tendone, con i cosiddetti “animali esotici” vietati dall’ordinanza, è rimasta aperta al pubblico a ogni spettacolo. Un’infrazione che è costata al circo una denuncia da parte della polizia municipale, che tutti i giorni vigila sulla regolarità degli spettacoli e sul rispetto dell’ordinanza.

A dare torto a Martini e al suo circo è stato poi anche il Tar, che ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dal titolare all’indomani del provvedimento di Pizzarotti. Nonostante questo però, lo spettacolo che conta 100 animali e un’ottantina di lavoratori va in scena ogni giorno nei tendoni colorati.

Così a muoversi sono state le associazioni animaliste di Bologna, che dopo Imola sono arrivate a Parma “per chiedere che il sindaco prenda provvedimenti per fare rispettare la sua ordinanza” e per sensibilizzare i cittadini su una questione spesso sottovalutata: “Ogni anno – spiega un’attivista – lo Stato dà un contributo di 42 milioni di euro per sovvenzionare i circhi, mentre taglia sulle pensioni e aumenta le tasse”. Una trentina di manifestanti si sono piazzati davanti all’area occupata dal circo Martini con striscioni e cartelli contro lo sfruttamento degli animali, al grido di “Martini, devi chiudere! Ormai ti sostengono solo Giovanardi e Sgarbi”.

Ormai mancano pochi giorni prima che il circo se ne vada da Parma, l’ultimo spettacolo è previsto per domenica. Ma gli strascichi per il sindaco Pizzarotti potrebbero andare ben oltre. Alla possibile guerra di carte bollate con Martini, si aggiunge infatti anche quella dichiarata proprio da Vittorio Sgarbi, che ha annunciato una querela contro il primo cittadino a Cinque stelle. Al centro dello scontro c’è sempre il circo. Ieri infatti il critico d’arte aveva lanciato accuse nei confronti di Pizzarotti e della sua ordinanza anti-circo, definendolo “un passante nominato da un partito inesistente” e “un sindaco che governa inconsapevolmente”.

Il primo cittadino di Parma aveva risposto per le rime via Twitter: “Certo che leggere insulti da un ex-sindaco di un comune che è stato sciolto per mafia è quantomeno esilarante”. Ma Sgarbi se l’è legata al dito, dando mandato al suo legale Giampaolo Cicconi di denunciare per diffamazione Pizzarotti: “Ignorando le vicende di Salemi – ha risposto Sgarbi – ha fatto delle inaccettabili insinuazioni. Io a Salemi ho fatto in soli tre anni quello che lui a Parma non riuscirebbe a fare nemmeno se restasse in carica vent’anni, ridando vita ad una città che la cospirazione di mafia ed antimafia ha oggi riportato allo stato di abbandono, amministrata da tre burocrati pagati dallo Stato”.

Pizzarotti: “Bloccare il circo non spetta a noi ma alla Questura

Il sindaco di Parma a Bologna per l’Assemblea dell’Anci risponde alle critiche degli animalisti: “Abbiamo rispettato le promesse della campagna elettorale, vietando l’accesso di animali esotici sul nostro territorio, di più non possiamo fare”

da ilfattoquotidiano.it

“L’ordine pubblico è regolato dalla prefettura e dalla questura, solo loro hanno il potere di fermare un evento come quella del circo”. Dopo la manifestazione degli animalisti, che ieri sera hanno chiesto lo sgombero del tendone di Aldo Martini, il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, difende l’operato del Comune. E spiega perché, nonostante l’ordinanza municipale, gli spettacoli con gli animali siano proseguiti regolarmente. “Noi, come Comune, siamo andati avanti dal punto di vista delle denunce – ha chiarito – perché l’ordinanza vieta di portare animali sul territorio di Parma. Ma non possiamo bloccare nessuno. Quello è un compito che spetta solo a prefettura e questura”.

Insomma, il Comune da questo punto di vista ha le mani legate. Può muoversi, aggiunge il sindaco, “solo nei confini della legge”. Ma il punto centrale, secondo Pizzarotti, è un altro: “Importante è far passare il messaggio che gli animali non devono essere estraniati dal loro habitat naturale. Vale per i circhi come per gli zoo”. Il Comune, conclude, sta facendo “esattamente quello che avevamo promesso in campagna elettorale”.  

Circo a Ravadese, protesta animalista: tensione e scontri con i circensi
 
Ravadese, protesta animalista: davanti al circo insulti e spintoni Alle 20 era prevista la protesta degli attivisti di Animals Amnesty: una trentina di persone fronteggiate da una trentina di poliziotti in assetto antisommossa. Aldo Martini e altri circensi di avvicinano: insulti reciproci e la tensione sale a mille

da parmatoday.it (18-10-12)

Circo Aldo Martini a Parma. Dopo le polemiche, l’ordinanza, i ricorsi al Tar e le denunce dei Vigili Urbani stasera è scoppiata la protesta degli attivisti di Animal Amnesty. Alle ore 20 parte la prima contestazione, autorizzata, al circo con animali. Una trentina di persone con di fronte una trentina di poliziotti in assetto antisommossa. Hanno cartelli contro il circo con animali, un grosso striscione con scritto “Azione diretta”, volantini e un megafono.
Arrivano le prime auto e gli attivisti decidono di spostarsi più a ridosso dell’ingresso che separa l’area destinata alla protesta da quella delimitata dalla polizia con i circensi e l’area parcheggio per gli spettatori. E scoppia il caos: Aldo Martini si sposta verso i manifestanti. Partono insulti reciproci, spinte e qualcosa di più. L’intervento della Dgos riesce a calmare gli animi e a riportare la situazione alla tranquillità. Dopo i prime tensioni i manifestanti vengono recintati con alcune transenne.
A questo punto inizia la protesta, la distribuzione di volantini alle auto che entrano nel parcheggio per assistere al circo. Da entrambe le parti la tensione è palpabile, dopo qualche minuto di tranquillità altre persone si spostano verso i manifestanti: “State impedendo alle auto di entrare, spostatevi” e le due parti ritornano a contatto. La polizia si sposta e riesce a riportare un’appartente tranquillità.
LA PAROLE DI ALDO MARTINI- “La fuga dell’alligatore faceva parte dello spettacolo” esordisce così Aldo Martini, proprietario del circo al centro delle polemiche delle ultime settimane. “E’ una vergogna che autorizzino queste manifestazioni violente che rovinano il nostro lavoro, pulito ed onesto. L’Asl veterinaria e il Cities hanno stabilito che i nostri animali stanno bene ed è tutto in regola. I manifestanti sono figli di papà che non hanno nulla da fare. E ‘violentano’ i nostri spettacoli culturali. Il Comune ci ha scelto il 15 gennaio quindi non mi aspettavo l’ordinanza del sindaco Pizzarotti che ha preferito scegliere gli animalisti. Noi portiamo il sorriso: mai in tutta Italia è successa una cosa del genere. A Imola gli animalisti mi hanno fatto scappare la giraffa non penso volessero la morte dell’animale, però è successo. Quì a Parma avevamo tante prenotazioni, alcune sono state rinviate. Oggi però allo spettacolo delle 17 c’erano 700 persone”.

 

20/10/2012 11.00.09

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