Questa notizia di oggi, letta in questo momento potrebbe essere utile per alcune riflessioni, non commento quanto riportato nell’articolo, e immagino se questa vicenda avrà un seguito mediatico.
Ma la notizia mi da modo di riportare alcuni articoli di stampa trovati nell’ultimo anno, inerenti elefanti morti.
Chi vuol capire capisca, gli altri continuino pure sulla loro strada. (mt)
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Roma, e’ morta Nelly l’elefantessa del Bioparco
da liberoquotidiano.it
(Adnkronos) – Nelly era arrivata nel lontano 1972 al Giardino Zoologico della Capitale dalla regione dell’Assam, in India, ancora molto giovane, insieme alla coetanea Sofia, con la quale ha trascorso tutta la vita, condividendo lo stesso recinto.
Le femmine di elefante sono animali particolarmente sociali, a differenza dei maschi che sono solitari, e vivono un una societa’ matriarcale, stabilendo tra di loro un legame molto forte. Per questo il Bioparco si sta attivando per trovare al piu’ presto un’altra femminea, con l’ausilio del coordinatore Eep (Programma europeo per le specie minacciate) dell’Eaza (Associazione Europea di Zoo e Acquari).
“La grave perdita che oggi ha colpito il Bioparco deve spingere i cittadini romani a stringersi intorno a questa Fondazione – sottolinea il presidente del Bioparco di Roma, Paolo Giuntarelli – che da piu’ di cento anni lotta tra le difficolta’ per garantire il benessere degli animali e per divulgare una corretta formazione ambientale. Questa dolorosa scomparsa deve servire a far nascere un profondo dibattito cittadino sul ruolo e la funzione che nel futuro la Fondazione deve continuare ad avere come struttura zoologica di eccellenza nel panorama culturale e scientifico della citta’ di Roma”.
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L’anno orribile degli elefanti africani
Aumentato a dismisura il traffico dell’avorio illegale verso la Cina dove le zanne sono uno status symbol
da corriere.it del 30-12-11
L’espansione cinese in Africa con attività non sempre limpide, rischia di risucchiare non solo l’economia: già, perché la tigre dell’Est – oltre ad acquisire interessi e leadership sul mercato – potrebbe nuocere all’ecosistema. I primi a farne le spese sarebbero gli elefanti: secondo Traffic, rete che controlla la tratta illegale di animali selvatici, il 2011 per i pachidermi è stato l’annus horribilis: il peggiore da quando, nel 1989, fu vietata la caccia al mammifero.
SEQUESTRI – I sequestri, negli ultimi dodici mesi, si sono moltiplicati e gli esemplari abbattuti dai bracconieri sono circa 3.000. Le autorità malesi, di recente, hanno requisito zanne di elefante dirette in Cambogia, per un valore di oltre un milione di dollari. La merce illegale era stipata in contenitori di finto artigianato keniota. La domanda cinese è in crescita perché gli accessori in avorio sono considerati uno status symbol tra i nuovi ricchi. E non accenna a diminuire la richiesta di corna di rinoceronte, considerate terapeutiche malgrado la medicina ufficiale ne abbia ribadito la totale inefficacia. Traffic denuncia l’ombra della mafia cinese nel commercio di elefanti: fenomeno parallelo ai maxi investimenti asiatici nel continente africano. Tom Milliken, esperto dell’organizzazione con sede nello Zimbabwe, osserva: «L’impennata nella caccia e nel traffico illegale delle specie protette è dovuta all’infiltrazione della criminalità cinese, che ha stretti legami con le società africane».
ESITO – L’esito – come conferma Jason Bell, direttore del programma per la difesa dei pachidermi in una fondazione animalista di Yarmour Port, nel Massachusetts – potrebbe essere disastroso: «I dati sull’Africa Centrale sono allarmanti. Se si continua di questo passo, in alcuni Stati come il Chad gli elefanti potrebbero scomparire». Il pericolo di estinzione è alto anche in Congo, nel nord del Kenya, nella Tanzania meridionale e nel Mozambico settentrionale. Complice la corruzione diffusa, che lascia impuniti i cacciatori di frodo: «L’avranno vinta – teme Milliken – dato che alle requisizioni non seguono mai gli arresti». Motivo per cui gli scambi illeciti sono in aumento: i maxi sequestri, quest’anno, sono saliti a 13 contro i 6 del 2010, per un peso complessivo di circa una tonnellata. Solo nella riserva di Selous Game, in Tanzania, sono stati abbattuti 50 elefanti. Le spedizioni clandestine transitano, per lo più, via mare: le casse viaggiano con documenti falsi e la connivenza di ufficiali corrotti. Non solo: una quota significativa della merce sequestrata proviene da riserve governative, nelle quali confluiscono le zanne confiscate e quelle degli animali morti.
RINOCERONTI – La situazione è critica anche per i rinoceronti: in Sudafrica ne sono stati eliminati 443, un centinaio in più rispetto all’anno scorso, nonostante il governo abbia schierato l’esercito al Kruger National Park per fermare la mattanza. La riserva naturale ospita più di 10.000 esemplari bianchi e 500 neri, mentre in tutto il Sudafrica si concentra il 90% della specie sopravvissuta nel continente. Stessa sorte per gli elefanti, che dagli anni Ottanta sarebbero più che dimezzati: i superstiti sono 600mila, a fronte di una popolazione stimata tra i 5 e i 10 milioni, prima del colonialismo. Il fenomeno era quasi scomparso con il divieto dell’89, salvo riesplodere con l’escalation cinese. Un recente rapporto dell’Amboseli National Park, in Kenya, evidenzia come, negli ultimi trent’anni, non sia siano registrati episodi di caccia nell’area protetta. L’idillio si è spezzato due anni fa, con la costruzione di un’autostrada a due chilometri dal parco. L’impresa vincitrice dell’appalto, guarda caso, è cinese. E il numero di elefanti scomparsi, da allora, è già salito a quattro.
Maria Egizia Fiaschetti
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Ambiente: Ifaw, allarmante maxisequestro avorio Sri Lanka
E’ carico piu’ importante mai confiscato nel Paese
ansa.it
(ANSA) – BRUXELLES, 4 GIU – Il contrabbando d’avorio sta aprendo nuove rotte commerciali e il 2012 si conferma come un anno drammatico per gli elefanti. A lanciare l’allarme è l’International Fund for Animal Welfare (Ifaw), che ha registrato un recente maxi-sequestro a Colombo, in Sri Lanka, di 1,5 tonnellate di zanne di elefante.
“Questo è un commercio avido – afferma Jason Bell, direttore del programma elefanti dell’Ifaw – che sa come far arrivare il suo bottino ai mercati che lo richiedono”. La capacità di riuscire a sviluppare reti complesse per le consegne della merce “lascia senza fiato” aggiunge Bell. Le autorità dello Sri Lanka hanno sequestrato circa 350 zanne di elefanti, che erano descritte come rifiuti plastici nascosti fra tronchi di legno imballati nei container per il trasporto. Si tratta del carico di avorio più importante mai confiscato nel paese, ed è arrivato dal Kenya diretto verso Dubai, negli Emirati Arabi. Finora i contrabbandieri hanno ucciso 650 elefanti nel Nord del Camerun, vicino al confine con il Ciad.
“L’avorio – spiega Bell – viene contrabbandato sui mercati di Europa e Asia, più spesso in Cina. I porti dell’Africa orientale sono i punti preferiti di partenza e l’avorio spesso transita attraveso la rotta del Sudest asiatico verso la sua destinazione”. “L’entità di questo carico e la scelta dello Sri Lanka, apparentemente una nuova rotta, genera preoccupazione” ha detto il responsabile dell’Ifaw.
“Per ora il contrabbando d’avorio rimane un’attività a basso rischio – afferma Bell – con un elevato profitto per le reti criminali internazionali. Ogni pezzo d’avorio arriva da un elefante morto, e finché le autorità sono equipaggiate e formate per reagire duramente al traffico illegale di avorio, la carneficina contro gli elefanti continuerà”.
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In via di estinzione in Indonesia una rara specie di elefanti
italian.ruvr.ru
In Indonesia sono stati trovati quattro cadaveri di elefanti di Sumatra che, secondo gli ispettori forestali, sono stati avvelenati. Gli ecologi locali ritengono che gli elefanti diventino vittime della lotta dei contadini per i nuovi territori da coltivare.
Gli elefanti dall’isola di Sumatra sono considerati una specie “a serio rischio di estinzione”. A partire dal 1985, quando si contavano attorno a 5 mila elefanti di Sumatra, la popolazione di questi animali si è quasi dimezzata.
L’elefante di Sumatra è il più piccolo degli elefanti, è alto non più di 2,6 m, e costituisce una delle cinque sottospecie dell’elefante asiatico
19/10/2012 17.51.14
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