ROMA – La crisi si sta abbattendo anche su acrobati e clown. Il fascino intramontabile del circo sta tramontando? Gli operatori del settore giurano di no, e questa mattina sono scesi in piazza Montecitorio a rivendicare la tutela della professione, e dire la loro anche su quello che viene considerato un altro ‘circo’: quello della politica. “Il ministro Passera?- spiegano Livio e Flavio Togni- visto come sta operando sarebbe perfetto per impersonare ‘l’uomo invisibile’ nel nostro tendone. Monti? Lo vedremmo bene nei panni del rinoceronte, nel senso buono pero’, nel senso che tira dritto per la sua strada senza ascoltare nessuno”.
Se per Monti l’accezione e’ positiva, non si puo’ dire lo stesso per Fornero: “Una tigre feroce, sarebbe l’incubo di ogni domatore”. Qualche dubbio si palesa sulla Severino: “E chi e’? Non la conosciamo… Ah quella che dovrebbe fare la legge contro la corruzione, beh lei sarebbe adatta alla gestione delle gabbie visto il lavoro che c’e’ da fare con i corrotti li’ dentro”.
Per Liana Orfei la differenza principale tra il mondo della politica e quello del circo e’ che nel secondo “non c’e’ nepotismo”. Scusi ma lei non viene da una famiglia che e’ circense da generazioni? “Beh ma che c’entra? Intendo dire che nel nostro mondo vige la legge della meritocrazia: se un numero non lo sa fare mica puo’ lavorare nel circo”. Poi sui politici conclude: “premesso che sono apolitica e che quindi non li conosco, li vedrei bene come trapezisti, viste le piroette, ma senza la rete di protezione, quella no, non se la meritano”.
Da «Agenzia Dire» – «www.dire.it»
17/10/2012 18.54.53
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