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Stampa: Il Circo Martini va avanti e rilancia. Denunceremo il Comune

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“Denunceremo il Comune di Parma”. Il Circo Martini va avanti e rilancia  

La carovana di camper e tendoni è arrivata a Ravadese, dove venerdì darà inizio ai suoi spettacoli con gli animali. Disobbedendo all’ordinanza del sindaco Pizzarotti. “Abbiamo tutte le carte in regola, scoorretta la decisione del Comune, a Imola la giraffa non l’abbiamo ammazzata noi”

Dice Aldo Martini, titolare del circo “della giraffa morta”, che farà causa all’Amministrazione Pizzarotti. “Presenteremo una denuncia alla Procura della Repubblica, per danno economico e di immagine”. Non gli basta il ricorso al Tar, con il quale ha chiesto nelle ultime ore una sospensiva urgente dell’ordinanza del sindaco. Il provvedimento di Pizzarotti, emesso lunedì pomeriggio (LEGGI), vieta l’utilizzo e l’esposizione di animali per “attività di spettacolo e intrattenimento pubblico”. Cioè dimezza il programma dello spettacolo Martini.

E infatti Martini reagisce, prende di petto la faccenda: “Venerdì 12 ottobre, come previsto, inizieremo i nostri spettacoli. Con l’esposizione e l’utilizzo degli animali, certo”. Il circo disobbedisce e va avanti. “Siamo assolutamente in regola, rispettiamo tutte le leggi italiane sull’utilizzo degli animali, ma scherziamo?”. Martini sostiene d’aver saputo dell’ordinanza soltanto martedì mattina, quando la carovana di tir e camper e container era già arrivata a Parma: a Ravadese, nel prato utilizzato per la festa del Pd. “Il sindaco di Parma non è stato corretto, rischiamo un danno di immagine e gravi ripercussioni economiche”. Anche se Martini rende noto d’aver venduto già 2mila biglietti. “Sì ma ogni giorno l’intera carovana mi costa 10mila euro, ho 80 dipendenti da tutelare”.

I tendoni e la logistica di Martini sono nuovissimi. Appena acquistati. “Ho fatto un investimanto di 500mila euro, siamo al nostro primo tour in Italia, la fuga di un animale purtroppo è una cosa che può capitare, anche se è un evento raro. E in ogni caso da noi gli animali sono trattati con il massimo rispetto, fanno solo una parata in pista, per il resto gli spettatori li ammirano all’interno della nostra area zoo”.

Il Cirque d’Europe Martini è associata alla famiglia Orfei. Sul telefono di Aldo il titolare arriva una chiamata di Paolo Orfei, fratello maggiore di Moira. Paolo si informa, chiede cosa stia succedendo a Parma: “Eh guarda – risponde Martini – mi stanno facendo arrabbiare questi qui del 5 Stelle, me ne stanno combinando di tutti i colori, ma noi andiamo avanti, faremo denuncia alla Procura della Repubblica”. Un provvedimento che Martini prenderà, annuncia, anche nei riguardi dell’Amministrazione comunale di Imola: “Ci sono i testimoni, avevo chiesto di non sedare la giraffa, che così sarebbe morta. L’animale non l’abbiamo ammazzato noi, sia chiaro”.

E’ successo nella prima tappa, sciaguratissima, del Cirque. A Imola lo scorso 21 settembre una giraffa fuggì dal recinto, finì in città, venne sedata poi morì. “Ma io avevo avvisato le forze dell’ordine, avevo dissentito dall’uso dei nercotici, porteremo in tribunale il Comune di Imola”.

Decine di lettere sono arrivate in Comune a Parma per chiedere un provvedimento del sindaco. Un anno fa, con un circo diverso, Martini ricorda un’accoglienza trionfale a Parma: “Allora c’era il commissario, che ci donò anche una targa come riconoscimento. Ribadisco, gli spettacoli circensi sono spettacoli culturali, hanno tutte le carte in regola, ovunque registriamo il tutto esaurito. Se il sindaco di Parma vuol tenersi i leoni e le tigri nel giardino di casa – ruggisce Martini – prego, si accomodi”. Per ora, l’Amministrazione che voleva evitare richieste di danni e penali potrebbe ritrovarsi in casa quantomeno una denuncia. (m.s.)

Ra Repubblica.it (Parma)

11/10/2012 6.53.20

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