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Stampa: Parma. Circo, ”la Meo non sa di cosa parla”

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Circo, “la Meo non sa di cosa parla”
 
Il presidente dell’Ente Nazionale Circhi Buccioni: “La legge va rispettata sempre e comunque”.
 

La consigliera regionale dei Verdi, Gabriella Meo, a proposito di circhi non sa di cosa parla e diffonde informazioni destituite di ogni fondamento.
Il sindaco di Imola ha emesso una ordinanza contingibile e urgente (che pure è al vaglio del nostro ufficio legale anche a rivalsa di danni eventualmente subiti) ai sensi dell’art. 54 del Testo Unico, dettata da un fatto eccezionale: la fuga e la morte della giraffa. A Parma non è ovviamente accaduto nulla di tutto questo e dunque il sindaco non può assumere una ordinanza di tale natura.
In condizioni “normali”, come sono quelle in cui agirà il circo a Parma, l’amministrazione comunale è dunque tenuta al rispetto della normativa vigente, la legge n. 337 del 1968, che all’art. 1 afferma che “Lo Stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri, pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore” e all’art. 9 stabilisce l’obbligo per le Amministrazioni comunali di mettere a disposizione aree pubbliche per l’installazione dei circhi. Ciò potrà non piacere alla Signora Meo, di fede animalista, ma la legge va rispettata sempre e comunque.
A tutela dei circhi con animali, nei confronti di amministratori che hanno ritenuto di infrangere la legge, assumendosene le responsabilità, ci sono decine di sentenze di diversi TAR. La più recente è stata emessa dal TAR Emilia Romagna il 4 luglio scorso, ha annullato l’ordinanza sindacale del Comune di Ferrara che aveva introdotto il divieto ai circhi con animali, e così recita: “Secondo un indirizzo giurisprudenziale che il Collegio pienamente condivide, nell’attuale vigente ordinamento giuridico, “se è pacifico il potere dell’ente locale di disciplinare e vigilare nell’esercizio dei suoi poteri di polizia veterinaria sulle condizioni di igiene e sicurezza pubblica in cui si svolge l’attività circense e su eventuali maltrattamenti degli animali, sanzionati anche penalmente dall’art. 727 c.p., non esiste, in contrasto, una norma legislativa che attribuisca allo stesso il potere di fissare in via preventiva e generalizzata il divieto assoluto di uso degli animali in spettacoli, ed anzi un simile intervento si pone in palese contrasto con la legge n. 337 del 1968, che tutela il circo nella sua dimensione tradizionale, implicante anche l’uso degli animali (v. T.A.R. Abruzzo –PE- Sez. I, 24/4/2009, n. 321 Toscana, Sez. I, 26/5/2008 n. 1531)”.”
Infine, soprattutto un consigliere regionale dovrebbe informarsi prima di parlare, eviterebbe così figuracce o, peggio, di passare per bugiardo. I circhi (dati consultabili sul sito del ministero per i Beni e le attività culturali) hanno percepito nel 2010 circa 2 milioni di euro. La cifra citata dalla Signora Meo comprende scuole di circo, festival, editoria, eventi promossi anche da Comuni, ecc.

Antonio Buccioni
presidente Ente Nazionale Circhi

Da parmadaily.it

04/10/2012 14.17.19

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