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Stampa:«La guerra dei tavolini La pancia non c’è più»

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«La guerra dei tavolini La pancia non c’è più»

da medeossi-udine.blogautore.repubblica.it

L’udinese di San Giacomo che inventò il circo

Siamo in agosto e dunque è giusto e necessario raccontarvi una storiella agostana, e molto udinese, anche se pochi la conoscono.
Il 5 agosto del 1737 nacque a Udine, rampollo di una famiglia nobile, Antonio Franconi, pioniere del circo (di cui anzi, come
spiegava Giancarlo Pretini, fu uno degli inventori) e personaggio quasi romanzesco. Giovanissimo dovette fuggire dalla nostra città in seguito all’uccisione in duello di un rivale per amore. Arrivò in Francia nel 1756 con la moglie Elisabetta Mazzuccati ed esercitò per qualche anno svariati mestieri, in particolare il funambolismo. Si dedicò poi agli spettacoli di piazza e divenne un buon addestratore di piccioni. E alla fine si trasformò in imprenditore tentando di diffondere le corse dei tori, ma su questo fronte fallì. Ottenne comunque il permesso di installarsi in una sala coperta dove realizzò una pista di tredici metri presentando spettacoli composti da pantomime equestri, acrobati, saltatori eccetera. Nel 1783 Philip Astley, l’inglese ufficialmente ritenuto il creatore del circo moderno, conobbe Franconi attraverso il figlio e si mise in società con lui, che era famoso per i virtuosismi a cavallo. Fu l’inizio di una storia straordinaria che nel 2011 è stata raccontata nel film “La meravigliosa avventura di Antonio Franconi”, realizzato da Luca Verdone e con Massimo Ranieri nei panni del protagonista. Questo Verdone è il fratello del celebre Carlo e figlio di Mario Verdone, grande storico del cinema e amico di Giancarlo Pretini, il veneto che viveva in Friuli al quale spetta il merito di aver riscoperto infinite vicende e tanti personaggi riguardanti il circo e gli spettacoli di strada. Vicende narrate in una memorabile enciclopedia.
Parliamo di Franconi per un motivo. Seduti ai tavolini del bar Ottelio (quelli che la soprintendente Picchione vorrebbe
ridurre perché soffocano, a suo avviso, il pozzo noto come “la lanterna di Diogene”: altra storia che racconteremo prossimamente) è possibile leggere una lapide sul fianco della chiesa di San Giacomo. Scritta in caratteri d’oro omaggia Franconi che, nato il 5 agosto, venne lì battezzato il 20 agosto 1737. Quella targa fu posta grazie a Pretini, sempre stupito del fatto che Udine avesse dimenticato uno dei suoi grandi personaggi, uno che poteva contendere a Barnum o a Buffalo Bill il merito di aver fatto divertire per secoli bambini e adulti di tutto il mondo con la magia del circo. Parola questa (circo) che venne adottata da Franconi per la prima volta nel 1807, quando un decreto napoleonico vietò di usare il termine teatro per gli spettacoli equestri. Come vedete, in tante cose piccole e grandi, compresa questa, c’è stato lo zampino bonapartista.

08/08/2012 10.02.20

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