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STAMPA: NOTIZIE E SKERZI DA PRETE

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STAMPA: NOTIZIE E SKERZI DA PRETE

Piccola rassegna si alcuni articoli apparsi nel fine settimana, il tema in qualche modo é sempre quello: Animali. Se gli animali fan audience, perché esser da meno?

La prima notizia arriva dalla Colombia dove un ministro propone di vietare situazioni, tra cui anche quella circense, ai minorenni …”convinto che si debba proteggere i più piccoli da ogni tipo di violenza morale”.
La notizia arriva dal sito nella neo associazione di un ex ministro. L’articolo poi continua riportando le dichiarazione di
una signora spagnola che in patria si dedica a cause animaliste, “..secondo uno studio americano il 46 per cento dei serial killer ha cominciato la propria carriera facendo del male proprio a un cane, a un gatto, a un criceto”. Discorsi che ricordano quelli di un gruppo di psicologi italiani che parlarono della diseducazione del circo con animali per i bambini che li porterebbe alla violenza da adulti…

E’ divertente constatare che se dall’America arrivano statistiche a favore del Circo Ringling queste sono false, se in vece si parla di serial killer, diventano realtà.

 Mi scuserete se alla soglia dei 60 anni, dopo essere cresciuto con i circhi degli anni 60 (e le “attenzioni” che c’erano a quei tempi per gli animali) non sono ancora diventato un serial killer, se un giorno lo diventerò non sarà certo perché mio padre mi portava al circo da bambino.  Posso assicurare inoltre che, escluso un gatto sbranato da un cane randagio, un gatto ucciso da un’auto ed un cane ucciso da un vicino invidioso, gli altri 7 gatti e 4 cani della mia vita, sono morti tutti per cause naturali.

Altre due notizie arrivano dall’amata Spagna, la prima ci dice nella nascita di una giraffa a Madrid, ma come? Una giraffa? Animale così delicato ma capace di riprodursi in cattività (dove la vita media é più lunga di almeno 10 anni per questo tipo di animale)? .. Si, mi dispiace per chi dovrebbe aver piacere del parto ed invece se ne dispiace. 

 L’altra notizia riguarda un Re, é andato a fare una battuta di caccia all’elefante (si ho scritto bene: battuta di caccia all’elefante) é caduto ed é stato operato all’anca. Nell’articolo di parla di un costo che varia dai 10 ai 30 mila euro per una battuta di caccia all’elefante allora penso subito ad un nuovo mittente a cui inviare un messaggio da parte di Don Mazzi, ma mentre lo faccio penso anche che preferirei un elefante in più al circo piuttosto che uno in meno perché abbattuto.

Ultima notizia la sfuriata che Don Mazzi ha avuto con chi dovrebbe prestare più attenzione agli umani invece di spendere soldi per cani e gatti. Se parliamo di spese per cure divento “brambillo”, ma se parliamo di tutta quell’industria dell’effimero che é nata intorno a cani e gatti, allora ci penso. Già fatico a capire perché un elefante con finimenti diventa ridicolo nel circo ed invece cani e gatti dei concorsi di bellezza non sono considerati più ridicoli del Pluto di Disneyana memoria. Quei cani addestrati “in dolcezza” che si esibiscono con il loro padrone han scelto loro di farlo mentre quelli del circo ne sono costretti?

Si, qualunquismo da fine settimana e skerzo da prete con la K. Ci sarebbe un altro skerzo ma per ora mi limito a riportare solo l’articolo che menziona marginalmente il protagonista, sto abusando dello spazio e della fiducia del mio Direttore.

Buona domenica, ed Auguri  per gli artisti ed operai dei paesi Russi che festeggeranno la Pasqua Ortodossa.

(mt)

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COLOMBIA, “VIETARE CORRIDE E CIRCHI AI MINORI DI DICIOTTO ANNI”

da nelcuore.org

La proposta di un senatore liberale al vaglio del Parlamento

Corride, combattimenti tra galli, giochi circensi e altri spettacoli pubblici dove si maltrattano, soltanto per il gusto di deliziare il pubblico, tori, galli, scimmie, orsi e altri animali, saranno, a breve, vietati ai minori di diciotto anni in Colombia, se il Parlamento approverà la proposta di legge del senatore liberale Cámilo Sanchez, convinto che si debba proteggere i più piccoli da ogni tipo di violenza morale. Se il provvedimento non dovesse essere approvato, continua deciso il senatore colombiano, si trasformerà in un referendum popolare che sensibilizzerà, convincendola, l’opinione pubblica.   Insomma lotta alle cattive abitudini che, apprese in giovane età, generano imitazione e, di conseguenza, cattivi comportamenti. Non è ancora un divieto, ma almeno un primo passo nella direzione giusta.

Il progetto di legge ha cominciato a prendere forma e forza nel febbraio scorso quando, a Bogotà, si è riunito il IV Forum contro il maltrattamento degli animali. Tra i presenti anche Nuria Querol, animalista spagnola, che dirige nel suo Paese l’Osservatorio contro la violenza verso gli animali. Non solo è sbagliato, sbagliatissimo – sottolinea la Querol – trasmettere ai giovani e ai giovanissimi l’idea che gli animali possano essere maltrattati, impunemente, per puro divertimento ma, ricorda, secondo uno studio americano il 46 per cento dei serial killer ha cominciato la propria carriera facendo del male proprio a un cane, a un gatto, a un criceto. La Querol, che da anni si batte per le cause animaliste, cita volentieri le parole di un premio Nobel, Isaac Bashevis Singer: “Per gli animali, tutti gli uomini sono nazisti e tutta la vita un’eterna Treblinka”.
L’ultima parola a Sanchez. “Usiamo la logica: se oggi – sottolinea il senatore – proibiamo a un minore l’entrata in un cinema dove si proietta un film violento o scabroso, tanto più occorrerà farlo in luoghi dove una creatura indifesa viene torturata e sfruttata da vivo e in diretta”.

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La cucciola di giraffa appena nata a Madrid

da giornalettismo.com

Nuovo arrivo allo zoo di Zoo Aquarium Madrid. Tatu, un esemplare femmina di giraffa Rothschildi, ha dato alla luce un bebè.

Si è trattato di un parto naturale, il primo da 36 anni a questa parte per questa specie nella struttura spagnola. La giraffa Rothschildi è a rischio estinzione, si calcola che nel mondo restino ormai solo 600 esemplari. A tre giorni di vita la piccola non ha ancora un nome, tradizione vuole che siano i bambini a darglielo attraverso un concorso.

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Spagna, Juan Carlos va a caccia di elefanti. Cade e si frattura un’anca

da blitzquotidiano.it

ROMA, 14 APR – Un re, un elefante e una brutta caduta. Tanta paura a Madrid per Juan Carlos di Borbone, operato d’urgenza all’anca dopo essersi fratturato un’anca durante un safari di caccia ad elefanti nel corso di una visita privata in Botswana, nell’Africa australe. E sul web scoppia la polemica tra gli animalisti, da sempre contrari ai massacri dei pachidermi, e ai costosi safari nel terzo mondo in tempi di crisi economica.
La notizia e’ riportata in prima pagina sui maggiori quotidiani spagnoli, da El Pais a El Mundo, secondo i quali Juan Carlos, 73 anni, si era recato nei giorni scorsi nel Paese africano per una battuta di caccia all’elefante, quando ieri ”in seguito a una caduta accidentale si e’ fratturato l’anca destra in tre parti”. Con un ”volo d’urgenza il sovrano e’ stata rimpatriato in Spagna dove e’ stato operato nella notte da Angel Vilamor”, lo stesso chirurgo che in passato lo aveva operato al ginocchio e al piede. Il re – scrive El Pais – ”rimarra’ ricoverato all’Usp Hospital San Jose’ della capitale per una decina di giorni e il periodo di convalescenza sara’ complessivamente di circa due mesi”.

Per il sovrano si tratta della quarta operazione negli ultimi due anni, dopo essere stato operato di un tumore benigno al polmone nel maggio del 2010. Un mese dopo gli e’ stato applicato un ginocchio artificiale e in settembre gli e’ stata curata una lesione al tendine d’Achille.   A novembre dello scorso anno, infine, nel corso di una cerimonia ufficiale Juan Carlos si era presentato con degli occhiali da sole per nascondere una contusione all’occhio, dopo avere sbattuto – secondo un portavoce del palazzo – a una porta.

Con un lungo articolo di spalla, El Mundo riporta inoltre che ”cacciare un elefante in Botswana costa da un minimo di 10 mila euro a un massimo di 30 mila. Tutto dipende da quante persone prendono parte al safari di caccia e quanti animali vengono abbattuti”. Il Botswana – continua il quotidiano – e’ uno dei pochissimi Paesi africani che ancora permette la caccia al piu’ grande mammifero erbivoro del pianeta.

Immediate le reazioni piuttosto ”sconcertate” di molti spagnoli, tra animalisti e non, pubblicate su Twitter dal quotidiano. ”Sono monarchico – scrive un internauta – ma francamente mi chiedo che piacere ci sia nell’uccidere un animale in via di estinzione”. Un’altra persone, che fa riferimento agli alti costi di un safari di caccia in Africa, si chiede: ”Quante famiglie si sfamerebbero con 30 mila euro? Poi ci lamentiamo che i giovani vanno contro il sistema!”. Piu’ dura invece la reazione di un altro commentatore: ”Invece che sparare a quel povero pachiderma si poteva sparare al piede!”.

Juan Carlos e’ salito al trono nel 1975, due giorni dopo la morte del generale Francisco Franco. E’ considerato come una delle figure piu’ rispettate del regno per avere permesso una transizione democratica del Paese dopo gli anni della dittatura.

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Don Mazzi: «Non fate donazioni per animali» Associazioni in rivolta

Associazioni animaliste contro don Mazzi. Sulla rete dilaga la protesta. Al prete che, in un intervista, lancia un appello agli italiani, perché donino «a chi salva vite umane, invece di spendere per cani e gatti», rispondono centinaia di internauti. I social network scatenano la loro potenza di fuoco. Associazioni piccole e grandi, che vivono di piccole raccolte di fondi e del lavoro di tanti volontari, invitano il fondatore di Exodus a fare un passo indietro.

(articolo completo su archiviostorico.corriere.it)

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Il mondo del circo in udienza dal Papa

da giornaledellospettacolo.it

ROMA – 13 APRILE 2012 – “Siamo particolarmente soddisfatti e grati al Papa. L’udienza particolare riservata al mondo del circo consolida gli eccellenti rapporti fra la gente del circo e dello spettacolo popolare e la Chiesa cattolica, ma in questo momento storico costituisce anche una iniezione di fiducia e speranza, e ci carica di responsabilità, rendendoci tutti più consapevoli della peculiarità artistica e valoriale che lo spettacolo equestre esprime ogni giorno nelle città piccole e grandi del nostro Paese”. Così dichiara il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, accogliendo la notizia che il prossimo primo dicembre il mondo del circo sarà in udienza dal Santo Padre.

Il presidente (nominato da qualche giorno anche vicepresidente dell’Aasvce, l’Associazione Assistenza Spettacolo Viaggiante e Circhi Equestri che gestisce la Casa di riposo di Scandicci) aveva accennato in via ufficiosa a questa possibilità in occasione della recente assemblea generale della categoria che si è tenuta presso l’Agis di Roma.

Ad organizzare l’udienza sono il Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, presieduto dal card. Antonio Maria Vegliò, la Migrantes, la Diocesi di Roma, le piccole Sorelle e i Servi della Chiesa, Ente Nazionali Circhi ed Anesv.

L’udienza straordinaria del Santo Padre Benedetto XVI, oltre alle realtà dei circhi e dello spettacolo viaggiante, comprenderà anche teatro di strada, bande e ogni altra espressione artistica dello spettacolo itinerante.   Molto probabilmente saranno gli allievi dell’Accademia d’Arte Circense di Verona, presieduta da Egidio Palmiri, a realizzare un saggio davanti al Papa.

“Lo storico avvenimento è inserito nell’Anno della fede e nel programma del 25° della Migrantes (1987-2012)”, spiega mons. Giancarlo Perego, responsabile dell’Ufficio nazionale Pastorale Circensi e Fieranti, “per favorire la partecipazione di tutti, la Migrantes si è attivata fin da ora a contattare le strutture di ospitalità, così da agevolare la venuta soprattutto di chi volesse sfruttare questa occasione per un pellegrinaggio a Roma”.

14/04/2012 20.46.26

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