
L’articolo di Federfauna che riportiamo in seguito, riprende a sua volta un articolo di “circo.it”.
Quando leggiamo certi titoli siamo portati a sorridere con soddisfazione, quasi con aria di vittoria verso chi non vorrebbe gli animali nel circo, e questo é sbagliato, come é sbagliato da parte di certe associazioni ambientaliste, divulgare comunicati ambigui con titoloni che lasciano immaginare chissà quale conquista ottenuta.
Francamente che l’Austria abbia respinto un ricorso o che in Inghilterra si pensi ad una legge, a noi la cosa ci tocca di rimbalzo, quello che conta al momento é la legislazione italiana e cosa ne pensa l’Europa. L’attuale momento politico italiano é in forte crisi, per ora il benessere degli animali interessa a pochi, ma già dal prossimo anno, in vista delle elezioni, pur di raccogliere un voto in tanti potrebbero dirci di avere una coscienza animalista.
E’ inutile perdere tempo con parole di amore, abbiamo visto e vediamo che qui si fa di tutta l’erba un fascio. Il suggerimento é che il Circo anticipi i tempi e proponga una legge seria e di buon senso che tenga conto dei tempi, della mutata coscienza di tanta gente, una legge che cambi certe assurdità in vigore oggi (solo per esempio si pensi al dover affrontare una norma differente in ogni comune visitato), e che riempia vuoti che se colmati da altri potrebbero risultare pericolosi. (mt)
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Il Regno Unito non vieta gli animali nei circhi
da federfauna.org
Una generica intenzione fondata su “motivi etici”, che comunque richiederà molto tempo per approdare a qualcosa (si parla del 2015, quindi un altro governo rispetto a quello in carica), in Italia è già diventata una legge che vieta l’uso di animali selvatici nei circhi equestri su tutto il territorio del Regno Unito. Il governo inglese avrebbe già deciso, insomma, di vietare gli animali nei circhi. Le cose stanno diversamente ed anzi per il momento il primo ministro Cameron ha stoppato la proposta di vietare gli animali negli spettacoli del circo scegliendo invece la strada di una regolamentazione, che prevede sicuramente norme più severe, fino a contemplare un’apposita licenza per gli addestratori e un pensionamento “assistito” per gli animali. Ma niente di più. E’ quanto si legge sul sito del Dipartimento dell’Ambiente e dello Sviluppo Rurale (Defra). Un passaggio del documento è molto significativo perché richiama il Redford Report che risale al 2007, frutto del lavoro di veri esperti di animali, il quale aveva concluso che non vi sono prove scientifiche per affermare qualcosa di definitivo sul benessere degli animali nei circhi, nemmeno nel senso di sostenere che tale benessere sia escluso a priori. Da qui l’orientamento del governo inglese di capire meglio la situazione, cominciando dall’introdurre tutte quelle misure che vanno nel senso di garantire le migliori condizioni di vita delle specie esotiche. La prova di quanto scriviamo la si può leggere in una nota diffusa da Animal Defender (che già annuncia una campagna di pressione), dal titolo “il governo rinvia il divieto per gli animali selvatici a tempo indeterminato”.”
06/03/2012 11.56.43
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