Alla Scuola di Cirko Vertigo per allenarsi all’impegno richiesto dal lavoro
Ragazzi a tu per tu con gli artisti che insegnano ad aver fiducia in sé
«Ogni giorno si hanno delle paure: ma è con un lavoro puntuale, con la dedizione che tutti i timori si superano e si acquisisce fiducia, convinzione, capacità: si cresce e si cambia». Così parla Francesca Donnangelo, 26 anni di Taranto, allieva del secondo anno della Scuola di Cirko Vertigo che, quando è arrivata a Grugliasco con una laurea in Scienze della comunicazione, non sapeva fare quasi nulla. Oggi è una delle artiste migliori della scuola diretta da Paolo Stratta, cammina con poesia su un filo teso e volteggia con grazia al cerchio aereo. Con lei hanno potuto dialogare gli allievi del Charles Darwin di Rivoli: tutte le classi del liceo presieduto da Maria Luisa Mattiuzzo trascorreranno infatti una giornata alla Casa del Circo del parco Le Serre, primo polo nazionale nella formazione e creazione delle arti circensi finanziato dal Fondo Sociale Europeo tramite la Provincia. Un’occasione per provare trapezio, corda molle o tessuti, per misurarsi con l’equilibrio e la forza, per mettersi alla prova ma anche per conoscere, attraverso uno spettacolo e una lezione, questo linguaggio che parla all’anima e s’incrocia con il teatro. L’opportunità, anche, di parlare e vedere all’opera allievi e insegnanti della Vertigo come Fatos Alla o Arian Miluka, due maestri di 56 e 71 anni per i quali s’iscrivono qui allievi da tutto il mondo. Con la freschezza di ragazzini, mostrano senza difficoltà figure e numeri: «Il circo t’insegna a impegnarti. Ogni giorno ti domandi: posso o non posso? – spiega Miluka – E la risposta è: devo farlo, ci devo provare. A qualsiasi età». E poi ci sono giovani come Francesca, appunto, che regala pillole di saggezza: «Per me questa scuola è stato un viaggio. Ho capito che le mete, gli orizzonti si trasformano sempre nella vita ma ciò che conta è il percorso che si fa per raggiungerli, è come si costruisce la trasformazione». E aggiunge: «Tutti quanti hanno una luce dentro, una potenzialità. Basta esserne coscienti e tirarla fuori». Uno spot al lavoro, all’impegno che porta risultati, ben diverso dai messaggi tv. Sara Voyron, studentessa della 5ªA, l’ha capito: «Esco con la convinzione che la dedizione e la passione portano lontano: si superano le difficoltà». E la sua insegnante Carla Ricci sorride, grata di quest’esperienza: «I ragazzi hanno avuto un messaggio di speranza da giovani poco più grandi di loro: bisogna scoprire se stessi e provare e riprovare. Ognuno nel proprio ambito può farcela».
Da La Stampa del 20/12/2011
20/12/2011 16.32.46
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