«Quella volta sotto il tendone a brindare con gli U2»
Davio Togni riporta in città lo spettacolo del circo Milanese Giro il mondo ma resto legato a questa città. Mio nonno era un martinitt «Venghino, signori, venghino, il circo è arrivato in città». O forse sarebbe meglio: «Ca vegnan, sciuri, ca vegnan» perché il circo Darix Togni è sì il più internazionale ma insieme il più milanese. A ricordarlo anche una locandina in dialetto («l’ era ura sun turna») in giro per la cttà con il mitico domatore Darix, «l’ uomo dei leoni» scomparso nel 1976. Milano negli anni Settanta, durante un incendio del tendone, gli salvò la vita e in anni recenti gli ha dedicato una via. Il testimone del circo oggi è passato al figlio Davio, pure domatore. «Mancavamo dall’ Italia da cinque anni. Siamo stati all’ estero per un tour che ha toccato Iran, Kuwait e Turchia». Proprio lì, a Istanbul, il maltempo li ha costretti a rinviare di una settimana il debutto in anteprima nazionale a Milano, dove il circo si ferma fino all’ 11 dicembre. Oggi è tutto pronto per la rentrée in grande stile con tanto di banda ad accogliere gli artisti. «Come mio padre sarò vestito da gladiatore», racconta il 52enne Davio, nome circense («è un incrocio tra Darix e Wioris, mio zio») e natali milanesi («la città ci ha sempre voluto bene mio nonno era un martinitt»). Nel circo Davio ci è cresciuto, «il battesimo l’ ho fatto nella gabbia delle tigri». Sa fare un po’ di tutto, l’ acrobata, il trapezista, ma la sua specialità sono gli animali: leoni, elefanti, giraffe, ippopotami, rinoceronti e tigri. Li chiama «i miei compagni di lavoro». Difficile ammaestrarli? «Basta trattarli con rispetto e attenzione». Occorre la frusta? «In scena ce l’ ho ma serve solo per richiamare l’ attenzione dell’ animale». Con le tigri del Bengala che lingua parla? «L’ italiano: “vieni qui”, “salta”. Ogni tanto qualche rimprovero: “non fare la stupida”». Davio ha cinque figli, di età tra i 6 e i 28 anni: «spesso è più difficile intendermi con loro» scherza. Nello show – metà nell’ acqua (ci sono pure i coccodrilli), metà sulla segatura e con un omaggio ai 150 anni dell’ Unità – i figli, trapezisti, ci sono tutti insieme con il fratello Corrado, clown che presenta una selezione gag storiche «da Commedia dell’ arte». Circo tra i più antichi d’ Italia, fu fondato da Aristide Togni nel 1872. «Mio padre mi raccontava di quando non c’ era luce elettrica e si girava con carrozzoni tirati dai cavalli. Oggi i miei figli hanno Internet e l’ iPhone ma il fascino dello spettacolo più bello del mondo rimane lo stesso». Tra gli amici di ieri Gino Bramieri, Macario e Anna Magnani. Federico Fellini, li volle per il film «L’ intervista», Francis Ford Coppola per uno spot. E una volta sono arrivati pure gli U2: «è stata una sorpresa, a Dublino dopo lo spettacolo hanno festeggiato un compleanno con noi sotto il tendone». Severino Colombo RIPRODUZIONE RISERVATA Circo Darix Togni, piazzale Cuoco, stasera ore 21. Fino all’ 11 dicembre. Lun-sab spettacoli alle 16.30 e alle 21 dom 11-15-18-21. Biglietti 40-12 euro, tel. 347.56.42.957
da: “Corriere.it”, 18/11/2011
20/11/2011 12.32.26
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