A Sassari una controversia..animali…
Protesta a Sassari per l’arrivo del Circo, comunicati stampa, manifesti coperti.. il copione conosciuto e collaudato. Pronta ed educata replica del presidente dell’Ente Circhi con argomentazioni che finalmente escono dal solito “amiamo i nostri animali”. Riportando in questa pagina le due versioni, a chi scrive salta all’occhio una cosa, forse banale, a Sassari (come in altre situazioni italiane) nei titoli é sempre e solo il nome “Orfei” ad essere sul banco degli imputati, se un giorno fosse arrestato per qualche reato un ipotetico Casimiro Montezemolo, i giornali titolerebbero “arrestato Montezemolo”?
(mt)
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“Basta sofferenza animale”, a Sassari
monta la protesta contro il Circo Orfei
da: sassarinotizie.com
SASSARI. Centinaia di locandine con scritto “Basta sofferenza animale, No al circo con gli animal”’ affisse sopra i manifesti del circo Orfei che da qualche giorno ha messo le tende a Sassari. Questa la protesta inscenata dai militanti de ‘la foresta che avanza’, gruppo ecologista-animalista di CasaPound Italia.
“Da oltre un quarto di secolo – spiega in un comunicato l’associazione – lo spettacolo circense è messo sotto accusa dalla crescente sensibilità dei cittadini nei confronti dei diritti degli animali: nonostante la stessa attività circense sia apprezzabile per i contenuti artistici rappresentati da clown, giocolieri, acrobati, trapezisti e illusionisti, è l’uso degli animali che l’ha confinato nel vicolo cieco dell’anacronismo. Per la loro intera esistenza gli animali sono obbligati in angusti spazi, in molti casi con l’ausilio di mezzi tipici dei peggiori orrori della tortura, come le catene. Esistono vari esempi nel mondo di spettacoli circensi di grande prestigio e successo che non utilizzano gli animali, primo fra tutti il Cirque du soleil. Perciò il circo senza animali non solo è possibile ma è necessario per recuperare un rapporto tra uomo e natura, tra bambini e animali”.
“Inoltre ormai la vita del circo – continua la Foresta che avanza – dipende indissolubilmente dai contributi statali, mentre la sua popolarità è in costante declino. Per questo siamo contrari alla legge 30 aprile 1985, n. 163 la quale riconosce alle imprese circensi una ‘funzione sociale’ e uno status che garantisce loro cospicui contributi per controbilanciare il continuo calo di spettatori. Ogni anno, infatti, il ministero per i Beni culturali elargisce circa 7 milioni di euro di sovvenzioni di cui beneficiano un centinaio di circhi e che appartengono principalmente al capitolo di spesa del Fus, il Fondo unico dello spettacolo, lo strumento finanziario per sostenere le attività del cinema e degli spettacoli dal vivo”.
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“Basta sofferenza animale”
La replica dell’Ente nazionale circhi
da:sassarinotizie.com
SASSARI. Su richiesta del presidente Antonio Buccioni, pubblichiamo la replica dell’Ente nazionali circhi alle accuse del gruppo ecologista “La foresta che avanza”.
«L’associazione “La foresta che avanza” è ovviamente libera di pensarla come crede a proposito degli spettacoli con animali, ma non è corretto diffondere notizie false per cercare di avvalorare il proprio punto di vista.
Non è assolutamente vero che “Ogni anno il ministero per i Beni culturali elargisce circa 7 milioni di euro di sovvenzioni di cui beneficiano un centinaio di circhi”. Basta consultare il sito internet del Ministero, direzione generale Spettacolo dal vivo, alla voce “contributi”, per rendersene conto. Non è un mistero. Mentre nonostante interrogazioni parlamentari, nessuno sa ancora quanti soldi vadano a finanziare, direttamente o indirettamente, le associazioni animaliste con denari pubblici attraverso i “progetti funzionali ad attività programmate dal ministero dell’Ambiente”, di cui beneficiano le maggiori sigle ambiental-animaliste.
Si sa solo, grazie all’insistenza di alcuni parlamentari particolarmente impegnati sul fronte della trasparenza, che nel 2006 circa 80 di queste associazioni – quindi un numero inferiore a quello dei circhi in attività – si spartirono 3.390.553 euro. Circa 1.390.000 euro in più di quelli che utilizzano tutti i circhi messi insieme, senza superare i 2 milioni di euro circa. Gli altri 4 milioni di euro riconducibili alla quota del Fus destinata al circo, riguardano attività editoriali, scuole di circo, festival, eventi che fanno capo a Comuni e associazioni di varia natura, assistenza spettacolo viaggiante e circhi equestri, eccetera.
Sorvolo invece sul resto delle accuse contenute nella presa di posizione della Foresta che avanza, perché si tratta del solito disco rotto frutto di pregiudizi, luoghi comuni e parecchia ignoranza in materia».
Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi
14/11/2011 12.42.56
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