12/09/2011 7.08.16
Da www.ilsecoloxix.it del 09-09-11
Parte il “giro di vite” su sexy shop, circhi e abitazioni
Serravalle Scrivia – Il Comune dice stop a sexy shop e burqa. Con una proposta di delibera al consiglio comunale l’assessore alla sicurezza Riccardo Lera sottoporrà al voto dell’assemblea una serie di ordinanze in tema di ordine pubblico e prevenzione. L’iniziativa parte da una necessità burocratica, la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il cosiddetto pacchetto sicurezza, nella parte in cui si consentiva ai sindaci di adottare una serie di ordinanze considerate urgenti. «Le ordinanze che erano state adottate in precedenza, come quelle relative al divieto di accattonaggio o di vendere bevande alcoliche in bottiglia nelle ore serali sono decadute e dovranno essere riproposte con ordinanze ordinarie, votate dal consiglio», spiega l’assessore.
Occorrerà passare, formalmente, attraverso una modifica del regolamento di polizia municipale. Questo è quanto indica la stessa Corte Costituzionale. Il documento che passerà in assemblea il prossimo 15 settembre, oltre a riproporre le misure già in vigore, ma decadute, ne aggiunge nuove, come ad esempio il divieto di aprire sexy shop a meno di 500 metri da luoghi di culto, oratori, scuole di ogni ordine e grado pubbliche o private, asili ed ogni altro luogo frequentato da minori. «Questione di decoro e opportunità», e nulla più, assicurano dal Comune. Chi vuole proporre acquisti di quel genere, dovrà semplicemente spostarsi un poco più distante. Il divieto vale anche per i distributori automatici di oggettistica e video pornografici.
Il Comune ha deciso poi di adeguarsi alla cosiddetta norma “anti burqa”, già in vigore in molti altri centri. In realtà si parla di «divieto di utilizzo di mezzi in grado di impedire l’identificazione delle persone». Quindi, fatta eccezione per le giornate di Carnevale e per gli eventi sportivi che necessitino di particolari attrezzature «l’uso di mezzi di qualsiasi genere quali ad esempio caschi protettivi, maschere o capi di vestiario in grado in qualunque modo di occultare parte del volto fino a non rendere identificabile i tratti somatici della persona». In un centro dove l’immigrazione supera il 17% rischia di essere un provvedimento destinato a suscitare polemiche. «Ritengo che questa amministrazione – anticipa Lera – abbia dato prova di tolleranza e di voglia di integrazione. Qui si tratta di sicurezza».
In effetti il Comune di Serravalle è stato tra i primi ad adottare l’istituzione di una consulta di cittadini non italiani eletti dalla diverse comunità e garantisce ogni anno corsi di alfabetizzazione promossi insieme alle associazioni di volontariato. Altri divieti imposti dal nuovo regolamento, sarà anche quello di utilizzare animali per l’intrattenimento (circhi e altri spettacoli che li utilizzano). Vengono riproposti poi il divieto di attività sessuali a pagamento in luogo pubblico e le prescrizioni per i proprietari in fatto di cessioni in affitto di alloggi, che devono essere adeguati ad ospitare il numero di persone dichiarato e devono essere in condizioni igienico sanitarie decorose.
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