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Da Il Tirreno, 15/07/2011

La guerra del circo, 100 mail di animalisti contro il prete clown

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CECINA. Circo, animali, la raffica di mail di protesta all’indomani dell’attendamento dell’Amedeo Orfei a Cecina, il comune nel mirino perché ha concesso il permesso. Poi la appassionata difesa degli spettacoli circensi di don Luciano Cantini, parroco livornese, conosciuto come il prete dei circhi. Finita qui? Niente affatto: perché sono bastati due eventi, la nascita di un cavallino sotto il tendone del circo Orfei e le parole di don Cantini, a provocare un’altra grandinata di mail di animalisti indignati. A volte gruppi organizzati che non mancano di far sentire la loro protesta non appena un circo trova casa in un’area comunale.

Così c’è Antonella che cita un documentario girato in Inghilterra da Animal Defenders in cui si denuncia la violenza con cui vengono trattati gli animali nei circhi. C’è Ilenia che ritiene diseducativo pubblicizzare un episodio – la nascita di un puledrino in un circo – perché «si fa una reclame a chi utilizza animali in cattività». Riccardo chiede al Comune di Cecina «di non dare più autorizzazioni all’attendamento di circhi con animali» e alla polizia municipale «la rimozione dei numerosi cartelli abusivi affissi dal circo».

Le lettere elettroniche arrivano praticamente da tutta Italia, da nord a sud dello stivale è un coro coordinato contro l’arruolamento degli animali negli spettacoli. «La pratica circense – scrive Francesca Amato da Palermo – fa uso di violenze e coercizione sulle povere creature animali, ricordate almeno ottemperare i controlli previsti dalla normativa vigente». E proprio tutte le mail convergono su di un punto: vigilare sul rispetto delle norme dettate dagli esperti della commissione del Cites e recepite dal Comune di Cecina proprio l’anno scorso. A questo proposito Marilena Onorato scrive: «chiediamo all’Asl di effettuare i dovuti controlli per valutare le condizioni di detenzione degli animali, lo scarico delle deiezioni, e di controllare i documenti Cites di accompagnamento degli animali e, in genere, l’applicazione del documento della commissione scientifica Cites».


Le mail non solo hanno intasato i server del nostro giornale, ma sono state recapitate in massa al Comune di Cecina, alla polizia municipale e al ministero dell’ambiente. Una vera e propria pioggia. «Invece di gratificare il circo con animali – scrive Cristina Bracci da Viterbo – facciamo cose più civili. Pensiamo un attimo se un elefante sia davvero felice rinchiuso in un camion». Chiara Saranga analizza l’aspetto educativo degli spettacoli, «il circo è uno spettacolo diseducativo perché si tratta di un laboratorio pedagogico che normalizza il dominio e la violenza dell’uomo sull’animale». Per Gigi Erba lo spettacolo «è il risultato di una curva di apprendimento ottenuta con costrizioni e condizionamenti punitivi e innaturali per l’istinto di libertà degli animali».

15/07/2011 14.04.48

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