Circo Wanet Togni, madre e figlio ai domiciliari
VIBO VALENTIA. Il giudice del Tribunale di Vibo concede i “domiciliari” a Giuseppe Mavilla e alla mamma Egle Lozopone, titolare del circo “Wanet Togni” arrestati giovedì con le accuse di violenza privata, riduzione in schiavitù ed estorsione.
Ma ieri, nel corso dell’udienza di convalida e della direttissima, il quadro di imputazione è stato modificato ed è caduto il reato di riduzione in schiavitù. A madre e figlio (entrambi difesi dall’avv. Francesco Stilo) viene ora contestata l’appropriazione indebita, l’estorsione e la violenza privata. Per Egle Lozopone, di 53 anni e Giuseppe Mavilla, di ‘avv. Stilo aveva chiesto la scarcerazione o, in subordine, i domiciliari. Richiesta quest’ultima accolta dal giudice Gabriella Lupoli. Per entrambi il pm Gallucci aveva invece chiesto la custodia cautelare in carcere.
A fare scattare l’arresto nei confronti di madre e figlio la denuncia ai carabinieri della Stazione di Vibo, guidata dal luogotenente Nazzareno Lopreiato, da parte del segretario provinciale dell’Uil al quale si erano rivolti alcuni dipendenti del circo i quali avevano raccontato le condizioni di estremo degrado in cui erano costretti a vivere e a lavorare, percependo non più di 150 euro al mese. Gli stessi, secondo quanto emerso, non potevano uscire dal campo del circo se non per andare a vendere i biglietti. Inoltre i documenti degli stranieri sono stati trovati dai militari nel caravan della donna.(m.c.)
Da La Gazzetta del Mezzogiorno
10/05/2011 18.06.16
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