L’angelo e il clown
cercano piccole cose
Tra poesia e comicità debutta
il nuovo spettacolo
di Milo e Olivia
FRANCA CASSINE
torino
Da otto anni girano il mondo con i loro spettacoli, hanno un nome da fumetto e la loro storia ha il sapore di fiaba. Milo e Olivia (che di cognome fanno Scotton e Ferraris) si sono incontrati, hanno formato un sodalizio artistico, sono diventati una coppia nella vita e, portandosi dietro i loro due bambini di cinque e tre anni, si esibiscono con successo in tanti teatri e piazze. In scena presentano quello che definiscono «circo teatro comico poetico», un linguaggio che mescola diversi generi e che coinvolge ed emoziona il pubblico.
Da oggi Milo e Olivia sono ospiti della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (che con la sua fondazione li ha prodotti) per debuttare in prima nazionale con «Quisquilia. Viaggio per un angelo e un clown» (ore 21, domenica ore 16.30 in replica anche dal 9 al 10 aprile e il 13 aprile). «E’ uno spettacolo – spiega Milo – che rappresenta un cambiamento nel nostro stile. Da sempre utilizziamo una commistione tra circo e teatro e con “Quisquilia” abbiamo portato avanti questo discorso. I numeri che eseguiamo non esistono in quanto tali, ma vengono fusi in una serie di quadri in cui le tecniche acrobatiche seguono un percorso drammaturgico».
La storia raccontata è quella di un Angelo che, senza più le ali, precipita in un mondo curioso e bizzarro. Incontra un Clown che lo accompagna in un singolare viaggio che lo porterà alla scoperta di se stesso. Una favola poetica e didascalica infarcita di battute e umorismo. «E’ un percorso iniziatico, di formazione – dice ancora Milo -. Il Clown apre gli occhi all’Angelo e gli fa vedere l’importanza delle piccole cose, da cui deriva il titolo. Attraverso gesti simbolici e metaforici che rendono lo show fruibile sia da un pubblico adulto che dai bambini, prende forma un cammino di crescita individuale».
Le tecniche adottate per costruire «Quisquilia» spaziano dal mano a mano all’equilibrismo sul globo (una palla di un metro e venti di diametro), dal palo cinese alla roue cyr, fino ad arrivare a un attrezzo creato appositamente, una sorta di barca acrobatica usata come base per i salti mortali. Queste suggestioni fanno da sfondo a una messa in scena che gioca sulla forza delle immagini, delle metafore, ma anche dell’emozione, della risata, in cui la sorpresa e l’inaspettato sono sempre dietro l’angolo.
Dopo le recite torinesi il duo astigiano partirà per una tournèe che li porterà a toccare diversi paesi europei. «Abbiamo dovuto attrezzarci – conclude Milo – con un camper da 11 metri. E’ l’unico modo per sopravvivere fuori casa tutti insieme…».
Casa del Teatro Ragazzi
Corso Galileo Ferraris 266
tel. 011\/197.40.280
Da www3.lastampa.it del 01/04/2011
02/04/2011 14.36.59
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