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Il circo dell’abusivismo pubblicitario e dell’imbratto totale

L’impunità degli spettacoli itineranti

di Maurizio Festuccia
mercoledì 2 marzo 2011

A proposito dell’arrivo del circo Lidia Togni a Rieti, così come purtroppo accade per altri spettacoli itineranti quando sbarcano nella nostra città, va denunciato l’accanimento selvaggio dei propri “attacchini” destinati al compito di pubblicizzare l’evento, giorni e giorni prima dell’avvenimento stesso.

Manifesti di varie grandezze, di ogni forma e colore, affissi su ogni dove, in qualunque spazio (assolutamente vietato ad altri e, anzi, oggetto di salatissime multe da parte degli organi competenti) fanno bella mostra di sé non solo prima e durante l’evento, ma continuano a rimanere lì, impuniti, anche per mesi e mesi, quando ormai è tutto finito da un pezzo.

Del resto su quegli spazi nessun altro potrà affiggere e quei manifesti resteranno lì per tanto, troppo tempo a continuare ad imbrattare ogni via, ogni angolo, ogni anfratto della nostra Rieti ad onta di quanti, invece, cercano continuamente di dare regole all’affissione selvaggia per la salvaguardia del il decoro urbano della città.

Non solo, in questo caso specifico, il circo Liana Togni si è permesso di occupare arbitrariamente, senza consenso e, pertanto, abusivamente, quasi tutti gli impianti “privati” di altrettante Agenzie Pubblicitarie locali regolarmente proprietarie degli stessi e su cui pagano regolarmente salate tasse comunali, ogni anno, per poter svolgere la propria attività.

Nulla togliendo alla qualità di uno spettacolo itinerante come questo, ritengo sia il caso di prendere provvedimenti a monte, quando si autorizzano (semmai vengano autorizzate) queste affissioni, oppure le si vieti del tutto, le si disciplini a modo e nella tutela del decoro urbano, oppure si proceda con multe salatissime e con la rimozione forzata, ed immediata, di manifesti ed impianti abusivamente esposti con relativo addebito nei confronti della Direzione dell’evento pro-tempore.

Se la legge è uguale per tutti, seppur gli spettacoli itineranti godano di deroghe specifiche nazionali nel settore, sarebbe bene tutelare anche i propri interessi dato che una città non può essere in balìa totale di questi eventi. Durano 4 giorni ma lo “scempio” resta indelebile per anni.

Da Il Giornale di Rieti

04/03/2011 20.05.32

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