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Stampa: La crisi «smonta» i tendoni. AM Miotti in cassa integrazione

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La crisi «smonta» i tendoni da circo.

Cassa integrazione alla Am Miotti di Borso, che fornisce Togni & Co.

E’ cassa integrazione per i 17 dipendenti della «AM Miotti», storica industria che da oltre quarant’anni produce i teloni per i maggiori circhi del mondo. Un mercato di assoluta nicchia, sul quale l’azienda di Borso del Grappa aveva costruito la sua fortuna, passando dalla manifattura di semplici coperture in plastica ai bizzarri teloni dentro i quali si svolgono gli spettacoli delle carovane del divertimento. Nella lista dei clienti si leggono infatti nomi italiani di prima fila, come il Circo Togni e il Circo di Mosca, oltre ad un vasto numero di compagnie straniere di grandi e piccole dimensioni, come Cirque Pinder, Cirque Famille Falk, Cirque Maximum, Cirque Kinòs, Circus Vojage, Circus Althoff e molti altri. E’ proprio verso l’estero che si rivolge tutt’ora l’attenzione di «AM Miotti», il cui fatturato – calato del 40% negli ultimi mesi – è in gran parte generato fuori dall’Italia.  Le richieste di teloni si sono infatti ridotte in questi anni, segno del decadimento progressivo di questa forma di spettacolo passata in secondo piano rispetto ad altre tipologie di divertimento. Al calo dei biglietti dei piccoli circhi tradizionali, conosciuti per l’esibizione di animali addestrati e pagliacci, si stanno facendo sempre più strada quelli a metà tra acrobazia e teatro, come il noto Cirque du Soleil, presente con diversi eventi in contemporanea in tutto il mondo. Poche grandi realtà, dunque, che assorbono il giro d’affari delle compagnie minori, quasi sempre legate ad una stessa famiglia il cui mestiere viene tramandato di padre in figlio. Con l’accordo sindacale siglato i giorni scorsi è stato dato il via alla procedura per l’ottenimento della cassa straordinaria per un anno, che attende però il via libera dal ministero. Altro nodo da sciogliere è il pagamento di alcuni stipendi arretrati, la cui causa è da ricercare nel mancato saldo dei crediti vantati dall’azienda trevigiana nei confronti dei circhi esteri, che ha portato alla stretta da parte delle banche. Per le prossime settimane sono previsti ulteriori incontri con i titolari dell’azienda, durante i quali verrà presentato ai lavoratori il piano dei pagamenti e quello relativo all’attività. Nonostante il numero contenuto di addetti è stato possibile ottenere comunque la cassa integrazione visto che si tratta di una vera è propria industria in miniatura. La tecnologia utilizzata si basa su macchine e sistemi avanzati, che permettono la produzione di tessuti misti a plastica. Teloni e tensostrutture basate sull’installazione di antenne interne, strallate con funi di metallo e tralicci che sostengono la membrana colorata.

di Enrico Lorenzo Tidona 

Da La Tribuna di Treviso

17/11/2010 13.45.51

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