Una Venere nera tra le polemiche
Il regista di Venus noir, Abdellatif Kechiche, accusa Sarkozy. “Il razzismo che si vede nel mio film non è poi così lontano da quel che succede oggi”
Anna Maria Speroni
Saartjie “Sarah” Baartman aveva 21 anni quando nel 1810 fu portata dal suo padrone dal Sudafrica a Londra. Era alta un metro e 35 centimetri, aveva natiche enormi e per alcuni anni fu esibita come “freak” nelle fiere e nei circhi. Morì a 25 anni, forse di vaiolo, forse di sifilide o polmonite. La storia della Venere ottentotta è raccontata da Abdellatif Kechiche in Venere nera, in concorso a Venezia dopo le dichiarazioni polemiche del regista contro Sarkozy: “La sua politica è spaventosa” ha detto. “Sta usando dei procedimenti che richiamano grandi catastrofi della storia recente d’Europa”. Il riferimento è alle decisioni prese dal presidente francese sui rom. Il razzismo che si vede in Venere nera, afferma Kechice, non è poi così lontano da quello che succede oggi. Polemiche a parte, buona parte di pubblico e critici spera che Kechiche vinca, almeno come “risarcimento” per il mancato Leone al suo Cous cous nel 2007 (vinse Ang Lee con Lussuria). Il regista è nato nel 1960 a Tunisi ma è cresciuto a Nizza. Venere nera è il suo quarto film da regista (è anche attore e sceneggiatore). Spesso sceglie attori non professionisti, o comunque alla prima esperienza: come Yahima Torrès, la Venera nera, incontrata per caso a Belleville, Parigi, durante le riprese di Cous cous.
Da www.leiweb.it del 09/09/10
09/09/2010 21.54.59
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