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Stampa: Il Circo Errani agli animalisti: «Venite a trovarci»

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– Cecina (LI) –

Il circo Errani invita gli animalisti «Basta polemiche, venite a trovarci»


Gaetano Montico

CECINA – Il circo Errani rimarrà a Cecina fino a lunedì, poi dal 2 settembre sarà a Livorno. Se ancora tra le polemiche, non si sa. Eppure questo mondo che il Corriere di Livorno ha avuto il piacere di conoscere da vicino riserva delle sorprese. Una “famiglia” affiatata di circa 60 persone, composta dagli Errani e dai Montico, con al seguito 6 leoni, 5 tigri, 10 cavalli, 4 cammelli, 5 lama, 3 struzzi e poi papere, orsetti lavatori, anche un cucciolo di leone che è un po’ la mascotte del circo. Il grosso degli animali è in giro con gli altri Errani in Europa.
Le polemiche di questi ultimi giorni che si sono abbattute sul circo non spaventano Gaetano Montico, segretario regionale categoria circense e presidente Aidac Europa per la salvaguardia degli animali in cattività, una vita spesa tra il circo e le aule di tribunale che alla fine gli hanno sempre dato ragione. «Va di moda dare battaglia ai circensi – spiega Montico – eppure dove sono le associazioni animaliste quando si tratta dei problemi legati alla caccia, agli allevamenti intensivi, alle corse dei cavalli, ai canili lager della Lav?» Montico parla per due ore e fare un sunto della sua filosofia è un’arte. Per questo signore che ama davvero gli animali e ci fa accarezzare leoni e tigri, mentre notiamo che gli animali non sono chiusi in gabbie ma hanno un’uscita che li conduce a un recinto più ampio dove poter scorrazzare, se gli animali fossero maltrattati non si avvicinerebbero alle persone, spesso anelando una carezza, quanto piuttosto digrignerebbero le loro lunghe fauci o si allontanerebbero impauriti.
Montico riconosce che un animale in gabbia può suscitare impressione. Eppure lo spiega chiaramente: nella savana questi animali si spostano solo in caccia di cibo. Quando hanno il loro pasto giornaliero, non è loro natura muoversi. Nel circo niente è contro natura. A parte forse il fatto che la speranza di vita di un animale si allunga. Anche per questo paesi come Sumatra hanno chiesto ai circhi europei di adottare le tigri per evitare la loro estinzione. Mentre in Africa di questi animali ne vengono abbattuti migliaia all’anno per l’ecosistema che cambia con la civilizzazione di aree che avanza. Magari non è un discorso che a tutti potrà tornare giusto. Eppure nei circhi si preserva, in qualche modo, una natura che va a scomparire. Per Montico non capire il circo è non capire la vita. E invita le associazioni animaliste ad andare di persona a verificare che cos’è.

di Marco Cacci   

 

Venerdì 27 Agosto 2010 16:59

 

Fonte: Corriere di Livorno

28/08/2010 21.40.23

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