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Stampa: Ringling assolto da ogni accusa. Respinte istanze animalisti

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Una notizia scontata, ma che attendevamo da mesi.

Il tanto sbandierato testimone di sevizie agli elefanti del Ringlimg era abbontantemente stipendiato da gruppi animalisti da otto anni!

“La controversia costruita dei querelanti si basa sulla testimonianza non veritiera di un testimone che la Corte ha scoperto ricevere pagamenti per circa 190.000 dollari quale reddito a suo solo beneficio negli ultimi otto anni corrisposti da gruppi animalisti, dai loro avvocati e da un’entità controllata dagli stessi avvocati, the Wildlife Advocacy Project”.

Leggete l’intero articolo con la sentenza perché sembra decisamente interessante…

D.D.  

 

Circo Ringling assolto da ogni accusa di maltrattamento animali

Tribunale di Washington ha respinto istanza gruppi animalisti

Roma, 10 apr. (Apcom) – La Feld Entertainment Inc. ha annunciato che il Tribunale Federale di Washington D.C. ha respinto l’istanza presentata oltre nove anni fa da gruppi animalisti che accusavano di pratiche illegali contro gli animali il circo Ringling Bros. and Barnum & Bailey, in tour in Europa per la prima volta nella sua storia lo scorso anno.

Nella sentenza “la Corte ritiene che il signor Tom Rider (ex inserviente da cui sono scaturite le accuse e le varie ‘campagne’ contro Ringling, ndr) sia un querelante e testimone di fatti non credibile, pertanto la sua testimonianza non ha peso legale in merito alle questioni discusse, nella fattispecie le accuse relative alla sua legitimazione a citare in giudizio”.

La decisione del Tribunale – si legge in una nota – rafforza il fatto che la controversia costruita dei querelanti si basa sulla testimonianza non veritiera di un testimone che la Corte ha scoperto ricevere pagamenti per circa 190.000 dollari quale reddito a suo solo beneficio negli ultimi otto anni corrisposti da gruppi animalisti, dai loro avvocati e da un’entità controllata dagli stessi avvocati, the Wildlife Advocacy Project. Inoltre, la Corte ha decretato che “sulla base dell’insuccesso dell’istanza, la Corte ritiene che il Sig. Rider (1) non abbia assistito al maltrattamento dell’elefante durante il suo impiego presso FEI oppure (2) eventuali maltrattamenti a cui egli abbia assistito non abbiano inflitto ad esso lesioni estetiche o emotive”.

“Siamo soddisfatti della decisione della Corte perché si tratta di una vittoria per gli elefanti contro coloro i cui scopi, se perseguiti, potrebbero portare all’estinzione della specie” ha spiegato Kenneth Feld, direttore esecutivo di Feld Entertainment. “Ora vogliamo concentrarci su quello che sappiamo fare meglio: fornire attenzioni e cure agli elefanti e proporre grandiosi spettacoli di intrattenimento per famiglie al nostro pubblico”.

La corte ha inoltre “ritenuto che la presenza continuata del Sig. Rider nella querela era un fattore motivante i pagamenti di cui era beneficiario, e che tali pagamenti rappresentavano un fattore motivante per il mantenimento del suo coinvolgimento nel caso”.

La corte ha, infine, respinto le istanze di altri querelanti nel caso “poiché le querele non hanno dimostrato una lesione fattuale, riconducibile alle azioni di FEI e che possano essere rettificate dalla Corte, tali querele non hanno legittimazione a citare in giudizio ai sensi dell’Articolo III della Costituzione degli Stati Uniti”.

Fonte: APCOM, Virgilio Notizie

10/04/2010 13.36.53

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