11-12/12. A ROMA L’INCONTRO MONDIALE PER LA PASTORALE DEL CIRCO
CITTA’ DEL VATICVANO (Migranti-press) – Lo scoso 11 12 dicembre si è svolto, nel palazzo San Callisto in Vaticano, su iniziativa del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti un incontro mondiale dei responsabili della Pastorale per i circensi e lunaparchisti. Erano presenti i direttori di USA (circo e racing), Chile, Spagna, Francia, Belgio (fiammingo e francofono), Olanda, Germania, Svizzera, Italia. Nell’indirizzo di saluto, mons. Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio, ha sottolineato come: Il “meraviglioso” del circo e del lunapark serve ad avviare “il processo di guarigione di una umanità sofferente”. Il “meraviglioso” può “aiutare il processo di quella guarigione che dà la possibilità di aprirsi alla salvezza, per ottenere la ‘guarigione ultima’ che va identificata nella salvezza”, “il Circo e il Luna Park continuano a essere luoghi ‘importanti’ delle città, per il loro carattere sociale, culturale e pedagogico. Dal centro fino alle periferie urbane più disagiate, nei territori rurali e nelle grandi metropoli, lo spettacolo viaggiante spesso svolge con le sue attività un ruolo importante nella vita culturale, contribuendo alla sua vitalità e animazione”. Citando don Luciano Cantini, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei circensi e lunaparchisti della Fondazione Migrantes, mons. Vegliò ha ricordato che “una giostra funziona non perché ‘gira’ ma perché chi la conduce ha la capacità di innescare nel proprio pubblico quella fantasia che lo proietta altrove e che lo fa sognare”. Una cosa simile avviene grazie ai sacerdoti impegnati in questo ministero: “l’identità dei circensi e dei fieranti si rinsalda, la loro vita spirituale cresce e la pastorale ‘funziona’ non soltanto perché siete lì presenti pronti al servizio, ma perché sapete usare il vostro genio pastorale e la vostra intuizione per meglio avvicinare queste persone a Cristo e alla Chiesa”. Mons. Agostino Marchetto, Segretario Pontificio Consiglio ha rammentato che nel contesto dell’educazione e formazione professionale, è richiamato costantemente il grande valore educativo e pedagogico dell’arte circense anche negli ambienti e nelle strutture fisse, dove si parla sempre più spesso di una “pedagogia del circo”. “Si tratta – ha detto – di una serie di attività che, attraverso la ricchezza delle forme e delle tecniche del circo, favoriscono lo sviluppo di competenze individuali ed educano alla responsabilità e alla socialità. In campo sociale esse sono un valido strumento metodologico per favorire cooperazione, contatto, comunicazione, rispetto reciproco, capacità aggregative, responsabilità, integrazione ed assistenza”. Citando il compianto don Franco Baroni ha sostenuto che “la vita del circo, pur essendo a contatto con il pubblico, trascorre in un certo spirito di isolamento nel tempo e nello spazio. Ed è qui che vedo l’importanza del sacerdote, conosciuto bene dalla gente del circo e quindi accettato, al quale ci si può confidare”. L’incontro, oltre lo scopo di ragguagliare l’un l’altro della situazione sociale economica e pastorale del proprio paese, aveva lo scopo di progettare un Congresso mondiale che si terrà a Roma nella seconda metà dell’anno prossimo. È stato convenuta l’opportunità di guardare alla “Gente del Viaggio” per la ricchezza della propria tradizione e per la profezia che annuncia. È stato sottolineato, infatti, che la maggior parte della cultura moderna ha avuto origine dalla capacità di conservare, trasmettere ed annunciare dei fieranti, saltimbanchi ed artisti che hanno attraversato le strade d’Europa. La seconda giornata del meeting è stata dedicata ad una analisi della situazione del Forum. Mons. Piergiorgio Saviola ha fatto un excursus storico dell’origine e della vita di questa organizzazione ecumenica che ha lo scopo di mantenere i rapporti tra i diversi operatori pastorali di questo settore in Europa. Dal complessivo excursus del Forum presentato, e cioè dalla lunga preistoria alla sua costituzione e percorso fino ai giorni nostri, mons. Saviola ha manifestato un preoccupante calo progressivo di interesse e di convinzione sulla sua profetica finalità di un servizio pastorale doveroso e indispensabile offerto ai nostri amici del Circo e del Luna Park per assicurare loro un sicuro e più spedito cammino di fede.
Fonte: Migranti Press
16/12/2009 12.01.04
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