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Stampa: L’ anteprima del Bologna Festival Buskers Pirata

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Bologna, la strada si anima con il Busker «pirata»

Al via venerdì il festival autogestito da artisti di strada:
«Rendiamo sicura la città. Il Comune ci dia finanziamenti»

L’ anteprima del Bologna Festival Buskers Pirata

In Piazza Re Enzo per un’oretta ieri mattina l’aria era un miscuglio di umidità e atmosfere d’altri tempi. Uno camminava sui trampoli, un altro lanciava in aria palline, una ragazza tutta colorata coi calzini spaiati sembrava un clown senza però il naso rosso. I loro nomi non li hanno detti, al loro posto, dietro a un tavolo e sotto un cielo grigio, hanno messo due enormi pupazzi i cui nomi, Fabrizio e la zia, rappresentavano tutti loro. Loro stanno per Bologna Buskers Pirata. Chi sono? «Un sorriso sul viso della gente che esce dopo una lunga giornata di lavoro», come recita una voce dietro un paravento. Ma anche «una carovana itinerante di genti che affondano il colpo lì dove ce n’è più bisogno». Ed è con questi presupposti che il gruppo di giovani (per lo più studenti a Bologna) lanciano il «Bologna Festival Buskers Pirata» da venerdì 13 a domenica 15 novembre.

OLTRE LA FESTA – Una tre giorni «autogestita e autofinanziata» di arti di strada e circo itinerante. Ma non sarà festa e basta. Perché i ragazzi già ieri hanno radunato la stampa per dire la loro: «La verità è che le città amano l’arte di strada. Sono i politici che non la amano. In molte città, da Roma a Firenze, ci trattano quasi come accattoni». A Bologna, continuano, «di solito si possono fare spettacoli in strada per un massimo di un’ora. Ma senza strumenti musicali. A Barcellona, in Spagna, invece, alcune realtà sono finanziate dal pubblico. Chiediamo al Comune una retribuzione fissa per gli artisti che fanno spettacoli con una certa frequenza. Gli artisti in strada rendono la città più sicura, diversamente dalla politica sulla sicurezza falsa e ipocrita del governo e del Comune». Allora il festival, al quale sono state invitate circa 20 compagnie provenienti da vari paesi del mondo fino all’Argentina, è a rischio? «Per ora non ci hanno dato una risposta, ma oggi (ieri per chi legge, ndr) è l’ultimo giorno valido. Faremo valere la regola del silenzio-assenso».

IL PROGRAMMA – Dunque, largo all’invasione di centinaia di artisti di strada per questo «Volume II»: la seconda esperienza dopo quella dello scorso anno, stavolta più allargata. Venerdì alle 15 si partirà da piazza Santo Stefano con il circo contemporaneo e la musica. Sarà allestito anche un tendone e alle 20, sotto il titolo di «Destinazione Luna» si terrà uno spettacolo di tessuti e acrobazie aeree, con la musica a concludere la giornata. Sabato ci si sposterà in via degli Orefici e zone limitrofe dalle 15. Quindi, aperitivo «elettronico» nel tendone, gran galà pirata e concerto in serata. Domenica, appuntamento alle 15 a piazza VIII agosto, spettacoli nel tendone alle 16 e saluti finali alle 21.30. Non è facile stabilire di quanti artisti sia formato il Bologna Buskers Pirata. C’è un nucleo di circa 30 persone, ma la loro filosofia è di accettare la più ampia rete di collaboratori. Massima apertura anche al pubblico. «Accogliamo le nonne di 90 anni e i bambini piccolissimi. Vogliamo che la piazza torni a essere l’agorà di una volta».

Da www.corrieredibologna.corriere.it del 11/11/09

12/11/2009 22.18.59

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