
A Milano, da questa sera, torna il CIRQUE ELOIZE
di Olga Battaglia
Protagonista assoluta l’acqua. O meglio, la pioggia. Non quella che associamo al malumore, che ci deprime e ci irrita, ma quella che ci riporta indietro rituffandoci nell’eccitazione infantile dei primi temporali estivi, quando da bambini ci si lasciava inzuppare e ci si lanciava dentro le pozzanghere.
Dopo lo strepitoso successo di “Nomade” e “Nebbia”, la compagnia canadese Cirque Eloize torna a Milano con “Rain”, ultimo capitolo della “Trilogia del cielo” (da stasera al 22 marzo, al Teatro Strehler). Diretto come i due precedenti da Daniele Finzi Pasca, lo spettacolo è una sublime commistione di generi: nouveau cirque in tutte le sue declinazioni possibili, ma anche danza e soprattutto teatro. Su una scena che ricorda uno chapiteau vecchio stile, i quattordici artisti di un cast che più internazionale di così non si potrebbe, ne combinano di tutti i colori: acrobazie volanti, equilibrismi mozzafiato, siparietti comici, balletti scatenati, giochi, numeri di illusionismo e contorsionismo. Il tutto innaffiato da migliaia di litri d’acqua che cadono sul palco, inondandolo come una promessa di libertà e di bellezza che arriva dal cielo.
Perché “Rain”, oltre a essere uno show spettacolare per bravura e virtuosismo dei suoi interpreti, è anche e soprattutto un viaggio zeppo di magia e di poesia dentro i sogni e i desideri di tutti quanti noi.
Da ww.leggo.it del 10/03/09
10/03/2009 22.14.57
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