
Siate forti e godetevi la vita
Due gemelle unite nella vita e nel lavoro: prima la carriera, poi la famiglia
Di LETIZIA TESI
TORONTO – Due metà che si uniscono, come un perfetto binomio di grazia e di potenza. Tatyana e Svetlana Senchikhina, 27 anni, trapeziste del Cirque Du Soleil, sono gemelle nella vita e sul lavoro. In “Saltimbanco” eseguono il numero del trapezio a coppia, una vera e propria danza aerea fatta di coordinazione, muscoli e fiducia. Il resto è coraggio, allenamento e passione. Graziosamente minute fuori dal palcoscenico, straordinariamente forti quando volteggiano in aria. Lavorare nel circo è una scelta di vita fatta di rinunce e di sacrifici, oltre che di grandi soddisfazioni. E per una donna, dicono Tatyana e Svetlana, ovviamente d’accordo, è ancora più difficile, ma a livello professionale, secondo loro non ci sono né differenze né discriminazioni. “Siamo tutti allo stesso livello. Per questo non è possibile sentirsi discriminate”.
Ma nel vostro lavoro le donne smettono di lavorare prima degli uomini? “Sì. Se vuoi avere una famiglia e dei bambini devi smettere di lavorare prima di un uomo”.
A che età, per esempio? “Beh, dipende. In Russia e in Ucraina, siccome la società è organizzata in modo diverso, si fanno figli prima, entro i 25 anni. Ma in America è diverso. L’età per diventare mamma si è spostata, ed è normale avere figli anche dopo i trent’anni. Noi preferiamo portare a termine la nostra carriera prima di farci una famiglia”.
E quale termine vi siete date per diventare mamme? “Più o meno 32 anni”. Ci sono cose che le donne possono fare sul trapezio e che gli uomini, invece, non sono in grado di fare? “Casomai è il contrario: gli uomini sono fisicamente più forti, quindi possono fare esercizi che una donna non può fare. Ma di solito facciamo cose diverse, quindi è difficile poter fare un paragone. Per noi è un po’ diverso perché siamo gemelle e quindi insieme siamo più forti”.
Sul trapezio siete una coppia e nella vita siete gemelle. Avete pianificato il vostro futuro insieme? “Potremmo rispondere di sì, ma non è del tutto vero perché ci sono cose, che riguardano soprattutto la vita privata, che non possiamo pianificare insieme. Per esempio la maternità”.
corriere.com
07/03/2009 14.05.15
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