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Stampa: Nuovi dettagli sulla proposta di legge in discussione in Toscana

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Nuovi dettagli sulla norma in discussione in Toscana

Cani ovunque, provvedimento bipartisan

Anche il Pdl favorevole alla proposta dei verdi per il libero accesso degli animali nei luoghi pubblici

FIRENZE – Cani, magari dotati di sciarpa viola d’ordinanza, in curva Fiesole o, debitamente ‘a cuccià, ad ascoltare un concerto con i padroni, oppure ancora sotto l’ombrellone. «libera» gli animali e pensa a una legge quadro per la tutela dei loro diritti, a partire da quello di stare il più possibile col proprio padrone. Si tratta di una proposta di legge presentata dai Verdi: in 37 pagine, oltre 70 articoli più tre allegati, c’è proprio tutto: si parte dalla promozione della «cura e della presenza degli animali quale elemento fondamentale e indispensabile all’ambiente» e si prosegue con indicazioni e regole per cani, gatti, tartarughe, aragoste e quant’altro accompagna la vita dei cittadini.

I CANI – Per i cani viene consentito l’accesso sui mezzi e nei luoghi pubblici, quali musei o teatri, stadi, parchi e giardini ma anche la possibilità, per gli anziani, di portare il fedele amico in casa di riposo e di non soffrire il distacco. Resta fermo, ovviamente, l’utilizzo di guinzaglio e museruola e anche il diritto, del proprietario del locale pubblico o di un cliente, magari allergico al pelo, di proibire l’accesso. Vengono vietati i combattimenti per animali: chi sgarra rischia una sanzione da 50 mila a 160 mila euro (e chi assiste rischia fino a 50 mila).

PELLICCE E PESCI – Stop anche alle pellicce di cani e gatti, ai circhi e agli spettacoli che utilizzano animali, all’utilizzo di metodi cruenti per limitare i danni dei colombi nelle città. I pesci, dice la prposta di legge, dovranno essere tenuti in coppia negli acquari, e questi non dovranno avere più la classica forma sferica gli animali provenienti da paesi tropicali non dovranno essere lasciati all’aperto d’inverno e se l’animale esotico deve essere alimentato con prede vive non si può vendere. Previsti anche, dove è più frequente il passaggio degli animali, i rallentatori del traffico.

ARAGOSTE IN CUCINA – La proposta di legge vorrebbe anche proibire di cucinare vive le aragoste ma, come spiega il consigliere regionale del Sole che ride Fabio Roggiolani, «probabilmente questa norma, insieme ad altre, come per esempio quelle che riguardano il divieto di vivisezione o l’istituzione di un servizio sanitario mutualistico interamente gratuito per gli amici a quattro zampe, verranno eliminate. Non vogliamo norme in contrasto con la legislazione nazionale o europea. E per quanto riguarda le aragoste, purtroppo, non esiste un metodo meno violento di ucciderle: l’unica soluzione sarebbe non mangiarle». «Resta comunque intatto – continua – lo spirito della legge, ovvero quello di eliminare l’apartheid degli animali e consentire loro, nel pieno rispetto della dignità e dell’intelligenza animale e anche umana, di stare accanto al padrone». La pdl piace anche all’opposizione. «Non ci sono pregiudiziali – afferma Anna Maria Celesti, consigliera di Forza Italia -: l’importante è contemperare i diritti degli animali con il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie e con le esigenze umane».

Da ANSA del 19/03/08

24/03/2008 22.02.44

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