«Da quattro generazioni divertiamo grandi e bambini»
di Paola Altomonte
Uno spettacolo in bilico tra sogno e magia, tra avanguardia e tradizione, capace di affascinare i grandi e incantare i più piccoli. Il circo Darix Togni dopo 25 anni è tornato a Siracusa ed assistere ad un suo show significa ritrovare la storia e le radici del mondo circense. Quello che il Darix Togni porta ormai avanti dal 1874. «La mia – spiega la star comica dello spettacolo, Corrado Togni – è la quarta generazione di una famiglia che da oltre un secolo porta avanti questa tradizione, ma sempre con lo stesso amore, con la stessa passione e con lo stesso impegno». E se i tempi sono indubbiamente cambiati, se il cinema con i suoi effetti speciali pressa continuamente sulla creatività dei bambini, e non solo, assistere ad uno show, come quello offerto dal Darix Togni, dimostra come alcuni spettacoli non possano essere uguagliati da alcun film. «Vede, noi lavoriamo soprattutto con le emozioni – continua Corrado Togni – il nostro spettacolo non può, per definizione, essere freddo. E le risate e l’entusiasmo dei bambini fanno presto a contagiare anche i loro genitori». Il circo continua insomma ad essere un’esperienza senza tempo che unisce passato e presente perché ieri come oggi cattura l’immaginazione e il cuore di ogni generazione. E l’apertura dello show “Fantasia equestre”, questo il titolo dell’esibizione, sembra confermare tutto ciò. La musica del film di Chaplin “le luci della ribalta” di sottofondo, ecco che Corrado Togni raggiunge il centro della pista con quell’andatura un po’ ondeggiante e quello sguardo un po’ malinconico tipici di Charlot.
Tante le risate, ma non solo dei bambini. «Il pagliaccio – spiega Corrado Togni – non è altro che il riflesso di uno specchio contorto. Ognuno vede nel clown quegli aspetti del proprio carattere o del proprio modo di essere che tende ad ignorare. E invece questa figura un po’ buffa e un po’ goffa ci mette prepotentemente di fronte ai nostri difetti e alle nostre debolezze. Per questo il pagliaccio fa ridere anche e soprattutto gli adulti». Ma guai a chiedergli se sia Charlie Chaplin il suo punto di riferimento, la sua fonte di ispirazione. «Fu mio nonno ad ispirare lui e non il contrario» precisa Corrado Togni. Tuttavia il circo Darix è molto conosciuto e apprezzato, oltre che in Italia all’estero, perché assieme ai tanti artisti, segretari, operai, settanta persone in tutto, viaggia anche un vero e proprio zoo con circa ottanta animali: dalle giraffe agli ippopotami, dai leoni ai cammelli. Ma per loro nessuna restrizione o violenza. L’addestratore delle tigri, Jerry Nicolay, tiene a precisare: «Qui gli animali stanno meglio che nei loro habitat naturali. Viaggiano su un carrozzone di 14 metri per 2,5 e durante le soste si muovono in gabbie di 8 metri per 14. Mangiano 40, 50 chili di carne al giorno e bevono acqua e latte. Non gli facciamo mancare davvero nulla. Ed è grazie a noi – continua – che alcune specie di animali non rischiano l’estinzione, basti pensare che in quasi 3 anni da 2 tigri ne ho fatte nascere più di 40». E l’addestratore dei cavalli, Bernard Sabel, gli fa eco: «Quelle che alcuni chiamano frustate non sono altro che un modo di indicare, sono solo dei segnali, perché noi con gli animali instauriamo un vero e proprio dialogo. E poi è grazie ai circhi che i bambini imparano ad amare gli animali e a vedere da vicino alcune specie che altrimenti non avrebbero mai la fortuna di incontrare».
da: “La Sicilia”, 10/12/2007
10/12/2007 17.40.20
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